La tanto pubblicizzata gestione libera di Valve non è così meravigliosa come la si dipinge. Lo ha affermata una ex dipendente, Jeri Ellsworth, lasciata a casa durante lo scorso febbraio in compagnia di altre figure di punta dell'azienda.
Secondo la Ellsworth, che è stata a capo della divisione hardware di Valve, la mancanza di gerarchia ha portato a una sorta di gestione scolastica con i bulli e i più popolari a dettare legge. Una struttura del genere, ha aggiunto la sviluppatrice, potrebbe funzionare con 20 persone, ma in una compagnia così grande (oltre 300 persone) porta solo problemi di comunicazione e consente alleanze, estromissioni e scene da scuola superiore.
Tra l'altro, ha svelato la Ellsworth, i bonus in Valve arrivano solo con i progetti più in vista e questo porta a tralasciare elementi, pur pubblicizzati dalla compagnia, come la realtà aumentata. La stragrande maggioranza degli sviluppatori, infatti, sgomita per quei titoli, sicuri, che garantiscono bonus, potere e visibilità. Elementi che, secondo la ex dipendente Valve, hanno consentito a pochi di organizzare una vera e propria caccia alle streghe che ha portato agli ingiusti licenziamenti di febbraio.
Fonte: develop