Quando ieri sono stati aperti i preorder di Oculus Rift e si è scoperto il prezzo del visore, 599 dollari negli USA e 699 euro in Europa, tantissimi utenti hanno storto il naso. Non tanto per la cifra in sé, quanto piuttosto perché il fondatore di Oculus VR, Palmer Luckey, aveva creato aspettative ben diverse, parlando di un prezzo di circa 350 dollari.
Nel corso di una lunga e concitata sessione di domande e risposte su Reddit, Luckey ha voluto spiegare i motivi dell'equivoco, prendendosi la responsabilità per una comunicazione che, nel periodo delle dichiarazioni in oggetto, è stata quantomeno manchevole. "A quei tempi molti retailer dicevano che il Rift sarebbe costato 1500 dollari, ed ero frustrato perché tante persone pensavano che il prezzo sarebbe stato quello", ha detto, spiegando dunque di aver parlato di 349 dollari per cercare di contrastare in qualche modo le stime al rialzo con stime al ribasso.
"A essere perfettamente onesti, il nostro errore più grosso è stato quello di pensare di aver creato delle aspettative plausibili", ha continuato Luckey. "Un altro problema è che la gente guardava alla tecnologia del secondo kit di sviluppo, che costava 350 dollari ma era molto meno avanzata, e pensava che la versione finale del visore avrebbe avuto un prezzo simile. Si tratta di una deduzione che io e l'azienda non abbiamo avuto la prontezza di smentire."
Il fondatore di Oculus VR ha quindi sottolineato come il prezzo di 599 dollari per Oculus Rift non includa margini paragonabili a qualsiasi altro prodotto elettronico, e che in termini di prezzo / tecnologia il visore non ha eguali al momento. Luckey ha infine aggiunto che con il passare del tempo e l'avanzamento della produzione i costi non potranno che scendere, rendendo il prodotto più accessibile di quanto non lo sarà al lancio.
