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RoboCop: Rogue City, abbiamo provato la demo alla Gamescom

Allo stand di Nacon della Gamescom, abbiamo provato per circa una mezz'ora RoboCop: Rogue City, FPS indirizzato ai nostalgici e a chi cerca un'esperienza classica.

RoboCop: Rogue City, abbiamo provato la demo alla Gamescom
PROVATO di Lorenzo Kobe Fazio   —   25/08/2023

Parlando di giochi su licenza, Nacon paga lo scotto di un tremendo, terribile, terrificante precedente in tempi recentissimi. Il publisher francese, ormai specializzato in produzioni che potremmo definire doppia A e in altri progetti dal respiro più corto, ma incentrati su meccaniche ora innovative, ora più immediate, ha macchiato la sua pur discreta reputazione con il criticatissimo The Lord of the Rings: Gollum, un progetto dalla lunghissima gestazione, purtroppo fallace su più di un fronte.

Non una buona pubblicità per RoboCop: Rogue City, FPS dichiaratamente indirizzato all'ormai ristretta cerchia di appassionati di un brand che, a differenza di altri sorti negli stessi anni e che propongono un mix di ingredienti simile (si pensi a Terminator) continuano ad essere sfruttati con molta più frequenza e su diversi media. Fatto salvo per il pur intrigante reboot filmico del 2014, è in effetti da un bel po' che il corazzato poliziotto della distopica Detroit del domani non si concede ai suoi fan.

Il misto di scetticismo e curiosità che avvolge questa produzione è, insomma, ampiamente comprensibile e giustificato, un miscuglio di pessime sensazioni e contenuta esaltazione che ha investito anche il sottoscritto mentre si dirigeva verso lo stand del publisher francese all'interno dell'area business della Gamescom 2023.

Abbiamo provato una demo di RoboCop: Rogue City della durata complessiva di una mezz'ora circa e ci siamo potuti fare un'idea più chiara sulle potenzialità di un titolo che non ha alcun interesse a rivoluzionare il genere, che per forza di cose non potrà certo settare nuovi standard, ma che al tempo stesso potrebbe regalare qualche gioia a chi è cresciuto amando film e graphic novel con protagonista il robot frutto dalla creatività di Edward "Ed" Neumeier.

Sparatorie vecchio stampo

Con RoboCop: Rogue City è subito: vivo o morto, tu verrai con me
Con RoboCop: Rogue City è subito: vivo o morto, tu verrai con me

RoboCop: Rogue City è un FPS vecchio stampo, caratterizzato da un ritmo sicuramente spiazzante, che non incontrerà i gusti di tutti. Già da questa prova è evidente che ci troviamo di fronte ad un gioco rivolto ad una ristretta nicchia, più desiderosa di vestire i metallici e pesanti panni del poliziotto di Detroit, che di assistere all'evoluzione del genere grazie ad un gioco ambizioso, originale, qualitativamente ineccepibile.

Sono stati gli stessi sviluppatori a confermarcelo, mentre muovevamo i primi, lenti passi nel livello che componeva la demo messaci a disposizione. Il focus principale è il pieno rispetto dei canoni del brand, anche a discapito di un'esperienza che se fosse stata realizzata tenendo fede ad altri cardini ludici avrebbe potuto eventualmente interfacciarsi con un pubblico più ampio.

Cara, vecchia, sporca e pericolosa Detroit. Il numero di ambientazioni che comporranno la campagna di RoboCop: Rogue City è ancora avvolto nel mistero
Cara, vecchia, sporca e pericolosa Detroit. Il numero di ambientazioni che comporranno la campagna di RoboCop: Rogue City è ancora avvolto nel mistero

Il protagonista si muove in modo sincopato, con lentezza, scandendo ogni singolo passo effettuato. Controller alla mano quasi si percepiscono i meccanismi interni di RoboCop, tutta la sua imponenza che gli consente di affrontare a viso aperto le nutrite schiere di criminali armati fino ai denti che gli si parano di fronte.

La prima sparatoria, non a caso, risveglia sensazioni ormai perse nel tempo. Non ci sono vere e proprie coperture, la salute non si rigenera automaticamente, riflessi pronti e buona mira sono i principali ingredienti che garantiscono la sopravvivenza. RoboCop: Rogue City è insomma un FPS vecchio stampo in tutto e per tutto, quasi volesse riportarci a cavallo tra gli anni '80 e '90 anche con il suo gameplay.

Colonne e muri costituiscono ripari di fortuna, certo, ma il gunplay, preciso e reattivo quanto basta, presuppone un approccio sfrontato, diretto, poco incline alle strategie. La Beretta pesantemente modificata e potenziata di cui è dotato il nostro, spara che è una bellezza. Il feedback dei colpi si sente tutto e si prova un certo gusto nel vedere andare in mille pezzi ripari, parti dello scenario, crani e arti di chi è stato tanto folle da sfidare la legge.

Nella demo di RoboCop: Rogue City si intravedevano anche gli ED209, fortunatamente in veste di alleati di supporto
Nella demo di RoboCop: Rogue City si intravedevano anche gli ED209, fortunatamente in veste di alleati di supporto

La distruttibilità dell'ambientazione è limitata, beninteso. I modelli poligonali nemici subiscono mutilazioni e smembramenti raffazzonati e scriptati. Eppure, è quasi impossibile non farsi coinvolgere dalla frenesia degli scontri.

La mira semi-assistita, che controbilanciava la schiacciante inferiorità numerica patita nel corso della demo, prevede i colpi di rimbalzo. La mente cibernetica di RoboCop, difatti, può evidenziare le pareti verso cui aprire il fuoco per eliminare nemici dietro alle coperture o semplicemente celati allo sguardo. Inoltre, non mancano abilità speciali che infondono un minimo di dinamismo agli scontri a fuoco. RoboCop può eseguire uno scatto, può afferrare avversari o altri elementi dello scenario per scagliargli ovunque voglia, il bullet time rende particolarmente spettacolari certe incursioni e fasi della battaglia.

Anche visivamente, RoboCop: Rogue City ricalca lo stile dei film
Anche visivamente, RoboCop: Rogue City ricalca lo stile dei film

Pur nella loro relativa staticità, dovuta alla contenuta velocità di spostamento di RoboCop, pur con un level design che non si inventa nulla di particolarmente innovativo, pur con un gunplay non così raffinato e preciso, affrontare orde di cattivi a cui far saltare la testa con spietato cinismo, ci ha perfettamente (ri)calato nelle atmosfere dei film e ci ha regalato qualche sorriso soddisfatto.

Molto dipenderà dalla varietà di nemici e situazioni che il team di sviluppo saprà costruire e proporre nel corso della campagna principale, che promette almeno una quindicina di ore di intrattenimento, ma pur con tutti i compromessi del caso, è innegabile che l'anima shooter del gioco sembri funzionare.

Il grande RoboCop, non sapevo facesse anche il detective

Naturalmente tutti i poteri speciali utilizzabili nelle fasi shooting di RoboCop: Rogue City necessitano di tempi di ricarica ben specifici
Naturalmente tutti i poteri speciali utilizzabili nelle fasi shooting di RoboCop: Rogue City necessitano di tempi di ricarica ben specifici

RoboCop: Rogue City, però, vuole anche offrire altro. Si tratta ovviamente di componenti secondarie rispetto a quella d'azione, che pur arricchiranno la produzione, donandogli un minimo di profondità e varietà in più.

Tanto per cominciare, potrete potenziale e gestire sommariamente il personaggio. Se alcune statistiche, come la salute, si incrementeranno automaticamente dopo aver eliminato sufficienti malintenzionati, con tanto di attivazione del potenziamento raggiunto un certo livello, alcune abilità extra sono gestite da un menù specifico che vi costringerà a compiere delle scelte.

La direzione artistica di RoboCop: Rogue City è sicuramente rispettosa del materiale d'origine
La direzione artistica di RoboCop: Rogue City è sicuramente rispettosa del materiale d'origine

Simulando il chip della scheda madre di RoboCop, potrete attivare o disattivare specifici circuiti, ognuno abbinato a bonus di un certo tipo, stando ben attenti che il carico energetico non superi una certa soglia. Desiderate un RoboCop lievemente più veloce? Dovrete forzatamente rinunciare al bonus per gli attacchi corpo a corpo. Volete che la mira semi-automatica lavori con maggior velocità? Si può fare, a patto che rinunciate all'armatura extra. Il sistema è relativamente elementare e non sembrano esserci chissà quanti potenziamenti con cui potersi sollazzare, ma sicuramente aiuterà ad adattare un minimo le statistiche del personaggio al proprio stile di gioco o alle necessità del livello di turno.

Il team di sviluppo, inoltre, non ha certo dimenticato che RoboCop, oltre ad essere uno sterminatore di criminali, è anche un brillante detective. Utilizzando il suo scanner potrà scovare indizi nelle scene del delitto e risolvere piccoli puzzle game per proseguire nella sua opera di pulizia di Detroit dalla feccia. Nella demo, per esempio, abbiamo dovuto disinnescare una bomba analizzandone prima il meccanismo di funzionamento e poi tagliando i classici cavi di vario colore nel giusto ordine.

Il livello da noi provato di RoboCop: Rogue City era ambientato in un'ampia e complessa banca, ma dagli artwork gli scenari esplorabili dovrebbero palesare una certa varietà
Il livello da noi provato di RoboCop: Rogue City era ambientato in un'ampia e complessa banca, ma dagli artwork gli scenari esplorabili dovrebbero palesare una certa varietà

Non solo, RoboCop: Rogue City prevede diversi finali a seconda del tipo di relazione che intercorre con alcuni personaggi. In determinati passaggi, il risoluto poliziotto potrà prendere alcune decisioni che avranno delle ripercussioni su colleghi, amici, avversari e potenziali bivi narrativi che potrete imboccare.

Un'ultima analisi la merita anche la grafica. Guai ad aspettarsi un titolo esteticamente all'altezza degli hardware per cui è stato concepito. Modelli poligonali, animazioni, dettagli degli scenari palesano le performance rudimentali dell'engine grafico. Ciononostante, il tutto risulta sufficientemente gradevole grazie ad un frame rate stabile e ad una pulizia d'immagine convincente.

RoboCop: Rogue City, salvo sorprese dell'ultimo minuto, non setterà alcun nuovo standard all'interno del genere degli FPS. Né sembra avere classe e qualità sufficiente per poter aspirare a chissà quali riconoscimenti da critica e pubblico. Ciononostante, sembra in tutto e per tutto un gioco rispettoso dei canoni della serie a cui fa riferimento. Inoltre, per quanto il motore grafico risulti arretrato e il gunplay non così rifinito, eliminare orde su orde di criminali regala soddisfazione e tanto divertimento. La velocità di spostamento ridotta di RoboCop potrebbe indispettire alcuni ed estasiare ulteriormente altri. Inoltre, le fasi di analisi e risoluzione dei puzzle, nonché i bivi narrativi, promettono di instillare un minimo di profondità e varietà alla campagna che promette una quindicina di ore di intrattenimento. La sensazione, tuttavia, è che i fan di RoboCop hanno più di un buon motivo per aspettarlo con contenuta gioia.

CERTEZZE

  • Art design rispettoso del brand
  • Gunplay divertente
  • Fasi alternative a quelle shooting con potenziale

DUBBI

  • Graficamente arretrato
  • La velocità di spostamento potrebbe indispettire alcuni