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The Elder Scrolls Online: High Isle, abbiamo provato il capitolo bretone dell'MMO secondo Zenimax

Imbarchiamoci per l'arcipelago Sistres, alla scoperta di High Isle e Amenos, nel nuovo Capitolo di espansione di The Elder Scrolls Oline: ecco il nostro provato

ANTEPRIMA di Matteo Bussani   —   14/04/2022

The Elder Scrolls Online è arrivato al suo ottavo anno di vita. Nel percorso è stato accompagnato da espansioni e capitoli che lo hanno arricchito fino a farlo diventare un vero e proprio punto di riferimento per il genere MMORPG, nonostante i recenti alti e bassi dell'intero genere.

I Capitoli Blackwood e Greymoor hanno dato modo agli sviluppatori di affrontare una situazione lavorativa sconveniente, come quella avuta durante la pandemia e apprendere un metodo di lavoro che consentisse loro di arginare i problemi di questo periodo. La sfida è grande e per The Elder Scrolls Online High Isle, facente parte della Legacy of the Bretons, i ragazzi di Zenimax online hanno voluto ampliare gli orizzonti con una varietà di aggiunte inedita e una libertà creativa ancora inesplorata all'interno della serie.

Scopriamo la nuova espansione nel provato di The Elder Scrolls Online: High Isle.

I traguardi passati e futuri di The Elder Scrolls Online

Il porto di Gonfalon Bay, la città più importante di High Isle
Il porto di Gonfalon Bay, la città più importante di High Isle

TESO, come ci spiega Rich Lambert creative director dell'espansione, ha raggiunto il traguardo dei 20 milioni di giocatori ed è già alla caccia dei 21; continua a porsi l'obiettivo di un nuovo capitolo all'anno, con aggiornamenti di quarto in quarto. Si tratta del sesto capitolo di espansioni che, mappa dopo mappa, hanno reso sconfinato l'universo di Tamriel. L'obiettivo, come sempre è stato quello di lavorare in un modo che non lasciasse indietro nessun giocatore, dal veterano al neofita che non ha intenzione d'imbarcarsi in un mastodontico viaggio di recupero. I capitoli di The Elder Scrolls Online e il passato della serie lo ha dimostrato ampiamente: non ci sono limitazioni di livello, ma ambientazioni, storyline e attività alternative che il gioco mette a disposizione e che possono essere intraprese dal giocatore in qualsiasi momento della sua avventura.

Nell'espansione Elder Scrolls Online: High Isle e più in generale con il cappello della Legacy of Bretons, veniamo trasportati nell'universo bretone, ricco d'intrighi, tradimenti e di una fazione che fa della politica il suo principale metodo di espressione militare. È un approccio diverso che in passato, che non apporta solo un incremento quantitativo della meccanica "quest & kill", che ci sarà, ma sarà accompagnata dallo sviluppo dell'housing, dal rilascio di nuovi companion, Ember e Isobel, oltre ad altre attività di contorno. Su tutte la più appetitosa sembra essere Tales of Tribute: un gioco di carte originale che darà un ulteriore profilo di varietà al gioco.

Alla scoperta di High Isle e dell'Arcipelago Sistres

Uno sguardo sull'arcipelago Sistres
Uno sguardo sull'arcipelago Sistres

High Isle, come anticipato, è una sfida per Zenimax Online proprio perché offre carta bianca in quanto ad ambientazione. Non c'è una lore di riferimento e questo "feudo" bretone, rimasto ancora inesplorato nella serie, è pronto per accogliere le più di 30 ore di quest di cui il capitolo si fa latore. L'anima creativa del team si è messa in gioco fin dal concept iniziale di questa nuova ambientazione, dando un respiro diverso alla fase produttiva. High Isle è la città principale dell'arcipelago di Systres. È un porto che nonostante la fazione di appartenenza cerca di mantenere un profilo neutrale. È anche un luogo di ritrovo per nobili che vogliono apprezzare le bellezze naturalistiche di questo arcipelago e che vogliono divertirsi.

Immaginatevi una Las Vegas dallo stile arturiano sul mare. Gonfalon Bay è il cuore nevralgico di tutte le attività dell'isola e il nostro hub per le attività di gioco. Un profilo perfetto per una città che da lì a poco deve accogliere un summit della Society of Steadfast: un'organizzazione umanitaria sui generis, fondata dall'abbiente filantropo Bacaro Voloru, che aiuta coloro che sono stati danneggiati dalla Guerra dei Tre Vessilli e che vuole perciò darle fine.

Oltre a High Isle c'è anche Amenos, l'isola gemella di quest'ultima. Ha una giungla rigogliosa, ma anche ricca di pericoli, dato che viene utilizzata come prigione di criminali politici e prigionieri di guerra, oltre che essere soggetta alle angherie di pirati e banditi. Il porto è l'unico posto sicuro della zona, ma il resto no.

A determinare lo scompiglio che sta andando a crearsi nelle prossimità di High Isle è un gruppo sovversivo che si fa chiamare Ascendant Order. La loro rivolta nasce dalle ombre di una città che non ha tempo per "banditi poco più che armati", ma che dietro alle proprie scorribande ordisce trame ben più complesse che vogliono sovvertire l'ordine politico di Tamriel, impedendo la pace e lasciando che l'anarchia regni sovrana. A capo di questa associazione ci sono l'Ascendant Magus e l'Ascendant Lord di cui però non si ha un'identità certa.

Combattimento a Gonfalon Bay
Combattimento a Gonfalon Bay

High Isle, non è soltanto un'espansione narrativa, ma aggiungerà anche un nuovo "trial" da 12 giocatori, simile in dimensione e ampiezza a Rockgrove, chiamato Dreadsail Reef. I pirati hanno iniziato a farsi sempre più presenti e potenti nell'arcipelago e i nobili devono intervenire, mandando te e i loro alleati a risolvere questo problema. La mappa di gioco, nonostante appaia limitata se posta in relazione assoluta alla scala dell'intera Tamriel, ha dimensioni simili a quelle degli altri capitoli e la quantità di contenuti promette di essere sulla stessa linea.

Quality of Life

Sono anche previsti per l'uscita tutta una serie di miglioramenti alla quality of life del gioco, tra cui l'inserimento della scelta delle Mundus Stone nell'Armory, una rivisitazione delle meccaniche delle leaderboards, una nuova ruota della scelta rapida e il supporto a AMD FSR per aiutare anche i computer meno recenti ad alleggerire il carico di lavoro grafico, che però non è cambiato rispetto ai capitoli precedenti.

Tales of Tribute, il gioco di carte da taverna secondo TESO

Le carte di Tales of Tribute
Le carte di Tales of Tribute

Tales of Tributes è l'interpretazione del gioco di carte da taverna secondo TESO. È un'attività completamente diversa da quelle che hanno caratterizzato il gioco finora. Offre PvE e PvP e ha una vera e propria storyline dedicata, oltre che un sistema di ranking. Si inizia dirigendosi alla gaming house e iniziando a giocare, ma da lì in poi le quest dedicate a questa disciplina saranno molteplici e avranno come ricompensa tutte quelle che potreste aspettarvi dal sistema di quest classico. I ragazzi di Zenimax ci hanno chiaramente fatto intendere come questa attività, pur parallela, non è un semplice contorno in TESO, anche se non c'è l'intenzione per il momento di farla diventare stand-alone, come successo con Gwent e The Witcher, sospettiamo per non far concorrenza a Legends.

La versione di prova che abbiamo giocato era vecchia di circa un mese e mezzo, e sicuramente mancava di molti elementi, tra cui assets grafici, un'IA dignitosa e una pulizia dai bug. Siamo incorsi in tanti problemi dovuti alla build precoce, che però ci ha dato modo di divertirci con un gioco di carte che fa intuire delle potenzialità.

Le carte di Tales of Tribute
Le carte di Tales of Tribute

I fondamenti sono abbastanza semplici: ci sono tre mazzi, uno per giocatore e uno per il taverniere. A regolare tutte le meccaniche di gioco c'è un sistema basato su tre "valute": soldi, prestigio e potere. Ci sono diverse carte, tutte hanno un'abilità che si attiva quando vengono giocate, alcune ne hanno una quando vengono giocate in combo con un'altra carta dello stesso tipo. Le carte del taverniere hanno un costo che definisce il numero di monete necessario per acquistarle e inserirle nel proprio mazzo. Dall'inizio alla fine della partita il taverniere dispone sul tavolo cinque carte e ogni volta che una carta viene comprata o eliminata procede a sostituirla con un'altra. Sul tavolo ci sono anche i "Patrons deck", in totale 8 diversi, ma che possono essere utilizzati 4 per partita.

Ogni deck ha una ventina di carte con caratteristiche simili fra loro, quasi fossero i semi di un mazzo tematico e sono accompagnati dai "Patron Coin" che definiscono una serie di abilità che è possibile attivare una volta a turno e che danno risultati diversi a seconda dello status in cui si trova il giocatore con essi (neutro, a favore o contrario). Alcuni mazzi sono incentrati sul potere e consentono di sviluppare un danno immediato, mentre quelli sull'economia sviluppano tante monete in funzione di un fine partita più travolgente.

Tales of tribute e la sua avventura PvE e PvP
Tales of tribute e la sua avventura PvE e PvP

Le carte starter danno monete o potere, possono avere un'appartenenza a un patrono che consente di utilizzarle per iniziare meccaniche combo. Con esse il giocatore può comprare altre carte o compiere azioni come pescare una carta, eliminare una carta del taverniere e così via. Alla fine del turno le carte acquistate e quelle utilizzate vengono messe nella pila delle carte in "cooldown", pronte per essere rimescolate come mazzo principale una volta che finiscono le carte da pescare. Tutte a parte le carte Contract Action, che tornano nel mazzo taverniere una volta che vengono acquistate e hanno svolto la loro azione.

Le monete inutilizzate vengono perse, mentre invece il potere si tramuta in punti prestigio. Alcune carte concedono direttamente punti prestigio e per vincere basta raggiungerne i 40. Il giocatore si trova ad affrontare le partite in maniera molto dinamica e la dipendenza dal mazzo del taverniere definisce uno scontro indiretto tra i due contendenti che lottano fra di loro per sviluppare una strategia in grado di fornirgli la quantità maggiore di punti prestigio. C'è in realtà un altro modo per vincere, ovvero quello di ottenere il favore dei quattro Patroni contemporaneamente.

Tales of Tribute, il gioco di carte di The Elder Scrolls Online ambisce a essere molto divertente, anche se la build attuale, afflitta da uno stato di sviluppo ancora acerbo, non ci ha consentito di sperimentarlo in prima persona fin da ora.

The Elden Scrolls High Isle: Legacy of the Bretons è il nuovo capitolo di TESO ed è in uscita il 6 giugno su PC/Mac e il 22 giugno su console Xbox e Playstation. L'inedita ambientazione ha dato modo agli sviluppatori di sbizzarrirsi creativamente senza limiti imposti da lore o da immaginario condiviso pregressi. Approviamo la scelta di approfondire la cultura bretone dando a High Isle una lettura tutta particolare della città nobile alle prese con un'inaspettata minaccia. Le prime impressioni sono positive e il colpo d'occhio di questa multiforme città ci ha convinto, anche nel contrasto con la giungla selvaggia della sua gemella Amenos. I ragazzi di Zenimax hanno colto l'occasione per rimpolpare il gioco con tanti contenuti aggiuntivi per neofiti e veterani, tra cui un originale gioco di carte chiamato Tales of Tribute che sembra promettere bene, aggiustamenti alla build permettendo.

CERTEZZE

  • Grande varietà
  • Tales of Tribute sembra un'ottima alternativa al "Quest & kill"

DUBBI

  • Tales of Tribute ha bisogno di tanta rifinitura