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Axie Infinity: proprietari terrieri si lamentano che i giocatori schiavi non pagano le loro quote

Una storia surreale dal mondo dei giochi NFT: i proprietari terrieri si stanno lamentando che i loro giocatori lavoratori non pagano la quota dovuta.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/04/2022

C'è grande fermento nel mondo di Axie Infinity, uno dei più famosi giochi NFT sulla piazza. I proprietari terrieri si stanno lamentando con gli sviluppatori perché i loro giocatori schiavi, o scholar, ossia quelli cui hanno dato risorse finanziare per giocare in cambio del loro lavoro per raccogliere token SLP (la criptomoneta su cui si basa l'intera economia interna del titolo), stanno abbandonando il gioco e non pagano più le quote dovute.

Di fatto giochi come Axie Infinity vedono uno sfruttamento selvaggio di persone provenienti dalle aree più povere del pianeta, che vengono attirate con la scusa di poter "lavorare" giocando e che poi si ritrovano a farmare incessantemente per ore e ore per ripagare i debiti fatti con qualche affarista senza scrupoli, che chiede una parte di tutto quello che guadagnano.

Questo scenario settecentesco è ciò che si nasconde dietro a parole moderne come NFT gaming, play-to-earn o metaverso. Ma perché i giocatori di Axie Infinity se ne stanno andando? Perché qualche settimana fa gli sviluppatori hanno tagliato il tasso di emissione della moneta di gioco con cui venivano pagati, rendendo impossibile per i giocatori solitari "guadagnare" quanto necessario a giustificare la loro attività.

I giocatori sfruttati, quindi, si sono trovati a dover ripagare i proprietari terrieri con guadagni inesistenti. Questi ultimi, che hanno investito ingenti somme nei terreni NFT, si sono ritrovati inoltre con i loro possedimenti svalutati a causa dell'offerta di terre gratuite ai nuovi giocatori, fatta per attirarli. Se ci aggiungiamo la recente truffa di 625 milioni di dollari in criptomoneta, avvenuta qualche settimana fa, che ha impoverito l'intera economia di gioco, il quadro che ne emerge è abbastanza tragico e mostra per l'ennesima volta quanto sia debole il concetto di proprietà applicato ai beni digitali e quante storture possa creare, riproducendo scenari che si sperava fossero per sempre superati o appannaggio di qualche attività criminale. Giusto ieri raccontavamo di come il fallimento di F1 Delta Time abbia mostrato come certe dichiarazioni sui giochi basati su NFT siano semplicemente false.