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Per Michael Condrey, la comunità di Call of Duty non è misogina, c'è solo energia positiva

Alone #gamergate

NOTIZIA di Dario Rossi   —   03/11/2014

L'ombra del #gamergate sembra ammorbare tutti i settori dell'industria videoludica, nel caso di una serie come Call of Duty si aggiungono anche i vari pregiudizi sull'utente-tipo degli sparatutto in prima persona online, interpretato da qualcuno come aggressivo e sociopatico.

Michael Condrey di Sledgehammer Games non è però di questo avviso, rilasciando dichiarazioni che fanno esplicito riferimento allo scandalo degli abusi: "Certo non potrei descrivere la comunità di fan che conosco, e ho incontrato, come misogina. La trovo invece molto vivace e solidale, probabilmente più di quanto si potrebbe trovare nel mondo reale".

Sledgehammer ha le idee molto chiare sull'etica da seguire, dimostrandosi totalmente intollerante verso coloro che decideranno di infrangere le regole: "Aggregati, entra nel gioco e divertiti, sii socievole, costruisci una comunità e mostra energia positiva. Un linguaggio o simboli inappropriati non sono graditi da noi, non li vogliamo e non saremo tolleranti verso attitudini viziate".

Fonte: Games Industry

Per Michael Condrey, la comunità di Call of Duty non è misogina, c'è solo energia positiva