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PlayStation Store: centinaia di contenuti TV acquistati verranno tolti agli utenti

Con una mossa che si presenta come un precedente piuttosto inquietante, tanti contenuti TV regolarmente acquistati su PS Store verranno rimossi.

PlayStation Store: centinaia di contenuti TV acquistati verranno tolti agli utenti
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   02/12/2023

A causa di una particolare situazione che si è venuta a creare sulla gestione dei diritti, tutti gli show TV appartenenti al catalogo Discovery TV che sono stati regolarmente acquistati da utenti PlayStation non potranno più essere visti e verranno rimossi dalle librerie.

La questione deriva da una modifica nella gestione dei diritti su tali prodotti, conseguente alla recente fusione di Discovery con Warner Bros: "A causa dei nostri nuovi accordi di licenza con i distributori di contenuti, non sarete più in grado di guardare alcun contenuti Discovery acquistato in precedenza, e questi verranno rimossi dalla vostra libreria", si legge in una comunicazione ufficiale da parte di Sony agli utenti PlayStation.

In base a quanto riportato nel comunicato, visibile a questo indirizzo, la rimozione dei contenuti avverrà a partire dal 31 dicembre 2023 e riguarda una lista veramente lunga di show televisivi: si parla di centinaia di titoli su diverse stagioni, tra serie TV, spettacoli vari, reality e altro.

Un precedente inquietante per il futuro digitale

Forse quello degli show TV su PlayStation Store non è un gran mercato, ma è comunque importante
Forse quello degli show TV su PlayStation Store non è un gran mercato, ma è comunque importante

È possibile che tale manovra non colpisca una grande quantità di utenti, considerando che forse non molti acquistano contenuti televisivi attraverso console PlayStation, ma rappresenta comunque un precedente piuttosto inquietante, considerando che verranno rimossi contenuti regolarmente acquistati dagli utenti e che questi non potranno dunque riscaricare né vedere dei prodotti per i quali hanno pagato somme di denaro.

La questione non fa che alimentare i timori per le problematiche legate a un futuro tutto impostato sulla distribuzione digitale dei contenuti, visto che le questioni legate alla gestione dei diritti, in un'industria che si presta facilmente a modifiche di assetto tra consolidamenti e acquisizioni, sono destinate a rimanere all'ordine del giorno.