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Monarchia? No, grazie

Arriva la quarta espansione di Crusader Kings II, dedicata alle repubbliche: siete pronti a fare il volere del popolo?

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   18/02/2013

Nel panorama delle produzioni targate Paradox Interactive, Crusader Kings II è sicuramente uno dei giochi più rappresentativi del genere grand strategy, di cui il publisher svedese è diventato - come ripetuto allo sfinimento anche in altre occasioni - uno dei massimi esponenti. La libertà di gioco e la profondità del titolo uscito circa un anno fa conoscono infatti pochi rivali sul mercato, mettendo a disposizione del giocatore un quantitativo di ore da passare davanti al monitor potenzialmente infinite. Il tutto grazie alla modalità sandbox che di fatto non conosce fine, tra eredi

Monarchia? No, grazie

da generare e preservare insieme a intrighi degni di Game of Thrones, al quale non a caso è stato dedicato uno dei mod più gettonati nella comunità online. Ma nonostante il successo di Crusader Kings II, gli sviluppatori non si sono affatto adagiati sugli allori, pubblicando una serie di contenuti aggiuntivi ed espansioni di cui The Republic non sarà neanche l'ultimo capitolo: per l'occasione, dimenticate la possibilità di esercitare il vostro potere assoluto sul popolo, in quanto adesso si passa dalle monarchie del Medioevo alle repubbliche, centri evoluti nei quali perdere la propria gloria può essere questione di un voto, e dove all'epoca come oggi vincere le elezioni può essere anche questione di chi ha più soldi da spendere nel promuovere sé stesso. L'arrivo delle repubbliche costituisce una caratteristica particolarmente interessante soprattutto per noi Italiani, visto che tra le nuove potenze giocabili troviamo Genova, Pisa e Venezia, insieme alla Lega anseatica e all'isola di Gotland, situate invece nel Nord Europa.

Vivere da Doge

Il periodo storico che ci troviamo a rivivere dentro The Republic resta lo stesso del gioco base: si parte infatti dal 1066 per arrivare fino al 1452, conservando intatte gran parte delle meccaniche di gioco di Crusader Kings II per la gestione della propria "corte" e dei rapporti diplomatici. Tra le principali novità, troviamo la presenza di quelle che sono delle vere e proprie elezioni per decidere il nostro successore. La vittoria sarà ovviamente slegata dall'appartenenza alla nostra stessa linea di sangue: per far eleggere il nostro erede come nuovo Doge, The Republic introduce un sistema ibrido che richiede sia l'investimento di moneta sonante che il raggiungimento di un certo livello di prestigio familiare. Per farlo, ogni mezzo è lecito, arrivando anche a mettere i

Monarchia? No, grazie

bastoni tra le ruote dei candidati delle altre famiglie più potenti, in modo da assicurarsi la vittoria. Trattandosi di una repubblica, i titoli dei nostri nemici non possono più essere revocati come succedeva in precedenza, rendendo quindi maggiormente necessario il ricorso a operazioni di politica interna di dubbia moralità, mettendo in atto trame per arrivare a danneggiare quanto più possibile i propri avversari. Ma le repubbliche conoscono anche nemici all'esterno delle terre da esse controllate, visto che, come dicevamo, basano la loro esistenza sul commercio: le battaglie e la necessità di tenere alla larga le altre potenze restano ovviamente in piedi, ma stavolta senza diventare dei solidi mercanti in grado di accumulare sostanziose ricchezze la fine è pressoché garantita. I porti assumono dunque un ruolo chiave per effettuare i nostri traffici via mare, e per questo motivo sono principalmente le stesse repubbliche a contenderseli in modo costante, ritrovandosi qualche volta tra i piedi anche i signori feudali più assetati di soldi. I nuovi contenuti introdotti da Paradox includono naturalmente altri personaggi storici, per i quali sono disponibili anche nuovi tratti caratteriali, insieme ad ambizioni realizzate ad hoc per un vero uomo di repubblica. Dal punto di vista visuale, i cambiamenti riguardano ovviamente le varie repubbliche, il cui arrivo introduce nuovi menu di gestione dedicati, una skin per l'interfaccia di gioco e modelli unici per costumi e navi.

Espandiamoci

Crusader Kings II può contare su una quantità sostanziosa di microcontenuti aggiuntivi e quattro espansioni. The Republic è l'ultima uscita in ordine cronologioco. Le prime due sono intitolate Sword of Islam, dedicata alle potenze islamiche, e Legacy of Rome, dedicata invece all'Impero Bizantino. La terza, Sunset Invasion, riguarda una fantasiosa invasione azteca. Già annunciata anche la prossima novità con The Old Gods, grazie a cui sarà possibile tornare indietro nel tempo fino all'anno 867, guidando così le popolazioni di quell'epoca.

Conclusioni

Digital Delivery: Steam
Prezzo: 9,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
8.3
Il tuo voto

The Republic costituisce quanto di meglio ci si possa aspettare da un'espansione per un gioco come Crusader Kings II, a cui aggiunge il giusto tocco di novità a distanza di circa un anno dal suo arrivo sul mercato. L'attenzione per il commercio e le meccaniche interne alle varie repubbliche concedono infatti nuove ore di divertimento, da passare cercando di dominare le altre potenze in modo diverso rispetto a come eravamo abituati finora. I pochi limiti riscontrati non costituiscono dei difetti veri e propri, ma semplici caratteristiche di gioco che potranno incontrare o meno i gusti del giocatore. Da non trascurare, in ogni caso, il prezzo di 9,99€ al quale la quarta espansione di Crusader Kings II viene offerta, che contribuisce a renderla un appuntamento importante per i fan del grand strategy made in Svezia, in attesa dei prossimi capitoli della produzione Paradox Interactive.

PRO

  • Nuove meccaniche da affrontare
  • Attenzione al commercio

CONTRO

  • Reparto militare in secondo piano
  • Dimensioni ridotte rispetto al gioco base