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Console, palle al piede e problemi più o meno inesistenti

Gli hardware di 5 anni prima sono la rovina del mercato?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   21/06/2017

Lo sfogo di Josef Fares, emerso durante un'intervista incentrata sul promettente A Way Out presentato all'E3 2017, ha fatto parecchio discutere, com'era prevedibile. "Le console sono praticamente PC vecchi di 5 anni": al di là dell'uscita da Capitan Ovvio, essendo in effetti uscite circa quattro anni fa, la questione va vista in prospettiva, perché sono hardware destinati a durare per periodi lunghi sul mercato e tendono ormai a frenare la spinta tecnologica dell'industria videoludica, imponendo la ricerca di uno standard comune con hardware considerabili ormai obsoleti. Dal punto di vista dello sviluppo anche l'introduzione della "generazione di mezzo", ovvero il semi-step evolutivo rappresentato da PlayStation 4 Pro e Xbox One X, che potrebbero rappresentare il nuovo modello di progressione del mercato console, rappresenta una soluzione di dubbia efficacia. La loro posizione intermedia nel ciclo vitale delle macchine rispecchia la portata dell'innovazione che rappresentano, ovvero una soluzione a metà, contenuta tra la volontà di contenere l'obsolescenza e la necessità di tenere buona la larga base di utenza legata alle piattaforme precedenti.

Il risultato per gli sviluppatori non cambia: come riferito d'altra parte con estrema franchezza dallo stesso Jim Ryan di Sony per minimizzare il gap tecnologico tra PlayStation 4 Pro e Xbox One X, in ogni caso "gli sviluppatori dovranno puntare al minimo comune denominatore". C'è una via d'uscita a questa situazione? Probabilmente no: con l'adozione della stessa architettura tra Sony, Microsoft e il mondo PC di fatto è stato avviato un processo di uniformazione tecnologica che rende altamente improbabile il ritorno allo sviluppo di piattaforme hardware proprietarie completamente diverse, come potevano essere nella generazione scorsa Xbox 360 e PlayStation 3.

Console, palle al piede e problemi più o meno inesistenti


I motivi sono pratici e ovviamente economici: la possibilità di evitare costosi investimenti in ricerca e sviluppo, che difficilmente potrebbero portare a soluzioni più avanzate degli standard adottati nel mondo PC, e la netta semplificazione del lavoro di porting del codice tra una piattaforma e l'altra, che rappresenta una manna per i third party impegnati soprattutto in titoli multipiattaforma. Per l'industria, dunque, un rallentamento del progresso tecnologico (o meglio, un sottoutilizzo degli ultimi ritrovati hardware) è sicuramente il male minore, motivo per il quale è lecito aspettarsi un prosieguo dell'attuale situazione anche nei prossimi anni. Ancora una volta, l'unica compagnia in grado di uscire dagli schemi e proporre soluzioni hardware radicalmente diverse sulle quali impostare i propri prodotti software risulta essere Nintendo, ma questa è una strada che sembra ormai lontanissima dal normale modus operandi di Sony e Microsoft.

C'è anche da dire che il livello raggiunto con l'attuale generazione di console difficilmente rappresenta un grande freno alle idee degli sviluppatori, se come abbiamo visto le differenze con hardware superiori si limitano spesso ad aspetti estetici anche marginali. Viene difficile credere che vi siano concept e progetti che potrebbero funzionare sui PC più avanzati ma assolutamente inattuabili su Xbox One e PlayStation 4, dunque i problemi potrebbero essere aggirati insistendo su comparti grafici profondamente scalabili, cosa che lascerebbe poco spazio a lamentele sia da parte dell'utenza, che può in quel caso scegliere se e quanto investire per avere la versione migliore di un gioco, che da parte degli sviluppatori, che non dovrebbero avere grossi problemi nella realizzazione delle proprie visioni. Certo se il collo di bottiglia rappresentato da CPU (soprattutto) o GPU ormai obsolete dovesse diventare eccessivo, a quel punto potrebbe rendersi necessario un progressivo taglio del supporto per le piattaforme più vecchie, in un andamento graduale che l'attuale configurazione del mercato console sembra ormai suggerire.

Console, palle al piede e problemi più o meno inesistenti