Microsoft ha rivelato a Polygon, che ha dedicato un lungo reportage sullo sviluppo della seconda generazione di Xbox Live, una statistica davvero interessante. Uno dei membri femminili dell'Xbox Live enforcement team (una squadra anti-hack), che doveva giocare "Uno" per Xbox 360 con la webcam accesa, ha visto peni manifestarsi ogni quattordici minuti circa. Sì, avete capito bene.
La ragazza, che allora era poco più che ventenne, accedeva al gioco e si metteva in attesa. Appena qualche maschio ne scopriva il sesso, tirava fuori il mortimer pronto all'esibizione. Ovviamente i nostri eroi non sapevano che la ragazza lavorava per Microsoft e non immaginavano che l'esposizione delle gioie gli avrebbe fruttato il ban immediato, ma il problema rimane (anche perché questi poi votano e commentano su internet). Per dire, tenendo buono il tempo di 14 minuti di attesa tra un pene e l'altro (quello che lei ha chiamato scherzosamente il "time to penis"), in una giornata di lavoro di otto ore la tipa vedeva apparire sullo schermo più di trenta idioti. Il fatto che tali comportamenti venissero tenuti da giocatori di Uno, titolo essenzialmente per famiglie, rende il tutto ancora più grottesco.