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Gocce di fiaba

Intriso di un'atmosfera da favola per bambini, The Unfinished Swan ci proietta in un misterioso regno incantato

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   15/10/2012

Archiviato il deludente Datura, Sony e i Santa Monica Studios proseguono nella ricerca dei più interessanti team indipendenti per costruire su PlayStation Network un'offerta "alternativa" ai soliti franchise. Nel caso di The Unfinished Swan, la casa nipponica è rimasta favorevolmente impressionata da una tech demo rilasciata nel 2008, che mostrava appunto il concept di partenza del titolo sviluppato da Giant Sparrow: un'avventura in prima persona in cui non si ha la cognizione dello spazio che ci circonda in quanto completamente bianco, e così bisogna lanciare delle gocce d'inchiostro per colorare il profilo degli oggetti e capire dove andare. Eravamo davvero curiosi di mettere le mani su questa produzione così originale e particolare, soprattutto per via dei numerosi interrogativi circa la sua struttura e il gameplay, e dobbiamo ammettere che il risultato finale non solo ci ha sorpreso ma ci ha davvero conquistato.

Gocce di fiaba

Ma andiamo con ordine. L'esperienza di The Unfinished Swan ci viene proposta come un libro di favole, le cui pagine raccontano la storia di un bambino di nome Monroe che, nottetempo, vede il quadro del "cigno incompleto", l'unico ricordo di sua madre, prendere vita e fuggire attraverso una porta magica. Monroe si mette sulle tracce del cigno e viene proiettato in un luogo completamente bianco, di cui non è possibile distinguere i contorni se non utilizzando un pennello per lanciare in giro delle gocce d'inchiostro nero. Perché si trova lì? Dov'è finito il cigno? Lo scopriremo attraverso quattro capitoli di pura sperimentazione videoludica, in cui si introducono concetti originali e se ne rielaborano altri già visti nel filone action puzzle. Il tutto viene tenuto insieme dall'impeccabile direzione di Ian Dallas, che non sembra mai perdere il filo del discorso e non lascia nulla al caso. Nel caso dell'edizione nostrana, inoltre, l'ottima narrazione in italiano aiuta senz'altro a spingere determinati tasti emozionali, in un crescendo che infine scopre le proprie carte e ci lascia soddisfatti, persino commossi, nonostante la brevità.

Inchiostro simpatico

Scoprire in che modo gli sviluppatori abbiano portato avanti le proprie idee in The Unfinished Swan rappresenta di per sé uno dei punti di forza dell'esperienza, ma ci risulta impossibile non parlarne, seppure per sommi capi, in sede di recensione. Ognuno dei diciassette stage, o quasi, introduce infatti qualche nuovo elemento in grado di mischiare le carte in tavola, aumentando la varietà dell'azione ed evitando con classe punti morti in cui eravamo praticamente certi di imbatterci.

Gocce di fiaba

Come detto, all'inizio del gioco ci si ritrova in questo ambiente completamente bianco, asettico, e per comprenderne la connotazione bisogna sparare in giro delle gocce d'inchiostro. A quel punto mura e oggetti acquistano un minimo di contorno e si può distinguere il percorso da intraprendere, cercando le impronte lasciate dal cigno durante la sua misteriosa fuga, dei palloncini colorati (spendibili poi per l'acquisto di vari bonus) oppure delle lettere d'oro su qualche parete, che una volta colpite si "aprono", raccontandoci una nuova parte della storia. Non si continua fino alla fine in questo modo, però: dopo un imprevisto tuffo in acqua, il pennello di Monroe comincia a non schizzare altro che gocce d'acqua, e così le dinamiche iniziali diventano più complesse, perché il liquido rivela sì ciò che ci circonda, ma solo per pochi istanti prima di asciugarsi. Intervengono dunque meccanismi da attivare e numerose sezioni platform in cui si salta da un muro all'altro, da un riparo all'altro, cercando di non finire nei canali che rendono alcune zone del regno una sorta di piccola Venezia. Sbagliare è umano, ma finire nell'acqua non si traduce che in un "game over" molto temporaneo e in una rapida ripartenza: il titolo di Giant Sparrow vuole narrarci una fiaba utilizzando meccaniche puzzle di vario tipo, ma mai in modo punitivo.

Trofei PlayStation 3

The Unfinished Swan contiene un totale di dieci Trofei. Ottenerli è abbastanza semplice: basta completare i quattro capitoli di gioco, svelare tutte le pagine del "libro" da cui si accede agli stage, creare blocchi a determinate altezze e completare alcune azioni di base.

Dritti ai cespugli

Le gocce d'acqua che possiamo lanciare diventano a un certo punto un mezzo fondamentale per far crescere alcune miracolose piante rampicanti, su cui arrampicarci per superare ostacoli altrimenti insormontabili.

Gocce di fiaba

Abbiamo imparato che non esistono praticamente limiti allo sviluppo di queste meraviglie vegetali, dunque se vi trovate impantanati a un certo punto continuate pure ad annaffiarle: qualcosa succederà di certo. Dall'inchiostro all'acqua, passando dai rampicanti come novelli assassini che scalano le facciate di altissimi edifici, il gameplay di The Unfinished Swan trova nella parte finale le sue applicazioni più virtuose e raffinate, come quando il concetto di luce diventa così importante da costringerci a non privarcene mai (pena l'attacco di pericolosi ragni che vivono nell'ombra), o quando si va a rivisitare un'interessante sezione puzzle che ricorda quella vista in Assassin's Creed Revelations, con la possibilità dunque di creare delle strutture poligonali dal nulla e poterle percorrere o saltarci sopra per arrivare a destinazione.

Gocce di fiaba

Insomma, per una manciata di ore ci si ritrova insospettabilmente impegnati a fare cose nuove ed originali, visitando uno scenario che acquista maggiore fascino man mano che si prosegue nell'avventura, anche e soprattutto grazie ad alcuni magnifici panorami dall'alto. Il sistema di controllo prevede tre possibili configurazioni: il classico Dual Shock, il solo PlayStation Move o la combo costituita da Move più Navigation Controller. Nel primo caso, inutile dirlo, l'esperienza perde magari in immediatezza ma guadagna in comodità e precisione, specie durante le fasi platform. Giocando con il Move l'approccio è più "casual", se vogliamo, e si riesce a lanciare le gocce con più rapidità, ma si tratta di un requisito tutt'altro che essenziale. La presenza del Navigation Controller, infine, ci permette di poter muovere il personaggio più liberamente e scorrere i menu senza dover ricorrere al pad tradizionale. In ogni caso, non ci sembra che il gioco di Giant Sparrow rappresenti un motivo valido per l'acquisto della periferica a rilevazione di movimento per PlayStation 3. Per quanto riguarda infine l'aspetto tecnico, è chiaro che ci troviamo di fronte a un esercizio di stile piuttosto che a una dimostrazione di forza, e in tal senso non possono che stupire alcune pur lievi incertezze del motore grafico, vista la quasi totale assenza di texture da gestire. Ci sono però alcune immagini che valgono da sole il prezzo del biglietto e confermano la cifra artistica di questa produzione, insieme come detto a un'ottima narrazione in italiano ed a musiche magari essenziali, ma di grande atmosfera.

Conclusioni

Periferica supportata: PlayStation Move
Digital Delivery: PlayStation Store
Prezzo: 12,99€
Multiplayer.it
8.8
Lettori (41)
8.4
Il tuo voto

The Unfinished Swan è un action puzzle originale e affascinante, un'esperienza breve ma significativa, che acquista senso e spessore man mano che si passa da un capitolo all'altro. Le meccaniche iniziali non rappresentano la totalità del gioco in termini di offerta ludica, ma ne costituiscono solo una parte, che si alterna ad altre soluzioni durante la storia, lungo un percorso di sperimentazione capace di sorprendere piacevolmente anche i videogiocatori più rodati. I controlli sono essenziali, che si scelga il PlayStation Move o il tradizionale Dual Shock, e le dinamiche platform piuttosto "permissive", rientrando nell'ottica di un approccio tutt'altro che punitivo. Con The Unfinished Swan, Giant Sparrow ha voluto insomma raccontarci una bella fiaba, confezionata con cura e passione. Sarebbe un peccato perdersela.

PRO

  • Una bella favola in salsa action puzzle
  • Controlli semplici e funzionali, con Move o Dual Shock
  • Un esercizio di stile in termini di grafica, sonoro e gameplay

CONTRO

  • Indubbiamente breve
  • Facilotto