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Ribelle di corsa

Realizzare tie-in validi rappresenta da sempre una sfida non indifferente. Dunque perché non prendere un prodotto già bello e pronto, magari di grande successo, e "trasformarlo" in ciò che ci serve?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   04/07/2012

Temple Run: Ribelle, prodotto da Disney e sviluppato da Imangi Studios, rappresenta l'incontro di due storie differenti. La prima è quella di Merida, la principessa scozzese protagonista di "Ribelle - The Brave", il nuovo lungometraggio animato targato Disney Pixar. Figlia di re Ferguson e della regina Elinor, Merida rifiuta di seguire le tradizioni imposte dalla sua famiglia e ripudia la vita di corte, rifugiandosi nei boschi per coltivare la sua passione di sempre: il tiro con l'arco. Il suo desiderio di libertà la porterà purtroppo a fidarsi delle persone sbagliate e a scatenare una maledizione che potrebbe distruggere l'intero regno... riuscirà a sventarla? La seconda storia è quella di Temple Run, un running game con all'attivo qualcosa come ottanta milioni di download, disponibile gratuitamente su App Store e Google Play, in cui il nostro obiettivo è quello di fuggire da un branco di pericolose scimmie selvatiche, scatenatesi mentre ci trovavamo fra le mura di un antico tempio maya. Il gioco sfrutta controlli gestuali sul touch screen perché il personaggio si produca in salti, scivolate e improvvisi cambi di direzione, e man mano che copriamo distanze maggiori vengono sbloccati achievement, potenziamenti ed extra di varia natura.

Corre, salta, vola, che cavallo che ha...

Come scritto nell'introduzione, Disney non ha voluto produrre un tie-in da zero per promuovere l'uscita nelle sale di "Ribelle - The Brave", che in Italia avverrà solo a settembre per via del tradizionale abbandono dei cinema durante il periodo estivo, e ha dunque affidato a Imangi Studios il compito di realizzare una sorta di spin-off del loro Temple Run, ridisegnando la grafica e mettendo la rossa Merida al centro dell'azione.

Ribelle di corsa

L'incipit di Temple Run: Ribelle è lo stesso dell'originale Temple Run, ovvero dobbiamo scappare da una terribile minaccia, in questo caso specifico un enorme orso ferito. Comincia dunque una corsa senza fine, il cui ritmo viene accelerato ogni tot, andando ad amplificare il grado di sfida e ponendoci di fronte a ostacoli sempre più numerosi e improvvisi: radici che spuntano dal terreno, tronchi che sbarrano la strada, passaggi da superare in scivolata, porzioni di strada crollate e così via. E poi gli immancabili cambi di direzione, una prova nella prova messa lì dagli sviluppatori per impedirci di capire quale sarà il gesto da effettuare subito dopo: un salto, una scivolata o uno spostamento laterale? In termini di gameplay, le differenze rispetto al popolare running game di Imangi Studios sono minime e si identificano con alcune sezioni in cui Merida deve tirare fuori l'arco e colpire al volo dei bersagli posti ai lati dello schermo, ricorrendo in questo caso al nostro tempestivo tocco per far centro e ottenere un moltiplicatore di punteggio. Il resto non è cambiato, se non tecnicamente: la nuova grafica appare più curata, definita, ricca di dettagli e accompagnata da uno sfondo maggiormente "denso" di elementi. La presenza di un gran numero di achievement da sbloccare, nonché di alcuni potenziamenti per gli oggetti presenti lungo il percorso, infine, riesce nell'intento di ravvivare l'interesse verso il prodotto e spingerci a correre ancora e ancora.

Conclusioni

Versione testata: iPhone (1.1)
Prezzo: 0,79€
Multiplayer.it
7.0
Lettori (12)
5.9
Il tuo voto

L'operazione che ha portato alla nascita di Temple Run: Ribelle è curiosa ma tutt'altro che stupida, visto che in questo modo Disney può promuovere il proprio film d'animazione utilizzando la struttura di uno dei giochi più popolari di sempre su App Store e Google Play. Bisognerà vedere quanto peserà, sulla riuscita dell'iniziativa, il fatto che il gioco non sia gratuito, bensì costi i canonici 79 centesimi. Anche perché qualcosa come ottanta milioni di persone già ne conoscono a fondo le meccaniche, elemento che viene riproposto tale e quale in questa sede e definisce la natura dell'esperienza, al di là di un redesign grafico molto ben fatto. Chi ha già fatto un sacco di partite con Temple Run, insomma, non sentirà l'esigenza di una "skin" alternativa, mentre gli altri potrebbero dare una possibilità a questo tie-in anomalo a fronte di un prezzo abbordabilissimo.

PRO

  • Grafica ridisegnata
  • Buon numero di achievement e sbloccabili
  • Il gameplay lo conosciamo bene...

CONTRO

  • ...e magari è pure venuto a noia
  • Gameplay un po' troppo frettoloso
  • Sistematicamente ripetitivo