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NVIDIA: i guadagni potrebbero superare i 300 miliardi di dollari grazie all’intelligenza artificiale

Un analista ha previsto un futuro piuttosto florido per NVIDIA: 300 miliardi di dollari di guadagni da qui al 2027.

NVIDIA: i guadagni potrebbero superare i 300 miliardi di dollari grazie all’intelligenza artificiale
NOTIZIA di Virginia Paravani   —   03/08/2023

NVIDIA è un'azienda che non ha certo bisogno di presentazioni, una società che ha cercato di investire costantemente nella ricerca di tecnologie in grado di innovare e a volte anche stupire. Lungo questo percorso però, non tutto è sempre filato liscio, e tra vendite traballanti di alcuni prodotti e prezzi incrementati a causa dell'inflazione e di altri disparati motivi, NVIDIA ha dovuto fare i conti con il ricalibrare le proprie prospettive di incasso e utili.

Vijay Rakesh, un analista di Mizuho Financial Group, ha però previsto un futuro decisamente florido per l'azienda, tanto da prevedere un aumento del prezzo delle azioni di NVIDIA del 20%; questo vorrebbe dire che gli attuali 400 dollari per comprare un'azione si trasformerebbero in 530 dollari. Inoltre la società potrebbe superare i 300 miliardi di dollari solo per quello che concerne le vendite relative a tecnologie per l'intelligenza artificiale.

300 miliardi entro il 2027

Il valore attuale delle azioni NVIDIA sul mercato finanziario
Il valore attuale delle azioni NVIDIA sul mercato finanziario

Questa proiezione non si riferisce alle sole vendite di prodotti ma ad una grande rivoluzione che sta conquistando il mercato tecnologico: l'intelligenza artificiale. Quest'ultima è divenuta un punto fermo nelle dinamiche interne NVIDIA, tanto da portare l'azienda a sviluppare sempre più tecnologia focalizzata su questo concept. Dati i primi approcci e la risposta del pubblico, secondo l'opinione di Rakesh, i margini per vedere una crescita esponenziale della domanda, e di conseguenza dei profitti, si concretizzerà nel giro di pochi anni, più precisamente entro il 2027.

L'analista inoltre parla in realtà di dominio di NVIDIA e non di una maggioranza in concorrenza con altre compagnie a parità di settore e prodotti. AMD dal canto suo si è detta entusiasta delle prospettive e del futuro che la propria azienda costruirà grazie all'intelligenza artificiale, adducendo che questa tecnologia metterà il turbo al settore per i prossimi 5 - 10 anni.

Il futuro dell'intelligenza artificiale

Il futuro di NVIDIA grazie all'IA sembra piuttosto promettente
Il futuro di NVIDIA grazie all'IA sembra piuttosto promettente

Nonostante l'entusiasmo generale, sia da parte dei produttori che dei consumatori, e non meno importante anche degli investitori, per Vijay Rakesh non sembrano esserci margini di concorrenza attualmente. Il vantaggio di NVIDIA è netto e difficilmente scalfibile nel giro di pochi anni, poiché attualmente la società prevede di detenere una quota di mercato pari al 75% delle unità server AI entro il 2027.

Infatti, per noi umili giocatori PC, è facile "dimenticare" che aziende come NVIDIA non ottengono il loro unico incasso dalle serie 30 o 40 di GeForce RTX. Il punto di forza di NVIDIA, attualmente, è stato il lungimirante impiego e sviluppo dell'intelligenza artificiale, tanto che le nuove GPU per Data Center e Supercomputer A100 e H100 sono così richieste da aver messo in difficoltà il produttore, che non è in grado di soddisfare tutti gli ordini.

A100 e H100 spingono NVIDIA

La GPU NVIDIA H100 assieme alla A100 stanno trainando le vendite; tanto richieste da non riuscire a soddisfarle
La GPU NVIDIA H100 assieme alla A100 stanno trainando le vendite; tanto richieste da non riuscire a soddisfarle

Questa enorme richiesta ha creato un ulteriore effetto sui fornitori delle componenti come TSMC, chiamati a soddisfare le richieste di questo importante cliente, tanto da adoperarsi per espandere le proprie capacità produttive. Tutto ciò ha dato adito a possibili voci che vogliono NVIDIA guardarsi attorno, pensando anche di aggiungere ulteriori partner in grado di foraggiare la produzione senza rimanere scoperti. Gli occhi potrebbero essere caduti su Samsung, rivale piuttosto agguerrita di TSMC e anch'essa in grado di fornire le memorie HBM3 necessarie.