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Un magnete per amico

Una calamita per trovarlo, una calamita per ghermirlo e nel buio incatenarlo...

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   07/03/2013

L'ambizione, come ogni altra cosa della vita, se tirata fuori a giuste dosi non solo non è un male ma, in moltissimi casi, diventa stimolo per ottenere risultati sempre più brillanti. Restando in ambito videoludico, ogni volta che viene proposto un nuovo brand diventa spontaneo confrontarlo con titoli usciti in precedenza, per vedere sia le somiglianze sia, soprattutto, le peculiarità e i punti di forza. Generalmente però, si cerca di evitare un paragone diretto con i cosiddetti "mostri sacri", quei titoli cioè che hanno letteralmente fatto la storia di un genere se non di una intera software house, proprio per evitarne di uscire a priori con le ossa rotte. Gli sviluppatori di Major Magnet però sembrano aver scelto un approccio completamente diverso e, non prendendosi alla fine neppure troppo sul serio, hanno individuato come unici personaggi paragonabili al loro buffo eroe, due tizi piuttosto famosi, se non dei veri e propri miti per generazioni di appassionati: Mario e Sonic. Insomma, niente di impegnativo...o quasi.

Alla caccia del mantello giallo

L'avventura di Major Magnet inizia per la verità con il protagonista intento in una tranquilla sessione di volo planato con mantello giallo, quando ad un tratto il perfido Colonnello Lastin glielo sottrae, senza un apparente motivo, facendolo quindi stramazzare al suolo.

Un magnete per amico

Da qui in poi l'unico scopo del Maggiore Magnet sarà riottenere il maltolto, andando a stanare Lastin attraverso sei mondi diversi e utilizzando come mezzo di trasporto nient'altro che una calamita. Vista la particolare conformazione dei mondi di gioco infatti, non esistono classiche piattaforme sulle quali saltare e muoversi tranquillamente; per spostarsi si deve fare affidamento esclusivamente al campo magnetico generato dalla calamita in dotazione, che di volta in volta cercherà di attirare Magnet ai perni in ferro presenti in tutti i livelli. Attivare la calamita è semplice, basta infatti un singolo "tap" sopra il perno desiderato e lasciare agire la perfetta riproduzione delle forze fisiche in ballo. Il peso del maggiore impedisce al magnete di attaccarsi del tutto al perno e la lotta tra la forza di gravità e l'attrazione magnetica produce come conseguenza nient'altro che una rotazione. La forza centrifuga dunque è la spinta finale che si utilizza per i lanci da un appiglio in ferro all'altro, gestendo poi con precisione i momenti in cui disattivare la calamita per riattivarla verso il perno successivo. Si tratta dunque di un gioco nel quale è necessario un tempismo sempre più preciso avanzando nella storia, tuttavia già dopo pochi livelli si impara piuttosto bene a padroneggiare le rotazioni. Per questo motivo, a partire dal secondo mondo comincia ad essere implementata tutta una serie di ostacoli e interruttori, piccoli enigmi il cui obbiettivo è rendere la vita del giocatore un pizzico più difficile. Si possono quindi trovare perni in ferro mobili o che spuntano a sorpresa dopo una veloce caduta, con obbligo di attivazione perfettamente a tempo, agganci che fungono da interruttori anch'essi a tempo per porte, laser da evitare ecc. Oltre alle doti innate del protagonista però, dal negozio dell'amico Gus è data l'opportunità di acquistare potenziamenti e piccoli upgrade, con le monete di gioco (ma servirà molto tempo per accumularle) o con le solite microtransazioni.

Un magnete per amico

In realtà, lo scopo può dirsi almeno parzialmente raggiunto, perché se è vero che bene o male la pellaccia a casa la si può quasi sempre portare via, ottenere punteggi alti e medaglie non sarà affatto impresa facile. Il calcolo dei punteggi infatti tiene conto di due parametri standard, ossia il tempo impiegato a finire il livello e i bonus aerei raccolti in combo, senza pause. Naturalmente, nel primo caso sarà premiata la velocità, nel secondo la precisione delle rotazioni e dei lanci, ma nei livelli avanzati i bonus sono sempre più difficili da prendere e le cadute, con riavvio inevitabile di tutto lo schema, diventeranno sempre più frequenti. Inoltre, ogni livello nasconde una medaglia-torta, difficile da raggiungere, ma anch'essa necessaria per lo sblocco del mondo successivo. Major Magnet però attinge a piene mani da Sonic soprattutto quando si utilizza l'aeroturbo, ossia una spinta propulsiva aerea che serve in moltissimi casi per raggiungere punti altrimenti inaccessibili. Breve ma molto intenso, durante il turbo si ha proprio l'impressione, per qualche attimo, di utilizzare il famoso porcospino blu, sensazione che svanisce però quasi immediatamente. Divertente e ben curato infine il level design che, seppur non originalissimo nel complesso, contribuisce a donare al gioco un aspetto gradevole, merito anche della pulizia grafica e del framerate sempre costante in ogni situazione.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0.1)
Terminale utilizzato: iPhone 4S
Prezzo: 0,89€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (4)
6.2
Il tuo voto

Major Magnet ovviamente non ha nulla da condividere né con Mario né con Sonic, vista l'assenza sia di piattaforme, funghi e tartarughe sia di anelli dorati e rampe ripidissime. E' però un prodotto originale, ben curato, in grado di regalare qualche ora di sano divertimento. Un titolo che si gioca con piacere, da vero passatempo, con il giusto grado di impegno ma non di frustrazione (se non in qualche schema particolarmente ostico), un altro gioco insomma dal potenziale esplosivo, il cui acquisto al costo minimo sindacale risulta in definitiva caldamente consigliato.

PRO

  • Buffo, colorato, divertente
  • Gameplay originale e ben implementato
  • Un bel passatempo impegnativo...

CONTRO

  • ...qualche volta anche troppo
  • Trial and error inevitabile in alcuni frangenti