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Videogiochi violenti collegati alla strage di Buffalo per Fox News

Si torna purtroppo a parlare a sproposito di videogiochi violenti, che secondo un presentatore di Fox News sarebbero collegati alla strage di Buffalo e alle sparatorie in generale.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   16/05/2022

I videogiochi violenti tornano nel mirino della stampa generalista americana, in questo caso nel servizio che Fox News ha dedicato alla recente strage di Buffalo, compiuta da un diciottenne che ha aperto il fuoco in un supermercato frequentato soprattutto da afroamericani.

"Sembra che queste cose siano diventate sempre più gravi da quando i videogiochi sono così realistici e violenti", ha detto il presentatore dell'emittente televisiva, che tuttavia non ha trovato sponda nel proprio interlocutore. Quest'ultimo ha indicato infatti situazioni sociali e comunitarie difficili come motivo principale per tali fenomeni.

Secondo diverse ricostruzioni, l'autore del terribile gesto, Payton S. Gendron, è stato fortemente influenzato da teorie che circolano negli ambienti dell'estrema destra e la prova sarebbe in un testo pieno di stereotipi razzisti che il ragazzo ha lasciato dietro di sé, in cui racconta di aver percorso trecento chilometri con un fucile d'assalto proprio per colpire quello specifico supermercato.

Le sparatorie di massa sono un fenomeno drammaticamente frequente negli USA anche e soprattutto per via del fatto che in molti stati è possibile procurarsi armi addirittura di grado militare con relativa facilità.

Si parte dunque senz'altro da una situazione di forte disagio, che determinati ambienti possono esasperare, ma è chiaramente l'accesso alle armi a fare la differenza rispetto ad altri paesi in cui videogiochi, film, serie televisive e altri medium che mettono in scena un qualche tipo di rappresentazione della violenza sono ugualmente diffusi.