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La guerra delle microtransazioni: Forza Motorsport 7, L'Ombra della Guerra e non solo nel mirino dei giocatori

Polemiche a non finire per i contenuti a pagamento all'interno di giochi venduti a prezzo pieno

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   09/10/2017

Negli ultimi tempi si sta facendo un gran parlare di microtransazioni e dei loro effetti all'interno di giochi venduti a prezzo pieno. Questa dinamica di monetizzazione è infatti comunemente associata a titoli free-to-play, all'interno dei quali gli sviluppatori sono soliti introdurre oggetti in-game acquistabili con piccole somme di denaro reale.

Tali oggetti sono solitamente articoli cosmetici per modificare l'aspetto del proprio avatar oppure veri e propri potenziamenti, che offrono una serie di vantaggi utili a migliorare l'esperienza di gioco e che, quando implementati senza controllo, sfociano nel cosiddetto pay-to-win, ovvero la necessità di pagare per proseguire la campagna o avere la meglio su altri giocatori. Si differenziano inoltre dai classici contenuti scaricabili, ovvero i DLC, perché quest'ultimo è un contenuto acquistato una tantum che permette di avere nuovi oggetti o contenuti all'interno di un titolo. Possono essere pack auto/moto per i titoli corsistici, nuovi personaggi per un picchiaduro o vere e proprie aggiunte alla storia. L'acquisto in-app non espande invece il livello di contenuti e, solitamente, è reiterabile, cioè si può acquistare più di una volta (vedasi, per esempio, le evocazioni di titoli free-to-play come Fire Emblem Heroes o i pacchetti di una famosa modalità accessoria di FIFA, l'Ultimate Team).

Ma cosa succede quando questi contenuti a pagamento diventano parte integrante di titoli venduti a prezzo pieno? Nascono ovviamente delle polemiche tra i giocatori, con un fronte di protesta che vede in questa forma di monetizzazione un abuso dei produttori e un altro che ne fa uso, apprezzando la possibilità di ridurre il tempo necessario a superare le parti più ripetitive di un gioco. Di tutto questo si è discusso moltissimo nelle ultime settimane all'interno dei forum, con decine di post e articoli dedicati alle microtransazioni in titoli come Forza Motorsport 7, La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra e, in prospettiva futura, Assassin's Creed Origins e Star Wars: Battlefront II.

Tutti contro Destiny 2 e le microtransazioni... ma ha senso?
La polemica torna abbastanza di frequente e l'ultimo in ordine di tempo a finire nel mirino era stato Destiny 2. Sull'argomento era così intervenuto Pierpaolo Greco con un episodio della Pierpolemica, che andava ad analizzare l'introduzione di una serie di micro-transazioni legate a engrammi e shader.

Gli sviluppatori di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra parlano delle microtransazioni: ci sono per quelli che non vogliono perdere tempo
Delle microtransazioni in La Terra di Mezzo: L'ombra della Guerra avevano già parlato gli stessi sviluppatori, mettendo in parallelo la possibilità di pagare per ottenere oggetti specifici e quella di cambiare il livello di difficoltà per raggiungere prima la fine del gioco. Gli sviluppatori hanno poi dichiarato che non ci sono colli di bottiglia, visto che tutti i contenuti sono ottenibili giocando.

Le reazioni a Forza Motorsport 7 su NeoGaf e Reddit
La questione nasce ovviamente sui principali forum di settore. Prendendo spunto da una citazione del portale Ars Technica gli utenti si sono infatti sbizzarriti, postando più di mille commenti sull'argomento.

Ars Technica: Loot boxes have reached a new low with Forza 7's "pay to earn" option from xboxone

Polemiche per le microtransazioni di Forza Motorsport 7, che secondo alcuni si sono spinte troppo oltre
Tante le polemiche anche attorno a Forza Motorsport 7. Sul banco degli imputati salgono stavolta le cosiddette modifiche, ovvero oggetti che consentono di modificare la quantità di crediti ottenibili dalle gare cambiando alcune condizioni di guida. Secondo alcuni si tratta di una possibilità da sempre presente nella serie e che ora sarebbe stata legata all'acquisto di questi oggetti a pagamento.

WWE 2K18 non sarà piagato dalle microtransazioni come NBA 2K18
Non solo Assassin's Creed e Star Wars, ma anche altri giochi sono finiti nel mirino ancor prima dell'uscita. Anche WWE 2K18 aveva destano preoccupazioni dopo l'arrivo sul mercato di un altro titolo 2K, NBA 2K18. Gli sviluppatori hanno comunque tenuto a precisare che stavolta non ci saranno contenuti a pagamento.

Nel Cortocircuito di oggi parleremo di mictrotransazioni, retroconsole e Blade Runner 2049
Delle microtransazioni e dei tanti risvolti di questo modello applicati ai videogame se ne è discusso anche nell'ultima puntata de Il Cortocircuito, dove è intervenuto in collegamento Tommaso Pugliese, autore delle recensioni di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra e di Forza Motorsport 7.

Destano preoccupazione le microtransazioni di Star Wars: Battlefront II per il rischio pay-to-win
Anche Star Wars: Battlefront II suscita qualche timore: stando a un resoconto di GameRevolution, le casse premio del nuovo Battlefront conterrebbero non solo oggetti cosmetici, ma anche dei crediti, degli oggetti per il crafting e le cosiddette Star Card. Il problema sarebbero proprio queste ultime, che quando utilizzate garantiscono dei potenziamenti durante la partita, potenziamenti migliori in base alla rarità della carta. Il loro reale impatto, però, è ancora tutto da verificare.

Assassin's Creed Origins conterrà micro-transazioni con casse a pagamento?
Un sistema di casse premio potrebbe essere presente anche in Assassin's Creed Origins. In un recente video di gameplay appare infatti una "Heka Chest", un "oggetto misterioso" che contiene un'arma o uno scudo casuale. Al momento pare comunque che l'acquisto possa avvenire solo attraverso il denaro conquistato all'interno del gioco e non con denaro reale.

Le polemiche su Reddit e Neogaf per le microtransazioni de L'Ombra della Guerra
Le reazioni alle microtransazioni su La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra sono partite, come spesso accade, da un post su NeoGaf. Qui il creatore del topic ha evidenziato alcune citazioni dalle recensioni del gioco, che metterebbero in evidenza la presenza di microtransazioni fin troppo invasive.

Polemiche a non finire per le microtransazioni di La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra. L’accusa: gioco alterato per includerle
Proprio La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra è uno dei giochi che ha suscitato le reazioni più forti. Secondo i più critici per vedere il finale reale bisognerebbe infatti passare decine di ore a fare grinding nell'ultimo capitolo o usare la carta di credito e fare più velocemente. Senza questa parte pare che il gioco si concluda in circa quindici ore.