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Resident Evil è diventato action a causa delle scarse vendite di Rebirth

Sarebbe andata diversamente se il remake avesse avuto successo

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   29/09/2013

Nonostante sia considerato generalmente un grandissimo gioco, Resident Evil 4 è stato comunque accolto anche con varie critiche, essendo stato il primo capitolo ad aver imposto la svolta action alla serie.

I toni e le atmosfere erano ancora quelle tipiche dei primi capitoli, ma il ritmo di gioco era decisamente diverso, e gli irriducibili appassionati del survival horror classico non l'hanno visto subito di buon occhio. La cosa più traumatica è stata poi la conferma che tale digressione action sarebbe stata solo l'inizio del futuro di Resident Evil, sempre più impostato sullo sparatutto e sempre più lontano dalle atmosfere originali.

Shinji Mikami ha spiegato a IGN che questa svolta action non è stata propriamente indolore neanche per lui: si è trattato, in effetti, di un necessario cambio attuato alla serie in seguito agli scarsi risultati in termini di vendite raggiunti da Resident Evil Rebirth su Gamecube, un titolo su cui evidentemente Mikami aveva investito molto e in cui era ben visibile l'impegno applicato al perfezionamento della struttura survival horror classica. Il pubblico non sembrò apprezzare abbastanza (nonostante il gioco sia a tutti gli effetti un capolavoro, cult per il genere) e questo spinse il game designer ad un nuovo approccio: "decisi di andare verso l'action con Resident Evil 4. Sarebbe potuto essere un gioco molto più spaventoso e horror se il remake del primo capitolo avesse venduto bene". La cosa è rimasta a quanto pare impressa in Mikami, che ha ribadito: "ho avuto una sorta di trauma all'epoca, a causa delle scarse vendite di Resident Evil Rebirth, molto più di quanto la gente possa pensare".

Fonte: IGN