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Sony probabilmente non accetterà giochi che non mantengano almeno i 60 frame al secondo costanti su PlayStation VR

Un requisito fondamentale

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/03/2016

Il senior dev support engineer di SCEA, Chris Norden, si è dimostrato alquanto deciso sulla volontà di Sony di garantire una performance minima per i giochi su PlayStation VR.

Un elemento fondamentale per raggiungere il mercato è la necessità di mantenere almeno i 60 frame al secondo costanti: "il frame rate è molto importante, non si può scendere sotto i 60 frame al secondo, mai", ha affermato Norden, "se ci sottoponete un gioco che cala a 55 o 51, allora probabilmente saremo costretti a rifiutarlo". Il problema è che il frame rate in ambito realtà virtuale non è semplicemente una performance di gioco, ma risulta fondamentale anche per non incorrere negli effetti di nausea e in generale per mantenere un giusto livello di comfort di visualizzazione.

"È difficile, non voglio dire che sia estremamente facile... può essere difficile", ha spiegato Norden, "60hz è il minimo accettabile, è necessario che tutti se lo fissino in testa".

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