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Dragon's Dogma 2 ha fatto dei passi in avanti con l'ultima patch per Digital Foundry, ma non basta

Digital Foundry ha analizzato le performance di Dragon's Dogma 2 su PC e console dopo la prima patch correttiva pubblicata da Capcom.

Dragon's Dogma 2 ha fatto dei passi in avanti con l'ultima patch per Digital Foundry, ma non basta
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   05/04/2024

Pochi giorni dopo il lancio Dragon's Dogma 2 ha ricevuto una prima patch correttiva con cui Capcom ha provato a risolvere parte dei problemi riscontrati dai giocatori su PC e console dal punto di vista delle performance tramite delle ottimizzazioni e nuove opzioni grafiche, ora finite sotto la lente d'ingrandimento di Digital Foundry. Il verdetto? Si tratta sicuramente di un passo in avanti in alcuni casi, ma la situazione è ancora tutt'altro che ottimale su tutte le piattaforme.

Partendo da PS5 e Xbox Series X|S, l'aggiornamento in questione ha aggiunto la possibilità di bloccare il framerate a 30 fps e di disattivare il ray tracing per l'illuminazione globale. La prima opzione ha il vantaggio di limitare le fastidiose fluttuazioni del framerate (che comunque per forza di cose rimangono nella città di Vernworth, dove si può scendere anche sotto i 25 fps), tuttavia il frame-time è instabile, variando anche tra i 16 e i 50ms (la situazione ottimale sarebbe 33,3 ms fissi), ed è incapace di restituire una sensazione di fluidità.

Disattivando il ray tracing si ottiene invece un sensibile aumento delle prestazioni, anche nell'ordine di 7 - 10 fps nelle situazioni in cui il gioco pesa maggiormente sulla GPU di PS5 e Xbox Series X|S. Su quest'ultima console è possibile addirittura toccare il picco dei 60 fps, ma il tutto ovviamente in rarissime occasioni in cui il giocatore si trova all'aperto, lontano da centri abitati, NPC e qualsiasi altro elemento impattante per le prestazioni. Praticamente mai.

Il problema è che il compromesso grafico è sostanziale e il gioco risente dalla disattivazione del ray tracing, specialmente quando si tratta dell'illuminazione degli interni (come abitazioni, negozi e dungeon) e che in ogni caso le fluttuazioni estreme del framerate rimangono, per quanto i giocatori su Xbox possono mitigarle tramite VRR su schermi a 120Hz (PS5 supporta il VRR, ma non offre vantaggi sensibili con framerate bassi).

Detto questo, visti i risultati secondo Digital Foundry potrebbe esserci persino dello spazio di manovra per offrire ai giocatori di Dragon's Dogma 2 una modalità grafica Performance con 60 fps più o meno stabili fuori dai centri abitati tramite del lavoro aggiuntivo in termini di ottimizzazione e qualche altro compromesso grafico, come una risoluzione nativa più bassa.

Qualche passo in avanti su PC

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Per quanto riguarda la versione PC, i test di Alex Battaglia hanno evidenziato che l'ultima patch di Dragon's Dogma 2 ha migliorato le prestazioni nell'ordine del 7% in tutte quelle situazioni in cui il gioco è limitato dalla CPU e anche il frame-time risulta più costante durante gli spostamenti nella città più grande e popolata del gioco.

Ovviamente c'è ancora ampio margine di miglioramento in tal senso e le prestazioni rimangono problematiche per i giocatori con CPU più datate o non di fascia alta, ma quantomeno si tratta di un passo in avanti, a cui si spera seguiranno altri con i prossimi aggiornamenti.