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[TGS 2005] Provato Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   19/09/2005
[TGS 2005] Provato Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus
[TGS 2005] Provato Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus
[TGS 2005] Provato Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus

Dirge of Cerberus vedrà come protagonista principale Vincent Valentine, uno degli alleati/compagni di Cloud Strife nel corso dell'originale Final Fantasy VII. La storia svelerà quindi nuovi elementi attorno alla vita di questo personaggio e della città di Midgar, aspetto che sicuramente stimola non poco gli appassionati del settimo capitolo. Non mancheranno nemmeno ottime sequenze in Full Motion Video, che descriveranno i momenti salienti dell'avventura. Il gioco è invece un action 3D in terza persona, e nella demo che abbiamo potuto provare a questo TGS 2005 prevedeva la possibilità di affrontare dei livelli per salvare alcuni civili attaccati da robot armati fino ai denti. Vincent Valantine potrà affrontare gli scontri con i nemici in due differenti modalità, a mani nude e con le armi. Nel primo caso mediante la pressione col tasto X ci esibiremo in pugni e calci ed eventuali combo, ma se il nemico dovesse trovarsi distante o in gruppo allora sarà preferibile usare le armi.
In questo caso la visuale passa in prima persona con il personaggio spostato sulla sinistra (alla Resident Evil 4, tanto per far capire meglio) e apparirà a video un mirino controllabile col tasto analogico destro che servirà per abbattere con più facilità i nemici. Poco male se la mira in vostro possesso non è delle migliori, in DOC il puntamento è semi-automatico e non rischierà di farvi impazzire. Non manca inoltre la possibilità di usare diverse armi nel corso dell'avventura, così come la trasformazione di turno in un lupo che avrà caratteristiche offensive e difensive diverse.

[TGS 2005] Provato Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus
[TGS 2005] Provato Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus
[TGS 2005] Provato Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus

Tecnicamente il titolo si assesta su livelli discreti, senza però eccedere in particolari virtuosismi nel numero di poligoni o complessità e dettaglio delle ambientazioni. Vincent Valentine è creato in maniera molto convincente, i fondali restituiscono un buon colpo d'occhio, minato però dal fatto che sono poco interagibili e un po' spogli. Ma non è finita qui purtroppo, nemmeno la fase di gioco vero e proprio ci ha convinto più di tanto, laddove se il sistema di movimento e di combattimento corpo a corpo non da particolari problemi (con la levetta analogica destra è inoltre possibile roteare la telecamera in qualsiasi momento), lo stesso non si può dire quando si impugnano le armi: il controllo del personaggio diventa infatti molto più difficoltoso, e perdere del tempo per mirare un avversario quando questi ci sta sparando contro, può significare una morte quasi certa. I livelli provati in fiera non offrivano particolari spunti di interesse e facevano sembrare il gioco una copia sbiadita di ben migliori altri esponenti del genere; lo stesso discorso può essere fatto per la varietà e la complessità del sistema di controllo, insomma si è visto di (molto) meglio altrove. Interessante invece la presenza della modalità online, che permetterà a più giocatori di sfidarsi su internet o in multiplayer in modalità come deatmatch e tutti contro tutto.
In definitiva Dirge of Cerberus sembra il titolo meno ispirato tra gli spinoff di Final Fantasy VII e necessita di diverse migliorie e aggiustamenti prima dell'uscita nei negozi. La storia che ruota attorno a Final Fantasy VII e i filmati di pregevole fattura possono essere un buon motivo per qualcuno, ma non basteranno sicuramente a rendere il titolo appetibile alla maggioranza di critica e videogiocatori. Il gioco è ancora in fase di sviluppo e miglioramento, ma per adesso sembra ben al di sotto di altri titoli sviluppati da Square Enix e su Playstation 2 in generale.

Durante la conferenza tenuta da Square Enix lo scorso E3, il presidente Wada aveva annunciato la volontà, da parte della storica software house Giapponese, di orientarsi verso un rinnovato approccio produttivo, denominato “Polimorphyc Content”, che prevede uno sviluppo parallelo ed indipendente di tutti i vari progetti che possono nascere da un particolare concept, invece che sequenzializzarli penalizzando la creatività.
Il primo titolo a subire questo trattamento è stato, a ragion veduta vista la sua popolarità, Final Fantasy VII, Jrpg uscito su Playstation e considerato da molti tra i migliori (se non il migliore) giochi di ruolo orientali mai creati.
I titoli che ruoteranno attorno a questo capitolo vedono un proprio esponente su quasi ogni piattaforma. Si parte con PSP, che avrà un gioco denominato Crisis Core, passando per i DVD video, che vedono annoverare tra le loro fila Advent Children, oppure ancora i cellulari con Before Crisis, fino ad arrivare a Playstation 2, che ospiterà Dirge of Cerberus, oggetto della nostra prova su strada. Lo scopo è quello di creare titoli di genere leggermente diverso e che coprano nella quasi totalità tutti gli aspetti legati anche alla storia del concept scelto come centro polimorfico.