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Sony: la causa da $7,9 miliardi contro i prezzi del PlayStation Store continuerà

La causa da $7,9 miliardi contro i prezzi del PlayStation Store continuerà: Sony non è riuscita a impedire che prosegua e dovrà vedersela in tribunale.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   21/11/2023
Sony: la causa da $7,9 miliardi contro i prezzi del PlayStation Store continuerà

Una causa intentata l'anno scorso accusava Sony di aver usato la sua piattaforma di videogiochi per far pagare troppo i giocatori nel PlayStation Store. Il Tribunale di Londra ha ora autorizzato l'avanzamento della causa, contro le obiezioni del produttore di PS5. In caso di sconfitta, Sony potrebbe dover pagare ai giocatori nel Regno Unito fino a 7,9 miliardi di dollari.

Il Competition Appeal Tribunal si è schierato contro Sony, affermando che "non è riuscita a stabilire che la [denuncia] non ha ragionevoli motivi per presentare le richieste/nessuna reale prospettiva di successo al processo".

La causa, intentata dal difensore dei consumatori Alex Neill, proseguirà ora con una discussione tra le due parti. Precisiamo che Sony non è accusata di aver fatto qualcosa di insolito, come manipolare i prezzi in segreto. Ciò che viene contestato nella causa è esattamente ciò che fanno tutte le moderne piattaforme: applicare tariffe e bloccare la concorrenza. Lo fanno sia Microsoft, che Nintendo, Apple e tante altre compagnie che hanno una propria piattaforma chiusa. La causa sostiene che, non permettendo a terzi di vendere direttamente sul PlayStation Store, Sony limita la concorrenza e fa aumentare i prezzi per i giocatori.

La causa contro Sony, come è iniziata

Playstation Store

La causa è iniziata lo scorso agosto e sostanzialmente sosteneva che le pratiche anticoncorrenziali di Sony le permettevano di farla franca applicando una commissione del 30% su tutte le vendite nel PlayStation Store, anziché applicare un importo inferiore e trasferire il risparmio ai consumatori. Sony ha cercato di far archiviare il caso, ma ha fallito.

Una versione di queste denunce è già emersa negli Stati Uniti con la causa Epic contro Apple e l'attuale processo Epic contro Google. La società di Fortnite ha accusato l'App Store e il Google Play Store di applicare commissioni esorbitanti a chiunque voglia fare affari sulle piattaforme. In tale sede Epic Games ha anche ammesso che era pronta a portare PlayStation in tribunale per il cross-play di Fortnite.