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Alone in the Dark, quanto dura il remake? Gli sviluppatori rispondono a tante domande

Quanto dura la campagna del remake di Alone in the Dark? Gli sviluppatori di Pieces Interactive hanno pubblicato un post che fa chiarezza al riguardo e non solo.

Alone in the Dark, quanto dura il remake? Gli sviluppatori rispondono a tante domande
NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   13/03/2024

Quanto dura la campagna del remake di Alone in the Dark? Stando agli sviluppatori di Pieces Interactive, portare a termine il gioco procedendo con relativa fretta richiederà circa otto ore, ma per vedere tutto ciò che la storia ha da offrire bisognerà completarlo sia con Edward che con Emily.

Ne avevamo già parlato quando abbiamo provato Alone in the Dark, lo scorso dicembre: all'inizio dell'avventura è possibile scegliere se impersonare l'investigatore privato Edward Carnby, interpretato da David Harbour, oppure la sua cliente Emily Hartwood, interpretata d Jodie Comer.

Gli autori hanno risposto anche a diverse altre domande, ribadendo che il gioco si pone come una reimmaginazione dell'originale Alone in the Dark piuttosto che come un semplice remake o un reboot, raccontando una trama differente pur mantenendo la medesima ambientazione e i suoi personaggi.

Il team, composto da appena quaranta persone, ha inoltre tenuto a precisare che non si tratta di un walking simulator, sebbene la prima demo avesse dato per certi versi quell'idea: Alone in the Dark include elementi action e un sistema di combattimento simile a quello di titoli come Resident Evil.

L'aspetto di Edward

Il game director Mikael Hedberg ha approfittato dell'occasione anche per spiegare i motivi per cui l'aspetto di Edward è così cambiato rispetto all'originale Alone in the Dark: "Il personaggio è partito come un investigatore privato munito di un paio di magnifici baffi ed è gradualmente stato trasformato in un action hero tradizionale nei giochi successivi", ha detto.

"Come per la maggior parte dei nostri elementi, ci siamo rifatti all'originale e l'abbiamo classificato come una sorta di investigatore tradizionale. La soluzione migliore, perché sapevamo di non volere un eroe d'azione per il nostro gioco, ma in coppia con Emily sembrava un po' poco interessante."

"Emily era un personaggio tormentato, con un legame familiare con il nostro catalizzatore della storia, Jeremy Hartwood, e quindi è venuta più naturale. La domanda era quindi chi fosse Edward per lei. Si scopre che lo assume per aiutarla. E di certo non avrebbe assunto una persona qualsiasi."

"Doveva dunque essere qualcuno di capace. Per evitare il genere d'azione, è caduto nel ruolo dell'eroe riluttante e improvvisamente abbiamo fatto tutta questa strada per ritrovarci con un classico detective noir. Considerando che nel gioco originale sapevamo ben poco di Edward, credo che il nostro Edward ci si avvicini molto. A parte quei maestosi baffi, ovviamente."