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I ritmi produttivi hanno fiaccato Need for Speed, dice Riccitiello

Una marcia mortale

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   22/09/2010

Il gran capo di Electronic Arts, John Riccitiello, sostiene un mea culpa per quanto riguarda la flessione nelle vendite e nella resa qualitativa della serie Need for Speed prima della recente riforma totale del gioco automobilistico EA.

Il problema principale, secondo Riccitiello, erano i ritmi lavorativi e produttivi troppo serrati: lo stesso team di sviluppo, ovvero Black Box, è stato costretto a far uscire un nuovo capitolo della serie ogni anno per 5 anni consecutivi senza mai fermarsi, cosa che ha portato ad un deterioramento della serie risultato in un calo vistoso nelle vendite tra il 2004 e il 2007.

"E' stato sicuramente un nostro errore", ha detto in proposito Riccitiello, che si è ripreso affermando che "quei giorni ormai sono andati. Siamo tornati con due team di sviluppo attivi e cicli più lunghi, di due anni, per ogni gioco". Il risultato migliore di questa nuova organizzazione, secondo il CEO di EA, arriverà con Need for Speed: Hot Pursuit, nuovo prodotto Criterion destinato a rinverdire i fasti della formula originale.

I ritmi produttivi hanno fiaccato Need for Speed, dice Riccitiello