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The Outer Worlds, il vero erede di Fallout?

Obsidian Entertainment ha presentato ai Game Awards 2018 il suo nuovo titolo, The Outer Worlds: un gioco di ruolo che unisce vecchio e nuovo in un mix che promette decisamente bene. Ecco la nostra anteprima.

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   08/12/2018

The Outer Worlds è il nuovo "gioco di ruolo single player in prima persona, con ambientazione fantascientifica, di Obsidian Entertainment e Private Division. Dispersi durante il viaggio di una nave coloniale diretta alle estremità della galassia, vi risvegliate decine di anni dopo solo per ritrovarvi nel mezzo di una cospirazione che minaccia di distruggere la colonia di Halcyon. Mentre esplorate le profondità dello spazio e vi confrontate con svariate fazioni, tutte determinate a conquistare il potere, il personaggio che deciderete di diventare determinerà il corso degli eventi. Nell'equazione che le corporazioni hanno formulato per la colonia, infatti, voi rappresentate una variabile imprevista."

The Outer Worlds 2

La sinossi ufficiale di The Outer Worlds, il titolo presentato durante i Game Awards 2018, ci introduce piuttosto bene all'universo che gli autori dell'originale Fallout hanno confezionato per il loro nuovo progetto, in uscita nel corso del 2019 su PC, PlayStation 4 e Xbox One. I primi video pubblicati danno infatti l'idea di un'esperienza capace di poggiare su basi molto solide, ma al contempo pronta a farsi valere sul piano della tecnologia, della narrazione e delle idee, in un mix che include comprimari di spessore, missioni sfaccettate e un sistema di crescita davvero interessante. Tutto quello che molti utenti si aspettavano di trovare in Fallout 76, insomma.

Scelte e progressione

Lo stile grafico di The Outer Worlds, dalle tonalità di colore alle tante soluzioni retrò per le insegne che arricchiscono le ambientazioni, chiarisce molto bene un aspetto fondamentale della produzione: i fan di Fallout si sentiranno a casa, e questo tipo di sentimento non va affatto sottovalutato se consideriamo quanto sta accadendo con l'ultimo episodio della serie Bethesda. Obsidian ha evidentemente assecondato i gusti della propria fanbase durante lo sviluppo del gioco, che si presenta come un RPG dotato di un sistema di dialoghi in grado non solo di aumentare lo spessore narrativo dell'esperienza, ma anche e soprattutto di produrre bivi e diramazioni, ponendoci di fronte a scelte e conseguenze che andranno a plasmare la trama durante tutta la campagna in single player, ma non solo.

The Outer Worlds 3

Ciò che decideremo di fare avrà un'influenza sostanziale anche sulla natura del protagonista che abbiamo creato e sui personaggi non giocanti che si muovono attorno a lui. Questo aspetto di The Outer Worlds sembra parecchio curato, vista l'introduzione del cosiddetto "meccanismo dei difetti", che rivoluziona per certi versi il sistema di progressione classico a cui siamo abituati. Se infatti durante l'avventura ci imbatteremo in attività che riteniamo complicate e che non riusciamo a completare con facilità, ci verrà data la possibilità di inserire quella specifica debolezza fra le caratteristiche del personaggio e ottenere in questo modo un tratto positivo per controbilanciare. Scordatevi insomma di poter esplorare la colonia di Halcyon al comando di un'infallibile macchina da guerra e anzi cominciate a immaginare quale tipo di compromesso si sposi meglio con il vostro stile di gioco.

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Ambientazione e comprimari

Lo scenario messo in campo da The Outer Worlds non è affatto patinato, tutt'altro: la colonia in cui ci muoviamo è piena di spigoli e contraddizioni, e chi ci vive deve sottostare alle regole di una corporazione che controlla tutto ciò che accade. Nelle ampie fasi esplorative del gioco, che ci porteranno a scoprire luoghi anche piuttosto remoti, ci imbatteremo nel drammatico risultato di alcune politiche non proprio lungimiranti, nella fattispecie orde di creature aliene che attaccano a vista, nate da esperimenti finiti male. Una volta saliti a bordo della nostra nave, ad ogni modo, non saremo necessariamente da soli: nel corso dell'avventura entreremo in contatto con numerosi personaggi che si uniranno alla squadra e metteranno le proprie abilità al nostro servizio, dandoci modo di sfruttarle alla bisogna e di aggiungere questo ulteriore aspetto alla progressione generale.

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Un esempio di cosa ciò significhi esattamente viene illustrato nel video di gameplay di The Outer Worlds pubblicato da Game Informer, che mostra il completamento di alcune quest in cui veniamo appunto accompagnati da due compagni che attaccano i nostri obiettivi utilizzando pistole ma anche armi da mischia. All'interno dello stesso materiale trova posto la gestione dei difetti di cui abbiamo parlato poc'anzi, che si rivela molto intuitiva e dinamica grazie ai menu contestuali che ci vengono presentati al termine di uno scontro. A destare qualche perplessità, per il momento, è il comparto tecnico: laddove negli interni si noti l'uso di un'effettistica generalmente più sofisticata rispetto alla grafica di Fallout 76, il design delle ambientazioni aperte desta qualche perplessità, anche per via di alcune incertezze del motore grafico. Parliamo ad ogni modo di una versione preliminare e i margini di miglioramento non mancheranno da qui al lancio.

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The Outer Worlds prova a colmare una lacuna, a posizionarsi in modo preciso sul mercato per offrire agli appassionati di RPG "alla Obsidian" un'esperienza di spessore, ricca di personaggi interessanti e con un'ambientazione promettente. I primi video tradiscono un comparto tecnico e artistico un po' altalenante, ma per il resto si capisce che le fondamenta sono solide: siamo davvero curiosi di vedere come si evolverà il progetto da qui al lancio.

CERTEZZE

  • La formula sembra convincente
  • Tanti personaggi interessanti
  • Sistema di progressione affascinante

DUBBI

  • Tecnicamente si muove fra alti e bassi
  • Le novità sono tutte da verificare