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Orizzonti di gloria

Sono tornati i bolidi di Microsoft, ecco finalmente la nostra recensione!

RECENSIONE di Dario Rossi   —   22/10/2012

Forza Horizon odora di autunno. E non solo perché esce ad ottobre, la preponderanza di rosso, giallo e arancione è avvertibile ovunque, si sente ancora l'influenza dell'estate che ti fa venire la voglia di non mollare la maglietta e tenere il gomito fuori dal finestrino della macchina. E farsi una bella foto con la nostra ragazza negli incantevoli scenari del Colorado. Ma non c'è tempo per contemplare, Darius Flynt ci ha appena sfidati a una corsa tra supercar e noi ribattiamo con la potenza bruta di una Viper.

Orizzonti di gloria

Ha inizio una gara senza esclusione di colpi tra scenari mozzafiato, ma non ne vedremo mai l'esito, poiché dopo pochi minuti di gioco la telecamera si allontana crudelmente per inquadrare una realtà più piccola, quella di un ragazzo qualunque con una macchina qualunque. Semplicemente un'altra storia potremmo dire, la nostra. Un piccolo, malizioso antipasto per presentarci questo primo spin-off della serie di Forza. Non solo un'operazione per tenere vivo il nome del brand, ma un pretesto per allargare il bacino d'utenza presentando un prodotto diverso, meno rigoroso e più Arcade. Per far questo Turn 10 ha ceduto le chiavi del suo prezioso motore grafico e fisico ai Playground Games, dream team composto da alcuni dei migliori sviluppatori inglesi di racing game. Continuate a leggere per scoprire com'è andato questo insolito passaggio di consegna.

Reinventare Forza

Avevamo lasciato il nostro Avatar in balia dei suoi sogni, ma in fin dei conti siamo in un videogioco e i sogni possono diventare realtà. Basta accendere la radio e sintonizzarsi sui canali del festival di Forza Horizon, la più prestigiosa competizione di macchine del Colorado. Apprendiamo fortuitamente che sono ancora disponibili alcuni posti, ma dobbiamo correre alla biglietteria per conquistarli prima dei nostri avversari. Comincia così una splendida carriera composta da una lunga serie di campionati, ognuno contraddistinto da un braccialetto colorato, alla fine della quale ci aspetta, manco a dirlo, il famigerato Darius Flynt, campione indiscusso della manifestazione. Le prime ore di gioco si presentano piuttosto guidate e ricche di scene d'intermezzo funzionali a introdurci nella vicenda. Il festival di Horizon è un crocevia esplosivo di macchine, belle ragazze e musica spaccatimpani come ci ha abituato il buon Vin Diesel nei suoi film ad alto carico testosteronico, al quale partecipano ben 250 concorrenti. In questa scalmanata Babilonia abbiamo il piacere di conoscere l'affascinante organizzatrice delle gare, il sarcastico meccanico e prendiamo confidenza con l'hub centrale della mappa, una vera e propria base dove ampliare il nostro garage macchine acquistandone di nuove ai concessionari, effettuare i potenziamenti del caso o applicare le decalcomanie in puro stile Forza.

Orizzonti di gloria

E ovviamente salire di livello ritirando braccialetti sempre più prestigiosi. Non aspettatevi una storia particolarmente dettagliata, la trama è poco più di un pretesto per offrire un'esperienza meno impersonale rispetto a quanto ci ha abituato Forza, ammiccando al contempo verso saghe come Need For Speed, ma bisogna dire che funziona. Una volta acquisite le risorse basilari per iniziare, la vera anima di Forza Horizon si apre al giocatore, rivelando una struttura free roaming su una mappa che imita la planimetria del Colorado grazie a un certosino lavoro fotografico effettuato dagli sviluppatori. La mappa non è gigantesca ma è caratterizzata da una varietà impressionante, dalla zona dei canyon fino alle montagne rocciose, presentando scorci a dir poco meravigliosi grazie all'estensione visiva offerta dal motore Turn 10. La scelta della locazione non è affatto casuale, il clima arido giustifica l'assenza di pioggia e neve, ma in compenso, e per la prima volta nella serie, Playground Games è riuscita a inserire un completo ciclo giorno-notte che non dimenticherete facilmente.

Orizzonti di gloria

Curiosità

C'era una volta il fast travel... poi è arrivata Playground Games. Forza Horizon offre un sistema davvero ingegnoso sfruttando determinate postazioni in grado di accorciare gli spostamenti. Però, oltre al fatto che devono essere prima trovate, il loro utilizzo è alquanto costoso, se non proibitivo nelle prime ore di gioco. Come fare quindi? Molto semplice, eseguendo varie operazioni determinate Stunt PR, che richiedono il completamento di obiettivi come scattare una foto in un preciso luogo, passare gli autovelox a determinate velocità o effettuare derapate mozzafiato. Il completamento comporta sconti progressivi verso la postazione interessata, mentre se riuscirete a completarle tutte lo spostamento verrà effettuato gratuitamente. Sono lontani i tempi in cui con un solo click si risolveva tutto...

Attacca le casse

Abbiamo quindi la piena libertà di esplorare l'intera mappa, senza limitazioni se non quelle relative alle gare legate al colore del braccialetto, che si aprono man mano che ne otteniamo uno nuovo. Per farlo dobbiamo conquistare determinati punti accumulabili nelle varie gare, oltre ai crediti che rappresentano la moneta del gioco. Questi ultimi sono particolarmente importanti in quanto consentono l'acquisto di nuove vetture e i potenziamenti, ma anche l'interscambio di decalcomanie nello store integrato nell'editor. E' presente anche un sistema di gettoni acquistabili dal Marketplace Live, in grado di fornire una serie di facilitazioni, pagandoli in microsoft points. Una grossa differenza rispetto a Forza 4 è rappresentata dalla possibilità di scegliere il livello dell'intelligenza artificiale avversaria all'inizio di ogni gara, oltre al grado di simulazione. Questo, insieme ai vari aiuti nella guida liberamente configurabili, va a influenzare la ricompensa in crediti ottenuta. In questo modo siamo liberi di scegliere il tipo di giocabilità a noi più congeniale, anche se oltre il livello normal vincere le gare senza vetture adeguatamente preparate si rivela un'impresa proibitiva. Forza Horizon si impone subito per la sua considerevole varietà, combinando stili differenti che sintetizzano il meglio di quanto l'industria britannica ha saputo offrire in termini di racing. La competizione base offre gare convenzionali su asfalto e sterrato, a pista chiusa o percorso, ma Playground Games ha inserito una serie interminabile di contenuti extra, dalle corse clandestine che si svolgono in pieno traffico fino ai testa a testa contro elicotteri, mongolfiere e aeroplani (!). Da evidenziare la presenza nella mappa di cento cartelloni pubblicitari da distruggere per ottenere sconti nei potenziamenti, e diverse vetture d'epoca da trovare nei vari granai e depositi disseminati nelle locazioni, in pure stile Death Proof di Tarantino, che potremo addirittura rimettere a nuovo e utilizzare nel gioco.

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Da menzionare anche la possibilità di battere il tempo record degli amici in lista affrontando direttamente i loro ghost, una modalità che da sola è in grado di succhiarvi ore intere. E ancora. Ovunque sono presenti speciali autovelox "da sogno" in grado di misurare la velocità massima e aggiornarla con orgoglio nelle classifiche online. Insomma davvero tanta carne al fuoco, e gli sviluppatori hanno assicurato che nelle prossime settimane verranno rilasciati svariati contenuti aggiuntivi (compresa una modalità Rally) per rendere sempre vivo l'interesse sul prodotto.
La vera protagonista è però la colonna sonora, tra le più riuscite degli ultimi anni, non solo per la quantità di brani - ben 66 e che spaziano dal rock all'elettronica - ma per il modo in cui vengono utilizzati nel gioco grazie alla collaborazione con il DJ Rob de Bank. Fare a sportellate con Yeah Yeah di Willy Moon è un'esperienza, vivere il primo tramonto con Blue Monday dei New Order non ha prezzo. Come se non bastasse un simile tripudio, tutti i pezzi vengono suonati da tre emittenti radiofoniche a tema, selezionabili liberamente (stile Grand Theft Auto) con tanto di speaker radiofonici che commentano le gare, danno preziosi consigli o aprono esilaranti siparietti coi personaggi del gioco. Il tutto è localizzato in italiano con una qualità eccellente. Giocare Forza Horizon lontano da un impianto stereo è davvero un delitto.

Obiettivi Xbox 360

Forza Horizon offre 50 obiettivi per un totale di 1000 punti giocatore. Per ottenerne la metà è sufficiente completare l'intera campagna single player, per gli altri saranno necessarie lunghe sessioni per accontentare le varie condizioni imposte dal prodotto Playground Games. E non dimenticatevi di gettarvi online! Buona guida.

Stile inglese

Chi ha amato titoli come Project Gotham Racing si sentirà come tornare a casa con Forza Horizon, il team di sviluppo annovera ex dipendenti di Bizarre Creations, e si vede. Il gioco premia costantemente la guida grazie al vivace hud, che evidenzia e valuta ogni manovra, anche un banale testacoda, archiviando il tutto in uno speciale menu a livelli denominato sfide Sponsor. Queste sono in grado di far salire il ranking del nostro protagonista tra i 250 della competizione, in maniera che nulla venga lasciato al caso. Il punteggio attribuito a manovre come la derapata inoltre ricorda piacevolmente il sistema di Kudos. Nell'aspetto della mera presentazione è invece avvertibile l'influenza di Codemasters, con menu frizzanti e dinamici e uno stile visivo molto vicino alla serie di Dirt. Il cuore del gioco è molto più permissivo di Forza, con un sistema di danni solo estetici e un gameplay che esorta dinamiche indubbiamente Arcade. Ciò non toglie il fatto che, disattivando tutti gli aiuti, il gioco è in grado di restituire un sistema di guida impegnativo e che beneficia del sistema di fisica garantito dal motore grafico Turn 10.

Orizzonti di gloria

Tuttavia i programmatori hanno lavorato duro per aggiungere caratteristiche richieste a gran voce, come il citato ciclo giorno-notte e una serie impressionante di effetti, al prezzo, però, di un taglio al framerate, che scende a 30, rocciosi fotogrammi al secondo. Il risultato è che Forza Horizon riesce ad acquisire una distinta personalità, per certi versi tutta inglese, rispetto al fratello maggiore statunitense, e al al quale si perdonano piccoli peccati come l'interazione limitata dell'ambiente, più attribuibile ai limiti di questa generazione che al lavoro dei programmatori. E' presente ovviamente anche il multiplayer online, separato dalla campagna single, che presenta una serie di modalità che spaziano dalle corse standard a quelle già viste in Forza, come caccia al topo o re, o la possibilità di correre liberamente con gli amici nella mappa. Purtroppo i server al momento della recensione funzionavano a fasi alterne, consentendoci solo di effettuare una parte delle tante modalità, che si sono svolte senza particolari impedimenti di linea.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (315)
9.0
Il tuo voto

Forza Horizon è un prodotto ricco di contenuti, vario e curato con una meticolosità certosina e una conoscenza del mestiere impressionante. Purtroppo però questo è anche il limite più rilevante della produzione Playground Games, che gli impedisce di diventare un vero capolavoro. Si avverte la mancanza di un'idea davvero forte alla base, quel qualcosa in grado di far esclamare il giocatore, mentre il contesto giovanile e modaiolo non sembra del tutto sincero per un prodotto molto più profondo di come si presenta. Ma si tratta di un obiettivo mancato davvero di un soffio. Quello che resta è una summa dei migliori racing degli ultimi anni, in grado di intrattenere a lungo e avvicinare anche i meno avvezzi alla simulazione. Esiste davvero un solo motivo per non giocare a Forza Horizon, ed è quello di odiare visceralmente i titoli di corse. Ma in tal caso, perché state leggendo?

PRO

  • Tecnicamente splendido
  • Sistema di guida
  • Longevo e pieno di extra
  • Colonna sonora eccellente

CONTRO

  • Framerate ridotto a 30 FPS
  • Multiplayer non preponderante
  • Si poteva osare di più