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Fine delle console, storico dei videogiochi si augura che avvenga al più presto

Uno storico dei videogiochi si è augurato che la fine delle console arrivi al più presto e che si inizi a parlare dei giochi che si giocano davvero.

Fine delle console, storico dei videogiochi si augura che avvenga al più presto
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   06/04/2024

Con un post decisamente provocatorio, lo storico dei videogiochi Felipe Pepe, autore dell'enorme CRPG Book, si è augurato la fine del mercato console, così che il medium possa parlare dei giochi davvero più giocati e non di quelli che piacciono a una minoranza rumorosa.

Il post di Pepe nasce in risposta a quello in cui Matt Piscatella ha mostrato i dati dell'andamento delle vendite delle console negli Stati Uniti, con il picco raggiunto nel 2008. Da allora ci sono stati alti e bassi ma il calo è stato evidente. Piscatella arguiva che i giovani non comprano più console e che il pubblico attuale di questa fetta di mercato è fatto soprattutto da vecchi giocatori.

Una forte provocazione

Il post di Pepe
Il post di Pepe

Pepe: "Il crollo delle console non arriverà mai troppo tardi. Sono stanco di vedere un intero medium raccontato da una minoranza rumorosa. Gli storici del futuro ci odieranno tantissimo. Leggete gli ultimi quindici anni di giornalismo videoludico mainstream e sentirete solo degli accenni ai più grandi giochi del pianeta."

Naturalmente quella di Pepe è una provocazione, che però parte da un dato reale: i giochi di cui più si parla non sono quelli di maggior successo, che ormai appartengono quasi tutti alla sfera mobile, un dato che dovrebbe far riflettere su quanto sia settorializzata l'industria e quanto il discorso intorno alle console sia adulterato da una percezione errata del mercato.

Pensate ad esempio a quanto si sia parlato poco di Candy Crush durante il periodo dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, pur essendo King il piatto forte dell'affare, ossia ciò che la casa di Redmond voleva davvero.