183

Panic Attack, il CEO pensa che somali e mediorientali siano animali e vuole investirne il più possibile

Il CEO dello studio indie Panic Attack Elias Viglione pensa che somali e mediorientali siano animali e vuole investirne e ucciderne il più possibile.

NOTIZIA di Luca Forte   —   22/02/2020

Il CEO dello studio indie Panic Attack Elias Viglione su Twitter ha scritto dei messaggi a dir poco controversi. In una serie di post carichi di rabbia e follia ha detto che somali e mediorientali sono degli animali e il suo obbiettivo sarà quello di investirne e ucciderne il più possibile.

Certe uscite non vorremmo mai sentirle, specialmente se a farle è qualcuno legato in qualche modo al nostro hobby preferito. Sfortunatamente è stato Elias Viglione, CEO di Panic Attack un piccolo studio indie finlandese conosciuto per Hero Siege e Eastfound, ad essersi scagliato con una violenza inaudita contro persone la cui unica colpa è di venire da parti del mondo diverse dalla sua.

"Fan**o tutti i sinistroidi, uccidiamo tutti questi pe**i di m**a che stanno cercando di invadere le nostre nazioni, portando la violenza nella vita di persone innocenti. Prendiamoci cura di loro." Con questo delirante messaggio Viglione parte in un vero e proprio rant nei confronti di somali e persone mediorientali. Il tutto sembra iniziato all'interno di un night club e poi continuato all'esterno del locale. Due ragazzi di origine straniera lo avrebbero, infatti, approcciato chiedendogli se volesse dragare una ragazza. Una domanda che, se fosse vera, farebbe andare su tutte le furie, ma ci sono limiti che non si possono superare, a meno di voler passare automaticamente dalla parte del torto. "Ho chiesto a un buttafuori se voleva prendersi la responsabilità di vedermi uccidere questi due ragazzi [il somalo e il mediorientale] fuori dal club, così questo mi ha preso, mi ha scortato ai taxi e spedito a casa."

Non contento della figuraccia dal vivo Viglione è andato su Twitter a raccontare la sua serata, aggiungendo che per lui "negri e mediorientali sono animali. Così penso che mi assicurerò di ucciderne con la macchina il maggior numero possibile. E questo sarà il mio obiettivo di vita d'ora in poi." Un obiettivo decisamente poco adatto a qualunque persona, sia che questa rivesta un ruolo di responsabilità o meno.

Non contento ha poi anche deciso di prendersela con le donne che giocano ai videogiochi e altre amenità di questo genere.

Il tutto con un avatar che mostra un disegno di un volto sorridente. Non sappiamo come Panic Attack e anche le autorità finlandesi agiranno nei suoi confronti. Al momento lo studio non ha rilasciato nessuna dichiarazione, ma speriamo vivamente prenderanno le distanze dal loro CEO.