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Durante l'epoca di PlayStation One, SEGA era un compagno di battaglia piuttosto che un rivale

Parola di Shuhei Yoshida

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   01/12/2014

Fra due giorni verrà celebrato il ventesimo anniversario di PlayStation, e la rivista nipponica Famitsu ha preparato uno speciale raccogliendo le sensazioni dei boss Sony riguardo differenti periodi storici del brand. Secondo il CEO Andrew House, Sony avrà due punti fermi per il futuro: il primo è disporre di un hardware durevole, con aggiornamenti che aggiungano ulteriore valore alle piattaforme PlayStation; il secondo è il Project Morpheus, il visore per la realtà virtuale in arrivo su PlayStation 4.

Shuhei Yoshida, boss di Sony Worldwide Studios, ha rivelato che durante l'epoca di PSOne considerava SEGA un rivale, ma che alla fine si è reso conto che le due aziende condividevano i medesimi obiettivi, e così la grande S è diventata ai suoi occhi più un compagno di battaglia. Yoshida ha aggiunto che vorrebbe portare un maggior numero di titoli giapponesi su PlayStation 4, come Bloodborne, che sfruttino a fondo le capacità della console.

È stato intervistato anche il vicepresidente di Tecmo Koei, Hisashi Koinuma, che sembra essere alla continua ricerca di spunti per i suoi Musou, in particolare crossover con altri franchise, che però alla fine risultano difficili da realizzare. Koinuma ha detto di essere rimasto colpito da Dynasty Warriors: Gundam, dato che molte persone dentro Bandai Namco si erano opposte al progetto, che però alla fine si era concretizzato. La sua speranza è di poter realizzare nuovi giochi per PlayStation 4 e PlayStation Vita, così da aumentare la presenza di titoli nipponici nel catalogo delle piattaforme Sony.

Fonte: Gematsu

Durante l'epoca di PlayStation One, SEGA era un compagno di battaglia piuttosto che un rivale