Il crowdfunding ci ha permesso di avere titoli fantastici come Pillars of Eternity e altri, ma a volte è stato anche foriero di casi spiacevoli, per usare un eufemismo. Ad esempio quello di Ant Simulator, cancellato perché tutti i soldi raccolti dagli sviluppatori sono stati spesi in alcol, cibo e spogliarelliste. La triste notizia, a parte per le spogliarelliste, è stata data dal lead coder del progetto Eric Tereshinski, che ha puntato il dito contro i suoi due partner, nonché amici di vecchia data, che oltretutto lo hanno minacciato: nel caso pubblicasse Ant Simulator da solo, scatterebbe la denuncia, motivata da un accordo firmato a inizio progetto. L'unica possibilità che gli rimane è cancellare il gioco e rimborsare chiunque lo abbia prenotato o gli abbia offerto soldi su Kickstarter.
Insomma, se la sua storia fosse vera, e immaginiamo che lo sia visto che ci star rimettendo soldi di tasca sua, sarebbe davvero un brutto colpo per il poveraccio (immaginatelo a casa a lavorare ad Ant Simulator mentre i suoi amici se la spassano in giro per locali).