Come si è piacevolmente potuto riscontrare diverse volte, l'ambiente iOS rappresenta un fertile terreno d'incontro fra concetti della vecchia scuola videoludica applicati all'attuale trend di fruizione dei giochi tramite smartphone. Innumerevoli sono dunque i casi di prodotti ispirati a grandi classici del passato che trovano nuova linfa vitale nel concetto di gameplay mordi e fuggi che è proprio dei dispositivi mobile: il qui presente Mikey Shorts fa suo questo concetto portando sulla scena un platform completamente votato al time attack.
Michelino Pantaloncini
La trama di Mikey Shorts è pressoché inesistente, e vede l'omonimo protagonista impegnato a soccorrere gli abitanti della Terra che sono stati trasformati in statue: non c'è background, non ci sono spiegazioni degne di nota e le brevi schermate fisse che scandiscono il passaggio da un mondo all'altro non aiutano a dissipare questo clima di ambiguità, alimentandolo anzi con descrizioni testuali per le quali è difficile trovare un significato.
Domandarsi se tutto ciò sia voluto o meno dagli sviluppatori ha comunque poco senso, visto e considerato lo scarsissimo peso che hanno gli elementi di contorno nell'economia di gioco di Mikey Shorts. Il titolo infatti, è di una semplicità strutturale estrema: parliamo di un platform bidimensionale vecchia scuola, nei quali gli input dell'utente si limitano a muovere il protagonista a destra o a sinistra e a farlo saltare o scivolare sfruttando dei comodi tasti virtuali. Tramite queste basilari meccaniche, bisogna portare a termine una serie di 24 livelli con l'obiettivo primario di arrivare al traguardo nel minor tempo possibile liberando tutti gli esseri umani intrappolati. Pur essendo generalmente piuttosto brevi, gli stage godono di un design intelligente, che stimola il giocatore ad elaborare le traiettorie migliori e a dosare alla perfezione salti e scivolate per fermare l'orologio con quella manciata di secondi di anticipo essenziali per piazzarlo nelle vette più alte delle classifiche. Queste costituiscono un vero e proprio leit motiv di Mikey Shorts: oltre ad essere consultabili praticamente in qualunque momento ed in ogni salsa possibile ed immaginabile, rappresentano di fatto il vero stimolo a tornare sui propri passi per migliorarsi, considerando anche come la bassa difficoltà del prodotto consenta di ottenere le immancabili tre stelle di valutazione con pochi tentativi.
Non che manchino altri contenuti, sia chiaro: in ogni livello sono sparse monete da raccogliere e poi spendere nell'acquisto di nuovi capi d'abbigliamento per Mikey, e ci sono anche dei pregiatissimi pantaloncini d'oro spesso particolarmente difficili da scovare. La corsa contro il tempo rimane però sempre e comunque lo stimolo principale: non a caso, terminata la breve esperienza con lo Story Mode, il titolo offre la bellezza di 48 livelli sfida ancor più focalizzati sul time attack. È palese dunque come il prodotto BeaverTap games si rivolga ad un pubblico bendisposto nei confronti di simili meccaniche, mentre gli amanti di titoli dallo stampo più tradizionale potrebbero fare fatica a stabilire una forte connessione col titolo. In tal senso, non aiuta il fatto che dal punto di vista audiovisivo Mikey Shorts sia davvero spartano, complici una grafica elementare sotto tutti gli aspetti ed un sonoro composto da una manciata di musiche e da ancora meno effetti. Anche in questo caso si tratta probabilmente di un aspetto voluto dagli sviluppatori, sta di fatto che c'è una bella differenza fra la pixel art ed un look così smaccatamente naif.
Conclusioni
Mikey Shorts si prefigge come unico obiettivo quello di dare in pasto agli amanti del time attack una buona quantità di livelli ben studiati e contraddistinti da una durata adatta a brevi sessioni di gioco, il tutto garantendo un sistema di controllo preciso ed affidabile. Missione riuscita, considerando come il gioco sia effettivamente divertente e riesca a spronare l'utente ad applicarsi per staccare i tempi migliori: peccato per la cronica mancanza di appeal di tutti gli elementi di contorno, in primis ambientazione, grafica e contenuti extra. Il risultato è un titolo che farà la felicità degli animali da classifica, ma che potrebbe finire per scontentare tutti gli altri.
PRO
- Semplice e divertente
- Sistema di controllo preciso
- Buona quantità di livelli
CONTRO
- La classifica è l'unico stimolo a proseguire
- Spartano sotto il profilo audiovisivo
- Un po' facilotto