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Werewolf: The Apocalypse – Earthblood, il provato dell'action gdr di Bigben Interactive

I francesi Cyanide alle prese con un GDR che ulula alla luna, puntando il muso verso semplicità e azione: il nostro provato di Werewolf: The Apocalypse - Earthblood

ANTEPRIMA di Francesco Serino   —   26/06/2019

Spesso fanno flop, ma a volte sanno spiazzare e stupire in positivo, quindi in fin dei conti possiamo dire di nutrire una strana passione per un certo tipo di videogioco su licenza, e a basso budget, francese. Blood Bowl 2 e i diversi Warhammer di Focus Interactive ne sono due ottimi esempi, e poi sull'altra sponda della Senna (non lo sappiamo per certo che siano lì, ma ci piaceva il passaggio alla Tulipano Nero) c'è Bigben Interactive che, con un po' più di fatica, sta cercando di ripercorrere la stessa strada dei colleghi e rivali attraverso giochi come gli ultimi WRC, o l'interessante remake del classico Outcast. Durante l'ultimo E3, nell'unico stand di una certa grandezza nella stessa Hall in cui un tempo troneggiavano i giganti dell'industry e oggi è rimasta solo Nintendo, ovvero proprio quello Bigben Interactive, abbiamo avuto modo di provare Werewolf: The Apocalypse - Earthblood, gioco a prima vista interessante ma il cui team dovrà lavorare davvero sodo per fare in modo che possa avere una chance nei negozi.

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Antipulci +2

Come il più prestigioso Vampire: The Masquerade di Troika Games, anche Werewolf: The Apocalypse è un'idea della casa editrice americana White Wolf Publishing; i due giochi fanno addirittura parte della stessa ambientazione, il Mondo di Tenebra, e della stessa collana di giochi di ruolo (carta e penna, non mouse e pad) di cui fanno parte anche molte altre pubblicazioni dedicate a demoni, mummie e cacciatori di mostri. Le caratteristiche più importanti del "World of Darkness" sono la profonda poetica e le tonalità piuttosto ambigue, pensate proprio per dare forma a un gioco di ruolo un po' più adulto dei classici che prima di allora dominavano le vendite. Dispiace quindi scoprire che dietro questo Werewolf: The Apocalypse non c'è nessun desiderio di puntare in alto, si tratta infatti di un action con leggerissimi elementi da gioco di ruolo pensato specificatamente per chi ama sconfiggere i nemici con i propri poteri soprannaturali, più che per i tiratori di dadi alla ricerca di esperienze di gioco più strutturate. È anche giusto che ci siano giochi così, semplici, nemmeno poi così violenti, per divertire qualche teenager alla ricerca di un facile passatempo tra un interesse e l'altro. Questa è almeno la sensazione, non definitiva, che abbiamo avuto nei pochi minuti passati davanti questo nuovo titolo Bigben Interactive.

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Collare vittoriano

Werewolf: The Apocalypse - Earthblood (queste licenze portano sempre a titoli troppo lunghi!) ci mette nei panni di Cahal, licantropo irlandese che torna nel suo branco per imparare a gestire e ad incanalare la sua rabbia, trovandosi a combattere contro diverse corporazioni paramilitari, alcune delle quasi gestite da vampiri, che distruggendo la natura stanno portato volontariamente il mondo verso il cataclisma. Oltre a risparmiarvi ulteriori dettagli legati più al gioco di ruolo cartaceo che al videogioco in lavorazione, ci scusiamo con gli appassionati per le necessarie semplificazioni; del resto nemmeno il racconto di Earthblood sembra votato alla complessità. Di certo non lo è il gameplay, anche se il sistema di combattimento potrebbe nascondere sottigliezze in grado di fare la differenza. Cahal sembra del resto comportarsi bene, con delle buone animazioni che diventano molto buone quando ci viene mostrata la capacità del protagonista di trasformarsi in pochi secondi da uomo a lupo, e viceversa. Come dicevamo in apertura, è da questi piccoli grandi colpi di classe che si vede il tocco francese, quella sensibilità artistica che in un gioco con un budget normale fa spesso la differenza. L'azione vera e propria, i combattimenti, si poggiano su due attacchi di diversa velocità ed efficacia, parate e ampie schivate; potremo metterci man mano nuove abilità tipiche dei licantropi che però, nel caso della demo a cui abbiamo partecipato, non erano ancora implementate. L'unico colpo speciale mostrato è quello che è possibile eseguire una volta riempito l'indicatore di rabbia, e che porta a una combo in grado di provocare molti danni.

Werewolf: The Apocalypse – Earthblood, il provato dell'action gdr di Bigben Interactive

Rabbia

Il livello mostrato vedeva Cahal provare ad infiltrarsi in una base militare, e nel farlo sfruttare entrambe le sue forme per non farsi vedere lungo il tragitto. Nel livello ambientato in un deserto americano, ci sono cunicoli scavati nella roccia e nel cemento nei quali sgattaiolare da quadrupedi, e nemici da disarmare trasformandosi al volo in essere umani. Sì, divertente, ma niente che non sia stato già visto e rivisto un po' troppe volte e che per questo, paradossalmente, mancava. Tecnicamente non sembra affatto male, e stilisticamente funziona, a partire da Cahal; decisamente stortignaccolo il soldato che a bordo di un esoscheletro chiudeva la demo cercando di battere il nostro alter ego.

Werewolf: The Apocalypse – Earthblood, il provato dell'action gdr di Bigben Interactive

C'è ancora molto lavoro da fare per rendere questo Werewolf davvero interessante; la cosa più dura non sarà perfezionate la tecnica o un sistema di combattimento già abbastanza solido, ma cercare di dare più appeal a un prodotto che sembra esserne pericolosamente a corto. Ci riusciranno? Tutto è possibile nel mondo impossibile della White Wolf. Il gioco al momento non ha data di uscita, se non un vago 2020.

CERTEZZE

  • Cahan è un bel personaggio
  • Da uomo a lupo in due secondi!

DUBBI

  • Sa di stravisto
  • Nemici anonimi