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Little Inferno, recensione

C'è solo una parola che può descrivere Little Inferno: unico

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   30/11/2012

Little Inferno, cosa sarà mai il nuovo gioco dell'autore dell'eccezionale World of Goo? Possiamo dirvi la verità? Il rischio insito nel descriverlo è di perderlo. A chi potrebbe interessare una specie simulatore di caminetto, in verità molto semplificato, in cui lo scopo è acquistare dei giocattoli per dargli fuoco? Eppure Little Inferno cattura come solo il tepore di un camino acceso in pieno inverno riesce a fare, e non solo per le sue meccaniche. La cosa incredibile è che nell'esilità del suo concept riesce a raccontare una storia che si fa sempre più intensa con l'avanzare del gioco, arrivando ad essere addirittura drammatica nel finale, per poi sfociare in un lirismo bello quanto inaspettato. Non vi preoccupate, non vi racconteremo nulla della trama (almeno qui) per non rovinarvi l'immenso colpo di scena finale, dove tutto si trasforma in... altro (tanto non ve lo diciamo, non fate quelle facce da eunuchi al bunga-bunga).

Little Inferno, recensione

Diciamo soltanto che visto il finale e riletto a ritroso tutto quanto si è fatto nel corso del gioco, risulta incredibile l'attenzione posta nel rendere funzionale alla narrazione ogni singolo elemento del gameplay, sia esso un pezzo dell'interfaccia, un semplice elemento decorativo o il ripetersi di azioni meccaniche apparentemente di nessun conto. Tutto ciò che succede sullo schermo sembra profetizzare il senso d'imbambolamento che si prova giocando, la voglia di continuare a bruciare giocattoli anche senza un perché preciso e, soprattutto, l'incredibile fascino delle fiamme che tutto avvolgono fino a riempire l'intera area del camino.

Il gelo dentro

Il Little Inferno è, precisamente, un modello di camino costruito dalla Tomorrow Corporation. Il mondo è in preda al gelo più profondo e l'inverno sembra non avere mai fine. Gli esseri umani sono rinchiusi nelle loro case e passano il tempo bruciando giocattoli nel loro focolare/schermo. Che poi è proprio ciò che deve fare il giocatore: acquistare i vari ninnoli disponibili nei cataloghi della Tomorrow Corporation, fabbrica omonima dello sviluppatore, aspettare che vengano consegnati, metterli nel camino e dargli fuoco accendendo una fiamma con il tasto sinistro del mouse. I giocattoli hanno una caratteristica particolare: una volta bruciati rendono più soldi di quanto costano.

Little Inferno, recensione

Così più se ne bruciano, più si possono acquistare oggetti costosi. Eseguendo delle combo, ossia bruciando due o tre oggetti legati da un tema comune definito dagli autori (ce ne sono novantanove in totale), si ottengono dei coupon che permettono di abbreviare i tempi di spedizione.
Come già detto, i giocattoli vanno acquistati da dei cataloghi (state tranquilli, non ci sono contenuti freemium). Il primo catalogo si ottiene bruciando dei documenti della confezione di Little Inferno, gli altri vanno sbloccati bruciando tutti gli oggetti del catalogo precedente e spendendo una somma che aumenta all'aumentare del livello dei volumi. Gli oggetti acquistati finiscono su uno scaffale posto davanti al camino. Volendo è possibile spendere soldi per allargare lo scaffale così da poter comprare più oggetti contemporaneamente. Avanzando nel gioco si ricevono delle lettere, lo strumento con cui saranno raccontante le vicende della trama. Nelle lettere possono essere contenute delle richieste o dei regali. Questi ultimi sono degli oggetti unici, non presenti nei cataloghi, che hanno una loro funzione specifica di cui non possiamo parlarvi.

L'animo umano

Questo paragrafo contiene degli spoiler enormi su Little Inferno. Lo abbiamo inserito perché senza parlare della trama è veramente difficile far comprendere la vera bellezza dell'opera di Tomorrow Corporation. Leggetelo solo se avete già finito il gioco e conoscete lo svolgersi di tutti gli eventi. Mettiamo anche un doppio spazio per darvi la possibilità di fuggire a leggere subito il commento.

Little Inferno, recensione

Come specificavamo nei precedenti paragrafi, il cuore di Little Inferno non è solo il camino. Non è il bruciare. Non è il bellissimo effetto grafico del fuoco. Il suo cuore è la storia che viene raccontata mentre si passa il tempo a bruciare oggetti come se non ci fosse un domani. Il fuoco che tutto distrugge avvolge i giocattoli dandogli tratti malinconici. Di tutto ciò che s'infila nel focolare, spesso con un certo sadismo, non rimane che cenere. Durante il meccanico ripetere sempre gli stessi gesti sono le lettere a rompere il ritmo e a raccontare una storia di rara e minuta poesia. Scopriremo presto che alcune delle missive sono spedite da una misteriosa ragazzina nelle nostre stesse condizioni, che si rivelerà essere una nostra vicina di casa. Piano piano ci si affeziona alle sue parole sempre più folli, scritte in modo da creare una forte progressione verso il gran finale, insospettabilmente posto dopo alcuni momenti fortemente drammatici ed emozionanti. È qui che il gioco si trasforma in una mini avventura grafica dove tutti gli elementi del gameplay trovano il loro sfogo narrativo. Scopriremo così che dietro alla consegna dei pacchi e delle lettere c'è un essere umano, che alcuni dei giocattoli nascondevano persone vere e che la libertà esiste solo oltre quello schermo che ci teneva legati alle sue spire di fuoco. Volendo possiamo interpretare tutto Little Inferno come una grossa metafora di un certo modo di videogiocare, alienante e dai tratti patologici, che intrappola senza scampo e di cui ci si può liberare soltanto trovando una falla nel sistema, in questo caso rappresentata da una combo speciale di giocattoli di cui si viene a conoscenza proprio grazie al rapporto sentimentale avuto con la vicina. È questa capacità della tessitura del gameplay di toccare i recessi più profondi dell'animo umano e di generare riflessioni solitamente appannaggio della grande arte che rendono Little Inferno un'esperienza da provare a tutti i costi.

Conclusioni

Versione testata: PC
Multiplayer.it
9.0
Lettori (60)
8.5
Il tuo voto

Little Inferno è una gemma unica, di quelle che appaiono sempre più raramente nel mondo videoludico. Nella sua semplicità è un'esperienza profonda che merita di essere vissuta e che si rivela incredibilmente coinvolgente, in modi inaspettati. Fantasioso, malinconico, a tratti sadico, è capace di modulare tutta una serie di sensazioni e di sentimenti che normalmente hanno poco spazio nel nostro mondo fatto di pixel. Tenetelo in considerazione, non ve ne pentirete.

PRO

  • Narrativamente profondo
  • Il colpo di scena finale è da brividi
  • Concept originale e ben sfruttato

CONTRO

  • Qualcuno potrebbe non definirlo nemmeno un videogioco