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Jet Set Radio, recensione

Il classico Dreamcast ritorna in alta risoluzione per la gioia dei nostalgici

RECENSIONE di La Redazione   —   25/09/2012

Uscito nell'ormai lontano 2000 per Dreamcast, Jet Set Radio è il testamento non solo di una Sega che forse non esiste più, ma anche di un certo modo di concepire videogiochi tipicamente giapponesi. Plasmato dalle sapienti mani di Smilebit, il titolo fu rivoluzionario soprattutto per l'utilizzo della tecnica del cel-shading, all'avanguardia ai tempi, che gli conferiva un look da cartone animato nonostante un numero di poligoni oggi risibile. Ma non solo. Jet Set Radio è un vero e proprio monumento dello stile che unisce comicità slapstick, coreografie degne di un musical e una colonna sonora assolutamente irresistibile. Non è un caso che l'equivalente di uno stile così esplosivo sia quello del maestro Tetsuya Mizuguchi e il suo delirante Space Channel 5, sempre di Sega. Ma è possibile che tutto questo talento venga investito in un semplice titolo di Rollerblade? Per scoprirlo, se non l'avete fatto ai tempi ci pensa questo fedele porting in alta risoluzione al costo di soli dieci Euro.

Rock it on

Ambientato in una coloratissima Tokyo, Jet Set Radio narra le avventure di un gruppo di scatenati teenagers, i GG, in competizione con altre eccentriche bande per il controllo delle strade, ovviamente a colpi di pattini a rotelle, bombolette spray e graffiti. Lo scopo del gioco infatti è proprio quello di imbrattare punti obiettivo segnalati nelle varie mappe proposte, cercando di sfuggire alle forze di polizia che accorreranno in gruppo nel tentativo di fermarci. Procedendo nell'opera ci troviamo ad afrontare avversari sempre più pericolosi, come le squadre SWAT e il capitano Onishima, non casualmente una parodia del mitico commissario

Jet Set Radio, recensione

Koichi Zenigata di Lupin, da non sottovalutare però, in quanto armato di una devastante pistola in grado di terrorizzare anche l'ispettore Callaghan! Le avventure sono commentate dal Professor K, il resident DJ della città e leader dalla Jet Set Radio del titolo. Prima di vivere tutto questo però dobbiamo prima superare un lungo tutorial nei panni di Beat, il protagonista principale, che deve persuadere quelli che diventeranno i suoi futuri compagni di squadra, imitandone i tricks per convincerli ad entrare nella GG. E vi assicuriamo che non si tratta di un gioco da ragazzi, chi ha vissuto questo titolo ai tempi sa benissimo di cosa stiamo parlando, tutti gli altri devono prepararsi a una serie di prove d'altri tempi, con istruzioni su cosa fare ridotte al minimo (quando fornite), con il rischio di ripetere innumerevoli volte le stesse sfide. Una bella doccia fredda per chi è abituato agli approcci didascalici e permissivi dei videogiochi moderni.

Obiettivi Xbox 360

Jet Set Radio presenta, come tutte le nuove uscite Arcade, i consueti 400 punti giocatore, suddivisi su 30 obiettivi. Giustamente il tutorial ne ha uno tutto suo, d'altronde una volta preso sentirete di esservelo guadagnato. Per il resto occorre svolgere una lunga serie di operazioni, dal recupero di tutti i membri della vostra gang fino alle azioni più deliranti, come dipingere reiteratamente la schiena di Onishima. Buona fortuna!

Everybody jump around

Passata la inconsueta iniziazione le cose migliorano e il gioco si apre esponenzialmente, offrendo la possibilità di scegliere quale elemento della squadra impersonare (se ne possono reclutare di nuovi lungo tutto il gioco) e il quartiere da dominare, anche se in sostanza ci ritroviamo in una struttura ad aree circoscritte molto lontana dagli standard free roaming stabiliti da titoli più recenti. Alla stessa maniera lascia interdetti l'esiguo numero di comandi disponibili, anche se possiamo dire che il sistema di controllo sia riuscito a superare la dura prova del tempo. Certo la telecamera non sempre agevola una piena visione, ma Jet Set Radio ha altri assi ancora validi nella manica. Parliamo delle combinazioni da effettuare per realizzare i graffiti, rappresentate da una serie di movimenti da replicare con la levetta analogica.

Jet Set Radio, recensione

Spesso il tempo a disposizione per effettuarli è davvero esiguo per la pressione inesorabile dei nemici, caratteristica che tiene sempre alto il tasso di adrenalina e il divertimento. Tecnicamente Jet Set Radio è sempre una meraviglia da vedere grazie al suo stile davvero unico, come già detto la limitatezza poligonale è compensata dal cel-shading e il carisma di tutto il design, che oscilla tra minimalismo futuristico, street culture e demenzialità, ma soprattutto dall'encomiabile armonia tra immagini e accompagnamento sonoro. Qualsiasi personaggio (compresi i protagonisti) si muove ed emette suoni a tempo di musica, da citare l'irresistibile entrata in scena della polizia, esilarante anche per chi conosce il titolo a menadito. L'apoteosi è rappresentata proprio dalla galvanizzante colonna sonora che, non ci stancheremo mai di dirlo, è ancora oggi un vero capolavoro. Mescolando percussioni e campionamenti funk e hip-hop con le frizzanti sonorità dell'elettronica, Sega scrive quasi un testamento delle sonorità degli anni novanta. Ottimo il porting in alta risoluzione, anche se qualche texture risente in qualità, ma l'impatto generale è tutto sommato positivo. Le opzioni online sono limitate ai punteggi, essendo Jet Set Radio un titolo concepito esclusivamente per single player.

Jet Set Radio, recensione

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Digital Delivery: Xbox Live Arcade Playstation Network Steam
Prezzo: 800 Microsoft Point, 9,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (9)
9.2
Il tuo voto

Jet Set Radio è un nostalgico salto indietro di dodici anni per ritrovare un titolo di indubbia caratura artistica, un manifesto dello stile tipicamente orientale, in grado di fondere culture diverse in un cocktail ancora oggi inebriante. Il passaggio all'alta risoluzione non è certo indolore, così come certe meccaniche del gameplay, ma nonostante questo il gioco riesce a mantenere intatto il suo magnetismo grazie al grande carisma visivo e una colonna sonora semplicemente epocale, tanto da meritare decisamente un altro giro per chi l'ha amato ai tempi. Tutti gli altri sono avvertiti, troveranno pane per i loro denti.

PRO

  • Grande stile e carisma
  • Colonna sonora da urlo
  • Ottimo passaggio all'HD...

CONTRO

  • Nonostante qualche sbavatura
  • Tutorial alquanto improponibile
  • Telecamera non impeccabile