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FIFA 21 sotto accusa in USA: difficoltà alzata per aumentare le microtransazioni

FIFA 21 finisce nuovamente sotto accusa in USA, questa volta si tratta di una causa legale sulla presunta difficoltà alzata per incrementare le microtransazioni.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   01/12/2020

FIFA 21 fa tornare d'attualità un tema ormai ben noto anche alla stampa generalista, ovvero le microtransazioni presenti in FIFA Ultimate Team e la loro gestione a volte considerata opaca, come emerge da questa nuova causa legale intentata in California nei confronti del gioco, accusato di aumentare la difficoltà per incrementare gli acquisti in-app.

FIFA 21, nella sua modalità FUT, utilizza un nuovo sistema di intelligenza artificiale chiamato Dynamic Difficulty Adjustment, che è peraltro una delle caratteristiche pubblicizzate come innovazioni importanti nel nuovo capitolo perché modifica in maniera dinamica il livello di difficoltà bilanciandolo (almeno in base a quanto riferito da EA) in base alle capacità del giocatore.

Il sistema dovrebbe dunque modificare quegli aspetti che rientrano nella gestione dell'IA (e che per un certo grado riguardano anche le azioni del giocatore stesso) come precisione dei tiri, passaggi, portieri e altro, in modo da garantire sempre una sfida stimolante per i giocatori, in base ai diversi livelli di abilità dimostrati.

Secondo alcuni avvocati californiani, tuttavia, questo nasconde in verità l'intento di aumentare la difficoltà in maniera artificiosa in modo da spingere i giocatori a spendere di più nelle microtransazioni di FUT. Questa è la tesi portata avanti da Jason Zajnoc, Danyael Williams e Pranko Lozano presso un tribunale della California, sostenendo che FIFA 21 in questo modo infrange le leggi a protezione dei consumatori vigenti in tale Stato.

Un elemento su cui i legali vogliono fare leva è la scarsa chiarezza con cui questo sistema di difficoltà dinamica agisce effettivamente nel gioco attraverso lo "scripting", un meccanismo che in effetti rimane per lo più celato al giocatore, essendo parte integrante del codice.

Si tratta dunque di uno scontro basato anche su interpretazioni diverse di elementi complessi legati a un prodotto commerciale e non sarà facile raggiungere lo scopo prefissato dagli accusatori, anche perché il loro punto di partenza potrebbe essere fallato. In ogni caso, restiamo in attesa di eventuali sviluppi. Nel frattempo, EA si trova anche a fronteggiare il caso Ibrahimovic con le sue accuse sull'utilizzo della sua immagine nel gioco, che hanno creato un ampio fronte di calciatori decisi ad approfondire la questione (e battere cassa possibilmente, viene da pensare).

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