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Sly Cooper: Ladri nel Tempo, recensione

Torna Sly Cooper con famiglia e amici... pronto a saltare e rubare di tutto!

RECENSIONE di La Redazione   —   20/03/2013

Ai tempi in cui Sonic e Mario se le davano di santa ragione, i platform erano uno dei generi maggiormente in voga tra i giocatori. Decine di software house si cimentavano ogni anno nel tentativo di distinguersi e divertire e personaggi come David Perry, creatore di Aladdin o Cool Spot, devono la loro fama e fortuna proprio a questa tipologia di giochi. Di acqua sotto i ponti ne è passata moltissima, il genere annaspa e, a parte l'eterno idraulico,

Sly Cooper: Ladri nel Tempo, recensione

una delle poche case che ancora vanta ben tre mascotte più o meno attive sulle proprie piattaforme è proprio Sony, grazie alle saghe di Ratchet & Clank, Jak & Daxter (con un episodio misterioso in cantiere da anni) e Sly Cooper, il procione Re dei ladri. Proprio Sly, dopo una riedizione in HD dei capitoli pubblicati su PlayStation 2, torna con un titolo nuovo di zecca e quattro anni di silenzio, Sly Cooper: Ladri nel Tempo per cercare di soddisfare gli appetiti di tutti quelli che tra un salto e l'altro hanno trovato la loro casa.

Intramato

Il nostro eroe è oramai un mezzo pensionato. Ritiratosi dal crimine si gode la vita con l'amata Carmelita, la volpe agente dell'FBI che, dopo averlo inseguito per anni, si è innamorata di lui portandolo sulla retta via. Un procione, però, perde il pelo ma non il vizio e, di fronte a un manufatto rarissimo e irresistibile, organizza distrattamente un colpo dei suoi, sotto gli occhi della fidanzata, trovandosi però catapultato in un intrigo che lo porta attraverso cinque livelli e altrettante ere temporali, sempre alle prese con uno dei suoi antenati e con personaggi loschissimi che il cattivo di turno ha teleportato dai giorni nostri nel tentativo di alterare il corse degli eventi e arricchirsi nei modi più atroci.

Sly Cooper: Ladri nel Tempo, recensione

Oltre a Sly, gli antenati e Carmelita, tornano i fidi compari di sempre, la tartaruga Bentley e l'ippopotamo Murray, ognuno con le sue abilità e i propri livelli in cui essere protagonista. Laddove l'azione con Sly e parenti segue i canoni del platform più classico, con la tartaruga si accede a una serie di mini giochi con cui penetrare i sistemi informatici degli avversari di Sly, mentre con Murray si passa più spesso a sequenze in cui è necessario menare le mani con piccole digressioni da picchiaduro a scorrimento. La bella volpe, invece, si fa protagonista delle sezioni in cui bisogna sparare a più non posso, tra livelli a scorrimento e sequenze di guida di mezzi strampalati. Ogni era è caratterizzata da un hub centrale che funge da raccordo in cui, prima di accedere alle sezioni d'azione vere e proprie, bisogna alternarsi ai comandi dei protagonisti, studiando la situazione, raccogliendo fotografie per capire il da farsi, generalmente seguendo le indicazioni su una piccola mappa visualizzata sulla parte sinistra dello schermo.

Sly Cooper: Ladri nel Tempo, recensione

Il tutto introdotto da una lunga serie di scene di intermezzo a metà tra il cartoon e il fumetto, tutte ben realizzate, ma dai dialoghi davvero poco ispirati e sin troppo lunghe. Insomma, tra queste e le fasi di raccordo, purtroppo, il ritmo si allenta, si perde e con esso quanto di buono fatto in alcune delle sezioni platform più serrate, a causa dei tempi morti e di un level design poco ispirato proprio nelle lunghe fasi intermedie. Anche la grandissima varietà non giova a Sly Cooper: Ladri nel Tempo, visto che alcune delle meccaniche strampalate legate agli antenati di Sly portano in pista mini eventi e situazioni lontane dall'essere elettrizzanti. Quando però gli sviluppatori si concentrano su poche cose, ben studiate, i livelli funzionano e, indubbiamente, ci si diverte come non capita più tanto spesso negli anni recenti.

Trofei PlayStation 3

Sly Cooper: Ladri nel Tempo è un gioco lungo, pieno di oggetti da scovare e segreti da scoprire, soprattutto per via del backtracking che obbliga, se si vuole il platino, a rivisitare le locazioni con i costumi via via acquisiti. Ci vorrà pazienza insomma, ma il gioco è tutto sommato semplice e il platino dovrebbe essere alla portata dei più volenterosi

Salgo di livello

Sly Cooper: Ladri nel Tempo ha anche un minimo di profondità visto che nei livelli, raccogliendo delle monete che vengono fuori eliminando nemici e sfasciando oggetti, si fa crescere un bottino che si può spendere in un negozio in cui comprare nuove mosse per potenziare i diversi protagonisti. Si tratta comunque di un gioco piuttosto semplice e questi power up servono solo a dare un senso di progressione al giocatore, non risultando risolutivi di alcuna situazione. Quando si rallenta nell'incedere è per qualche passaggio più ostico (e ce ne sono progredendo) durante le aree d'azione più pura ed è proprio lì che ci si diverte, in buona sostanza, senza mai che l'esperienza risulti troppo frustrante. Torna, ovviamente, la possibilità per il nostro eroe di travestirsi, acquisendo ulteriori abilità, e di tornare attraverso i livelli già superati per raccogliere fino all'ultimo oggetto segreto, soprattutto per i cacciatori di trofei. Insomma, Sly Cooper: Ladri nel Tempo è un gioco già di per sé piuttosto lungo, con una campagna che si porta a termine in più di dieci ore, cui si sommano tutto il tempo che si deve passare per esplorare ogni zona delle hub grazie ai poteri.

Sly Cooper: Ladri nel Tempo, recensione

Il problema è che questa lunghezza è stata ottenuta allungando un po' il brodo ed è un peccato perché le fondamenta ci sono e, soprattutto, c'è il prezzo assolutamente allettante. Tra alti e bassi, però, quel che non aiuta è la realizzazione grafica che, pur accattivante e cartoon, si poggia su un impianto poligonale e d'effetti grafici che fa un po' troppo PlayStation 2 e, quando l'azione si sfilaccia, non aiutando a tenere il fiato sospeso, questo limite si fa sentire sin troppo facendo ulteriormente storcere il naso. Peccato perché invece l'audio fa decisamente il suo dovere, anche a livello musicale, e perché, come detto, un'esperienza più concentrata e poggiata solo su quel che i level designer sanno evidentemente fare, avrebbe giovato moltissimo, regalandoci un titolo positivo sotto tutti i punti di vista.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.7
Lettori (119)
9.0
Il tuo voto

Di giochi come Sly Cooper: Ladri nel Tempo non se ne fanno più e, forse, giocando a questo nuovo capitolo della saga si capisce anche perché. La voglia di buone meccaniche da giochi platform, in parte soddisfatta da Sly con questa avventura, viene diluita in una mescola di stili, idee troppo piccole e un po' di confusione che ne limitano molto la capacità di divertire per tutto il tempo. La simpatia dei personaggi è indubbia, ma tra i dialoghi che strizzano l'occhio a un pubblico davvero giovane, una lentezza a volte un po' eccessiva e una realizzazione grafica datata, solo i veri amanti dei platform si sentiranno davvero a loro agio. A controbilanciare il tutto, però, c'è il prezzo davvero accattivante e l'attenzione per un pubblico che è stato lasciato un po' a se stesso negli ultimi anni e che con Sly Cooper: Ladri nel Tempo troverà comunque il modo di divertirsi, viste alcune ottime fasi platform.

PRO

  • Per la fame di platform
  • Personaggi amatissimi
  • Buon prezzo
  • Tantissimi oggetti da collezionare

CONTRO

  • Alcune fasi un po' stiracchiate
  • Varietà, ma di qualità altalenante
  • Dialoghi e trama scritti per i più piccoli