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Kojima tenta di spiegare l'erotizzazione dei personaggi di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

C'è davvero bisogno di farlo?

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   06/09/2013

Dopo aver affermato di volere personaggi più erotici per i cosplay di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain (link), Hideo Kojima è stato tartassato di domande su Twitter dai fan infuriati che gli hanno chiesto conto e ragione di questa scelta, considerata discutibile dai più. A questo punto Kojima non ha potuto fare a meno di spiegarsi.

In primo luogo, il buon Hideo ha provato a parlare di una traduzione erronea. Lui non intendeva dire che i personaggi del gioco debbano essere più erotici, ma più sexy (ah, ora tutto torna). Il suo scopo rimane comunque quello di creare personaggi unici, come fatto con Quiet: "Volevo darle un aspetto sexy. Non doveva essere erotico, ma sexy" (Hideo, tu hai le idee un pochino confuse sull'uso di queste parole in occidente).

"Come noterete giocando, in Metal Gear Solid V ci saranno pochi dialoghi e per questo vogliamo che dal fisico emergano le caratteristiche di ogni personaggio. Sexy è una caratteristica che può essere riferita a dei ragazzi, alle armi, ai veicoli." (perché è chiaro che tutti noi, uomini e donne, quando sentiamo la parola sexy pensiamo immediatamente a una jeep... torniamo alla teoria delle idee confuse).

Comunque, in una frase successiva, Kojima ha chiarito di essere stato lui a ordinare al designer Yoji Shinkawa di erotizzare i personaggi, quindi se n'è assunto di fatto tutta la responsabilità.
Caro Hideo, non neghiamo che la tua spiegazione sia poco convincente. Non potevi semplicemente dire che a personaggi sexy (generalmente più attrattivi per l'adolescente medio) corrispondono cosplay sexy che fanno più pubblicità al prodotto rendendolo più vendibile? Non ci saremmo offesi.

Se volete leggere il suo intervento completo, cliccate qui: Polygon