Ieri, 15 maggio, Ubisoft ha finalmente svelato al mondo Assassin's Creed Shadows, precedentemente noto come Codename Red. Il gioco d'azione e avventura a mappa aperta ambientato in Giappone verso la fine del sedicesimo secolo proporrà varie novità, ma la più evidente è il fatto che ci saranno due personaggi a nostra disposizione, entrambi controllabili (a differenza di quanto avviene in Odyssey e Valhalla dove si deve semplicemente scegliere l'aspetto del nostro assassino). Cosa vi è dietro questa scelta?
Xbox Wire ha realizzato un'intervista con il game director di Assassin's Creed Shadows, Charles Benoit, che ha spiegato vari dettagli sui protagonisti. Alla domanda sull'impostazione della storia, Benoit ha fatto notare che sta evitando di fare spoiler, ma che in Shadows "presenteremo i nostri due protagonisti uno alla volta, per aiutarvi a capire da dove vengono narrativamente, qual è la loro storia e cosa li porta a collaborare".
"Una volta diventati alleati, i giocatori possono portare avanti diverse storie, alcune personali di Yasuke o Naoe, altre che ruotano attorno ai loro obiettivi comuni. Il mondo e la struttura della storia sono aperti, per permettere di scegliere il personaggio che si preferisce e di esplorare il mondo come si vuole".
I due protagonisti non si vedevano dai tempi di Syndicate
Xbox Wire ha poi chiesto cosa ha ispirato la scelta del doppio protagonista per la prima volta da Assassin's Creed Syndicate, al che Benoit ha risposto: "È venuto molto naturale guardando all'ambientazione del Giappone feudale e a ciò che volevamo realizzare in termini di gameplay".
"Volevamo sicuramente avere la fantasia degli Shinobi, perché è la più adatta per un Assassin's Creed. Gli Shinobi erano la rappresentazione della furtività attraverso lo spionaggio e l'assassinio, quindi è stato un grande adattamento naturale. Ma allo stesso tempo, il Samurai è la fantasia iconica del Giappone Feudale e volevamo che fosse un'esperienza per i giocatori".
"Avere un solo personaggio non ci [avrebbe permesso di] realizzare accuratamente le fantasie del Samurai e dello Shinobi, poiché provengono da luoghi molto diversi in termini di modo di vivere, classi sociali e ruolo nella società giapponese."
In altre parole, fondere i due stili e le due narrazioni in un solo personaggio non avrebbe avuto senso, quindi era necessario avere due personaggi distinti. Per tanti altri dettagli su Assassin's Creed Shadows, potete leggere il nostro speciale di approfondimento.