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Studio rivela che nei videogiochi i personaggi maschili parlano il doppio di quelli femminili

Stando a uno studio scientifico di recente pubblicazione, nei videogiochi i personaggi maschili parlano il doppio di quelli femminili.

Studio rivela che nei videogiochi i personaggi maschili parlano il doppio di quelli femminili
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   31/05/2023

Stando a uno studio scientifico pubblicato sulla rivista della Royal Society Open Science, i personaggi maschili dei videogiochi parlano il doppio di quelli femminili. Lo studio è stato condotto dalla dottoressa Stephanie Rennick dell'università di Glasgow e dal dottor Dr. Seán G. Roberts dell'università di Cardiff. È basato sull'analisi di 13.000 personaggi dei videogiochi, un campione decisamente rappresentativo, e ha riguardato cinquanta giochi di ruolo per computer.

L'analisi ha rilevato che nel 94% dei giochi i personaggi maschili hanno più dialoghi di quelli femminili, anche in quelli con protagoniste donne come Final Fantasy X-2 o King's Quest VII.

Lo squilibrio non c'è solo nei personaggi principali, ma anche in quelli secondari e persiste prendendo in considerazione la scelta del genere dei protagonisti fatta dai giocatori e i dialoghi opzionali.

C'è da dire che negli ultimi anni la quantità media di dialoghi femminili sta aumentando, anche se molto lentamente. A questo ritmo ci vorranno circa dieci anni per raggiungere la parità. Inoltre, dei 13.000 personaggi analizzati, solo 30 erano non binari.

Dei 50 videogiochi analizzati, solo tre aveva più del 50% di dialoghi con personaggi femminili. A quanto pare della scoperta sono rimasti stupiti anche molti dei videogiocatori intervistati per lo studio, che credevano che i dialoghi femminili fossero molti di più.

Lo studio ha scoperto degli squilibri anche nel genere delle persone con cui parlano i personaggi. Gli uomini tendono a parlare con altri uomini, mentre le donne tendono a parlare meno di quanto atteso con le altre donne. Si tratta dello stesso schema riscontrato in molti film che non sono riusciti a superare il test di Bechdel, utilizzato per valutare il peso dei personaggi femminili nelle trame delle opere di finzione la loro presenza attiva.

I consigli per equilibrare la situazione sono abbastanza scontati: aggiungere più personaggi femminili principali e secondari. C'è da dire che la ricerca sottolinea anche come la parità dei dialoghi non garantisca una migliore rappresentazione del genere femminile, che va curata anche all'interno dei dialoghi stessi, facendo meno ricorso agli stereotipi.