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Il bello del Circus

Codemasters ritorna in pista!

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   17/09/2012

Il triste refrain che vede i titoli sportivi sempre uguali a se stessi di anno in anno sembra non suonare più. Giochi come FIFA e PES, per non parlare poi di prodotti come NBA2K e NHL, hanno dimostrato che dodici mesi sono più che sufficienti per innovare, migliorare e aggiungere contenuti. In tal senso F1 2012 è un perfetto esempio di come sviluppare un gioco a scadenza annuale. L'intelaiatura è la stessa, certo, ma Codemasters Birmingham ha saputo togliere dove andava tolto e aggiungere dove si sentiva il bisogno di aggiungere, tentando di migliorare il tutto per proporre l'esperienza del Circus definitiva. Gli sviluppatori si sono concentrati quindi nel rendere il tutto più veloce e fruibile, privilegiando tanto gli utenti più appassionati e hardcore quanto quelli che desiderano un'esperienza di gioco meno impegnativa ma comunque mai banale e poco appassionante.

Molto di più, poco di meno

La scelta quindi è ricaduta nel proporre la solita ed efficace scalabilità della fisica di guida (unita a numerosi livelli di difficoltà e intelligenza artificiale) ma soprattutto nell'aggiungere un paio di modalità di gioco inedite, per venire incontro a tutte le tipologie di utenza. Rimossa la modalità Gran Premio, accanto alla Carriera, alla gara veloce, a tempo e contro il tempo, troviamo oltre all'interessante, ma poco più che un tutorial, test per giovani piloti, la modalità Campione e la sfida Campionato.

Il bello del Circus

È possibile riassumere questa nuova offerta di gioco con una semplice frase: tutto il brivido delle gare ma senza le lungaggini della Carriera. La modalità Campione ci vede impegnati in una serie di scenari particolarmente complessi che buttano nella mischia imprevisti come decadimento pneumatici, pioggia, safety car e molto altro. Si entra quindi nel bel mezzo della competizione, lottando contro situazioni particolarmente avverse. Si inizia subito forte: nei panni di Romain Grosjean, nel tempio della Formula 1 di Spa, dobbiamo tentare di superare il compagno di scuderia Kimi Raikkonen, con a disposizione gli ultimi tre giri e un bel gruppetto davanti a noi a rallentarci ulteriormente. Nulla di sconvolgente potremmo dire, ma quando si deve tentare l'impossibile sul bagnato come a Silverstone o in Brasile la musica cambia, per non parlare dell'ultima temibile corsa. Si deve dare il tutto per tutto da subito, senza però le preoccupazioni che ci affligono in Carriera, e nel lasso di tre-cinque giri, spingere forte senza compromessi.

Il bello del Circus

Il nostro consiglio è quello di tentare da subito (se si conoscono le piste magari) con il livello di difficoltà più alto, intermedio pone una buona sfida senza dubbio, ma se si ha gia "trascorsi importanti" nel Circus si rischia di arrivare alla fine senza troppi patemi. Modalità Campione insomma diverte molto e, come scritto precedentemente, al pari di sfida Campionato ci permette di "tagliare" i lunghi tempi fisiologici della Carriera, pur senza perdere tutto il fascino delle situazioni estreme in gara. Sfida Campionato è una mini Carriera su dieci gare senza i lunghi weekend di libere e qualifiche. Un giro di prova e subito in pista, per questo conoscere i tracciati è un bel vantaggio. Non c'è da controllare il consumo carburante o il decadimento dei pneumatici. L'unica cosa da tenere sott'occhio è il rivale che si è scelto prima di salire sulla monoposto. Se si taglia il traguardo prima di lui ci sono buone possibilità che gli altri team ci offranno un contratto, passando quindi nell'arco della stessa stagione da una scuderia all'altra. Anche qui si guida senza compromessi, ci sono pochi giri a disposizione in cui non bisogna fare calcoli, ma tenere il piede abbassato sino a quando non si vede la bandiera a scacchi.

La vita vera del pilota

Insomma queste due nuove modalità funzionano benissimo nel condensare il meglio del Circus. La Carriera infatti non è qualcosa da intraprendere a cuor leggero. Se si sceglie di fare interamente il weekend di gara con tutti i crismi del caso, anche tenendo al minimo il numero di giri della gara, vi troverete a passare quasi un paio d'ore buone per tracciato. Senza dimenticare il "piacevole stress" che esso comporta, mitigato in parte dalla possibilità di premere il tasto rewind fino ad un massimo di quattro volte. Insomma F1 2012 non si rivolge solo ai piloti duri e puri, ma anche a quelli che vogliono il meglio dell'esperienza "tutto e subito" e senza dubbio centra l'obiettivo.

Il bello del Circus

Sinora abbiamo parlato di quanto F1 2012 propone come "missioni secondarie", ma ovviamente il cuore è la Carriera vera e propria, da affrontare secondo il proprio gusto visto che possiamo regolare un ampio ventaglio di parametri in modo da affontare le stagioni proprio come vogliamo. Possiamo tarare la difficoltà in automatico andando a modificare tutti i valori insieme, oppure uno ad uno, in modo da cucire su misura l'esperienza di gioco. ABS, traction control, freno automatico, ma anche assistenza alle soste, traiettoria dinamica, danni estetici e meccanici, sino al regolamento e all'intelligenza artificiale degli avversari. Tutto può essere modificato, il titolo (al pari delle precedente edizioni comunque) non ci mette vincoli per tentare di diversificare al massimo ogni singolo settore. Una volta iniziata la Carriera la prima differenza col passato è che è stato rimosso del tutto l'apparato televisivo del gioco. Si entra nei box da una veloce schermata riepilogativa e da li si da inizio alle sessioni. Il meccanismo della Carriera è rimasto inalterato, si parte con una scuderia di basso profilo (quanto basso è relativo al livello di diffcioltà scelto) per tentare la scalata al mondiale e ai top team, ma questa volta è stata del tutto eliminata la pantomima delle interviste, che avrebbero dovuto alterare il rapporto tra pilota e meccanici/ingegneri, andando quindi ad impattare lo sviluppo dei miglioramenti alla vettura nel corso della stagione. Ora i miglioramenti vanno guadagnati sudando in pista, raggiungendo degli obiettivi su particolari tracciati che ci vengono fissati ad inizio della stagione.

Il bello del Circus

Se riusciremo nel corso di un weekend a superare quanto proposto dalla scuderia ci verrano dati, ad esempio, miglioramenti all'aerodinamica, al kers e ad altro. Un metodo questo che senza dubbio rende l'affinamento delle capacità personali più tangibile e che ci porta con efficacia all'interno del Circus. Ma il meglio è quando prima della gara dobbiamo stabilire la strategia di gara. Ovvero quando fermarci per sostituire gli pneumatici e soprattutto quanta benzina mettere nel serbatoio. Una variante quest'ultima molto importante visto che non c'è possibilità di fare rifornimento una volta in gara. Possiamo partire con tanta benzina, essere quindi pesanti, ma liberi di giocare con le varie miscelature, che garantiscono maggior o minor potenza e ovviamente differenti consumi, oppure metterne poca per essere veloci e aggressivi da subito, ma gestendo accuratamente le riserve di carburante per evitare di finirlo anzitempo, lavorando quindi di croce direzionale per settare la benzina. Senza poi dimenticare una volta in gara i capricci del meteo, freni e gomme da mandare in temperatura e il completo sistema di messa a punto della vettura da effettuare ovviamente prima che scatti il regime di parc fermè.

Con o senza braccio fuori?

Insomma chi decide di giocare la Carriera approfonditamente si troverà davanti ad una serie di varianti, regole, e regolazioni che non potranno far altro che stuzzicare il lato più simulativo di ogni giocatore. I tempi si allungano, il coinvolgimento emotivo e lo stress pure, ma è un giusto prezzo da pagare per ricevere un'offerta da uno dei top team. A livello di modello di guida F1 2012 come si comporta? Lo abbiamo gia scritto, si comporta come noi vogliamo date le molte regolazioni, adattandosi a tutti e stimolando quindi la rigiocabilità.

Il bello del Circus

Attivando al massimo ABS e Traction Control l'unico modo per perdere la vettura è quello di aprire buscamente il gas in uscita di curva sul cordolo, annullando praticamente il grip degli pneumatici. Si guida piuttosto agilmente, ma trovare il punto esatto per la staccata, senza finire sui cordoli al momento di accelerare, non è sembrato poi così immediato. Non si arriva mai a parlare di arcade, il gioco ci impegna spesso e volentieri in correzioni di traiettoria, ma difficilmente subiremo sovrasterzi di potenza. Impostando gli aiuti su valori medi la sfida si fa da subito più impegnativa, anche se non estrema, con le parzializzazioni del gas che diventano protagoniste del gioco pena rotazioni fulminee della monoposto. Disattivando tutto invece, la musica cambia. Spalancare il gas vuol dire fare spesso e volentieri un bel 360° in mezzo al tracciato, per non parlare poi delle staccate, con la monoposto che non ci permette più di buttare il musetto in scioltezza verso l'apice della curva. La sensazione è che mano a mano che si tolgono le assistenze col pad bisognerà davvero lavorare molto e di fino per domare al meglio le centinaia di cavalli della monoposto, in quest'ottica volante e pedaliera sembrano essere fatti apposta per tenere sotto controllo le nervose vetture.

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Un modello di guida che quindi è in perfetta sintonia con la scalabilità generale del titolo. Per quanto riguarda il multiplayer l'offerta di gioco non si discosta molto da quanto proposto l'anno passato. Torna la cooperativa on line, alla quale si affianca anche quella via split screen, così da non scontentare nessuno. Scegliendo poi di scendere in pista liberamente il ventaglio di possibilità è al solito molto alto. La partita veloce ad esempio ci proopone tre diverse tipologie di gara, mentre se si sceglie di creare una sessione tutti quei parametri che contraddistinguono la parte offline possono essere attivati o no anche qui, con la possibilità soprattutto di bandire gli aiuti alla guida, cosicchè vengono meno le disparità tra chi li utilizza e chi invece vuole mordere l'asfalto come si faceva una volta.

Versione PC

In contemporanea con le controparti console, come da tradizione Codemasters lancia la versione PC di F1 2012. Nonostante a livello di contenuti sia identica alle altre, quest'edizione si rivela preferibile per alcuni motivi, non solo tecnici. La prima buona notizia relativa al capitolo di quest'anno riguarda il supporto a Steam; gli sviluppatori inglesi, infatti, hanno finalmente abbandonato la piattaforma Microsoft Games for Windows in favore del servizio Valve, implementato con tanto di salvataggi cloud ed obiettivi.

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La versione PC, poi, si fa notare rispetto a quelle console per l'aspetto tecnico. In generale il livello di dettaglio offerto è sensibilmente migliorato, con texture più dettagliate, effetti e post procesing più elaborati oltre ovviamente alla risoluzione. I riflessi sulle carrozzerie, così come gli agenti atmosferici denotano a loro volta una qualità maggiore. Il tutto con la possibilità di far girare il gioco anche a sessanta frame per secondo - configurazione hardware permettendo - dettaglio tutt'altro che marginale per un titolo di corse. Veder sfrecciare a tutta velocità uno spettacolo visivo di tale portata fa davvero il suo effetto, con le gare sul bagnato a rappresentare probabilmente il punto massimo visivo raggiungibile. Codemasters ha lavorato molto nel cercare di proporre un prodotto curato sin nei minimi dettagli, lasciando da parte l'estetica esagerata vista nella serie DiRT, con l'EGO engine che in F1 2012 si impegna al massimo per avvicinarsi quanto più possibile al foto realismo.

Il bello del Circus

Osservando nei replay le monoposto, ad esempio, si possono notare dettagli come le vibrazioni degli alettoni che rispondono alle sollecitazioni in maniera credibile, così come gli pneumatici si deformano e riportano visivamente i segni dell'usura.  Nonostante il giudizio sia assolutamente positivo, si fanno notare alcune cadute di stile che evidenziano la natura multi piattaforma del titolo. In particolare alcune texture in bassa risoluzione come certi sponsor sula livrea, piuttosto che elementi dei tracciati tutt'altro che esaltanti. Ad esempio a Montecarlo il Casinò sembra un retaggio di una generazione passata, apparendo più come uno scenario cartonato che non un palazzo modellato con cura. Inoltre, anche impostando il dettaglio su Ultra, le macchine degli avversari sono sempre leggermente meno rifinite rispetto a quella del giocatore, un peccato visto che i PC più potenti sono sicuramente in grado di gestire una mole poligonale superiore. Di contro Codemasters ha lavorato in modo eccellente sull'ottimizzazione, visto che siamo riusciti a far girare tranquillamente il titolo a dettaglio massimo con tanto di MSAA a 4X assicurando 30 frame per secondo stabili con un AMD Phenom II X3 con 4GB di RAM e scheda video HD 5770, computer decisamente non al top al giorno d'oggi.

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Il menu di configurazione propone diverse opzioni per poter ottenere il miglior compromesso tra prestazioni e resa grafica, con tanto di benchmark da utilizzare per effettuare i propri test. Il nostro risultato con il PC prima citato, impostazioni massime e risoluzione impostata 1080p, è stato una media di 34 FPS. Per quanto riguarda il supporto ai volanti, Codemasters dovrebbe garantire la compatibilità con tutti i modelli più diffusi. Noi abbiamo potuto fare una prova con un Logitech Driving Force, con risultati più che accettabili considerata la natura economica della periferica. Non abbiamo potuto testare al momento la componente online, purtroppo, ma in compenso abbiamo apprezzato la presenza dello split-screen per due giocatori, che abbassa leggermente il dettaglio grafico ma permette di effettuare gare con tutte le vetture avversarie in pista. In conclusione, se avete un computer sufficientemente recente, la versione PC ha qualcosa in più da offrire e risulta anche la più conveniente, visto che costa almeno dieci euro in meno rispetto alle controparti console, dettaglio tutt'altro che marginale.

Trofei PlayStation 3

Per gli amanti delle sfide secondarie, F1 2012 offre la solita sfilza di trofei da sbloccare in ognuna delle modalità di gioco. Al solito ci si troverà a intascarne parecchi semplicemente andando avanti nella Carriera, giocando online e vincendo gare, ma non ne mancano alcuni più particolari e interessanti. Uno di questi sfida il giocatore a cambiare scuderia ben cinque volte in una stagione, un altro richiede di portare a termine una gara senza neanche una collisione, mentre altri lo invogliano a sperimentare modelli di guida più complessi e senza aiuti.

Veloce ma con giudizio

A livello tecnico F1 2012 non si discosta molto dalla precedente edizione. La parte migliore di tutto è la riproduzione delle vetture, modellate con grande ricchezza poligonale e ricoperte da texture sulle quali non difetta il dettaglio, le rifrazioni della luce o dell'ambiente circostante. Alla stessa maniera gli elementi dello scenario sono senza dubbio ben fatti, e soprattutto numerosi, ma giocoforza non hanno subito la stessa cura delle vetture. Una mole di dati questa che il motore manda a schermo a trenta fotogrammi al secondo non senza però incertezze che colpiscono l'aggiornamento dello schermo sopratutto nei momenti delle staccatone al limite. È impossibile in tal senso capire dove e quando può succedere. Con o senza avversari nelle vicinanze, tanto sull'asciutto che sul bagnato ogni tanto vedremo la velocità di gioco rallentare, per poi riprendere a schizzare proprio quando si riapre il gas in'uscita di curva.

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Sul versante dei danni non ci sono particolari evoluzioni rispetto all'anno passato. F1 2012 sembra tollerare i tamponamenti anche piuttosto decisi, cosi come le varie sportellate. Una scelta questa fatta forse per preservare lo spirito ludico del gioco senza dubbio, ma spesso o volentieri non si riesce a capire il perchè non sia saltato quel musetto o per quale motivo le pance laterali riportino solo il nero dei pneumatici e non ammaccature e bozze varie. Fermo restando che una volta saltato un alettone conviene di corsa andare ai box (con nefaste conseguenze sulle decisioni al muretto) visto che la vettura diventa ingestibile. Menzione d'onore per il meteo dinamico, finalmente implementato dopo molte promesse da parte degli sviluppatori. Può succedere che, come nella realtà, la pioggia sia forte in una zona e assente in un'altra del tracciato andando quindi a scompaginare le strategie di gara. La scelta degli pneumatici è quindi fondamentale e a livello di grip il gioco differenzia bene le diverse condizioni, spingendoci a cercare le zone più bagnate o asciutte a seconda della mescola scelta. Inutile tornare poi a parlare del bellissimo, ma terrificante spettacolo, offerto dal gioco quando la gara è funestata da un bel temporale. In certi frangenti si chiude gli occhi e si prega tanto la visibilità è pari a zero, sperando che in pista si faccia viva la safety car in attesa dell'arcobaleno.

Il bello del Circus

Cerchiamo ora di capire com'è l'intelligenza artificiale. Gli avversari sono discretamente aggressivi e pressano il giocatore con buona costanza, anche se senza particolari guizzi. Al salire di livello i loro tempi si abbassano e ci attaccano da subito alla prima occasione, senza aspettare i giri di studio. Il tasso di sfida è comunque generalmente non proibitivo, anche se si sceglie il livello intermedio. Il nostro consiglio è quello di partire da Professionista e accendere o spegnere gli aiuti alla bisogna. Nulla insomma che non avevamo scritto e consigliato l'anno passato. Attenzione alla propria traiettoria però. In diverse situazioni siamo stati "ammoniti", con i giudici che ci hanno dato una penalizzazione di tempo perché, pur non vedendo l'avversario affiancarci (al massimo una veloce apparizione del musetto come se fosse un glitch) lo abbiamo stretto, buttandolo fuori o peggio devastando la sua ala anteriore. In questo caso, le frecce direzionali che ci avvertono della posizione degli altri piloti e gli specchietti non sono sufficienti, quando si è in piena bagarre o se l'avversario che attacca è affetto dalla sindrome del trenino è meglio non strafare, e aspettare il momento giusto per un controsorpasso, utilizzando magari Kers e ala mobile. Attenzione insomma e a tutti i livelli di difficoltà.

Conclusioni

Versione testata: PlayStation 3
Multiplayer.it
9.0
Lettori (120)
8.9
Il tuo voto

F1 2012 parte dalle basi dello scorso anno e senza stravolgere nulla migliora una formula collaudata, lavorando tanto di sottrazione quanto di addizione per proporre l'esperienza del Circus definitiva. In tal senso la rimozione della parte televisiva rende il tutto più veloce e snello e le nuove modalità di gioco sono un'aggiunta azzeccata per tutti quelli che non vogliono cimentarsi nella lunga, appagante ma impegnativa Carriera. Tutto sembrerebbe andare a segno ma qualcosa di più poteva esser fatto. I danni sembrano ancora essere poco incisivi, l'intelligenza artificiale non sembra risolvere problematiche viste in passato e il frame rate non gode di una stabilità totale. Ma quello che conta è che F1 2012 trasuda passione e voglia di realismo, e lo fa accontendando tutte le tipologie di utenza, forte di un modello di guida come al solito scalabile e davvero accessibile.

PRO

  • Le nuove modalità di gioco
  • La Carriera è ben strutturata e piena di incognite
  • Il meteo dinamico
  • Scalabilità dell'esperienza di guida

CONTRO

  • Intelligenza artificiale con problematiche antiche
  • Frame rate ballerino
  • Danni poco incisivi
  • Livello di sfida non proibitivo