100

Facciamo il punto sul prototipo della PlayStation Nintendo

Alla fine esiste ed è molto, molto raro

NOTIZIA di Dario Rossi   —   07/07/2015

Si tratta di uno dei casi più eclatanti degli ultimi mesi, quello che ha visto coinvolto un ragazzo che ha trovato nella casa del padre un prototipo della PlayStation realizzata da Nintendo, o "Superdisc". Apparentemente un Super Nintendo, si tratta in realtà di un ibrido che ospita sia cartucce che un vano CD, mentre i controller sono senza ombra di dubbio quelli che hanno caratterizzato poi il Super Famicom, ma con le scritte PlayStation e Sony stampate in ogni dove. Le due società avevano effettivamente pianificato di realizzare una console insieme agli inizi degli anni novanta, prima di inconciliabili divergenze che hanno portato alla rottura dei rapporti. Il resto è semplicemente storia.

Tornando alla clamorosa scoperta, molti hanno nutrito dubbi sul fatto che il prototipo fosse legittimo, dal momento che il possessore affermava che il modello fosse privo di cavi e che quindi fosse impossibile verificarne il funzionamento. Qualcuno ha tirato in ballo Vadu Amka, un'artista specializzata nella realizzazione di modelli di retro-console, che ha risposto con sarcasmo su Twitter. A causa di un malinteso nella traduzione del messaggio originale, si era pensato che si trattasse di una sua creazione, e quindi un fake, ma il possessore della console ha pubblicato un video piuttosto esplicativo: il prototipo esiste ed è fornito di una cartuccia misteriosa di cui a questo punto nessuno scoprirà il contenuto, visto che sembra "abbastanza rotto".

Il famigerato prototipo farebbe parte di una partita limitatissima, 200 modelli, realizzata prima della chiusura della breve collaborazione tra le due società. I modelli dovevano essere distrutti, ma un dipendente di una compagnia gestita da un ex presidente Sony, Terry Diebold, è entrato in possesso di uno di questo prototipi, conservandolo fino ad adesso. Dan Diebold, protagonista di questa incredibile vicenda, è sui figlio. Al momento Dan non ha idea di cosa fare con il modello, di valore inestimabile anche se non funzionante, ma ha affermato che vuole provare a procurarsi un cavo di alimentazione per effettuare qualche prova. Porterà poi il tutto a un amico che gestisce un negozio di retrogaming a Denver.

Non ci dispiacerebbe a questo punto sentire l'opinione delle compagnie in oggetto, visto che la vicenda ha fatto rapidamente il giro del mondo.