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Arrivano le casse premio in Paladins e ovviamente scoppia la polemica

Paladins è uno sparatutto con eroi free-to-play

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   01/12/2017

Se qualcuno pensava che il caso Star Wars: Battlefront II potesse fungere da monito per il resto dell'industria, questo qualcuno è un illuso. Il sistema delle casse premio è troppo facile e fruttuoso per essere abbandonato per colpa di una polemica, per quanto grossa e, come Paladins dimostra, anche chi non lo aveva implementato nei suoi titoli free-to-play si sta convertendo alla nuova filosofia.

Cosa è successo? Semplicemente Hi-Rez Studios ha lanciato un nuovo sistema di microtransazioni per il suo sparatutto on eroi, incentrato su carte che vanno potenziate con le risorse trovate nelle casse premio, tramite il solito grinding selvaggio che può durare mesi, se non anni. Nemmeno a dirlo, le casse premio possono essere ottenute giocando o pagando (i pagamenti non sono stati ancora implementati), con il secondo sistema che abbrevia enormemente i tempi. In particolare portare le carte al quinto livello pare che richieda moltissimo tempo, ma è indispensabile farlo perché i livelli precedenti sono meno potenti e frenano dall'essere competitivi in alcune modalità. Ovviamente sono state introdotte delle modalità apposite per magnificare i giocatori che hanno le carte più potenti, mettendoli a confronto con la carne da cannone di basso livello.

Ovviamente i giocatori non l'hanno presa bene e alcuni hanno chiesto il ritorno al sistema di microtransazioni precedente sui vari social, in particolare su Reddit, sistema che secondo loro era molto più equilibrato. Purtroppo stando a Hi-Rez ormai il dado è tratto e indietro non si torna. In fondo come al solito tutto è sbloccabile anche giocando e moltissimi non spenderanno comunque nulla.