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Ubisoft si concentra solo su giochi che possono diventare serie, compreso Watch Dogs

E' una questione di costi

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   15/07/2013

Tony Key di Ubisoft ha riferito molto chiaramente la strategia del publisher riguardante le nuove produzioni videoludiche dell'etichetta, in un'intervista pubblicata da [a]list.

In sostanza, il publisher francese ha intenzione di concentrarsi solo su quei titoli che possono diventare delle serie. L'affermazione segue una risposta riguardante Watch Dogs e la possibilità che possa rappresentare l'inizio di un franchise: la risposta è ovviamente affermativa, ma non solo. "E' una cosa che accomuna tutti i nostri giochi", ha affermato Key, "non inizieremmo nemmeno lo sviluppo se non pensassimo di poterci costruire sopra una serie. Non esiste più il colpo singolo, è tutto troppo costoso".

In sostanza, lo sviluppo di un gioco tripla A di grosso calibro costa talmente tanto da rappresentare un investimento troppo rischioso, se non c'è già lo spazio per pensare a possibili seguiti e al reinvestimento della tecnologia e degli assets in altri titoli. D'altra parte, con Watch Dogs Ubisoft ha intenzione di puntare molto in alto: "finché non raggiungeremo un livello da game of the year non saremo soddisfatti", ha spiegato Key, "l'anno scorso abbiamo fatto piazza pulita all'E3 perché eravamo praticamente gli unici a presentare un titolo next gen". Inoltre, il nuovo gioco va a toccare alcune tematiche di grande interesse, che per l'appunto sono anche emerse con particolare evidenza proprio in questo periodo con lo scandalo NSA PRISM e il trattamento dei dati personali in USA.

Fonte: [a]list