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Il pulcino canterino

A cinque anni di distanza dall'uscita di Toki Tori su WiiWare, ecco un sequel fuori dai canoni

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   03/04/2013

Quando si verifica il "recupero" di un franchise a distanza di anni, le possibilità sono svariate. Nel caso di Toki Tori, stiamo parlando di un prodotto nato nel 2002 su Game Boy Color, rivisitato nel 2008 sulla piattaforma digitale WiiWare e ora protagonista di un sequel per Wii U (e PC). Dalle origini a oggi, insomma, sono cambiate tantissime cose e nondimeno è cambiato il gioco, che nella sua connotazione di partenza era un puzzle platform fondamentalmente veloce, pieno di nemici da combattere e poteri speciali. Le trasformazioni subite da Toki Tori 2 rispetto al prequel sono profonde e numerose, e costituiscono davvero un cambio di filosofia e di approccio per il titolo sviluppato da Two Tribes.

Il pulcino canterino

Non è cambiato il personaggio di cui vestiamo i panni, che è sempre il pulcino pacioccoso che ben conosciamo, ma sono cambiate le sue capacità, visto che non può fare granché a parte scuotere il terreno e fischiettare. Va da sé che la nuova formula del gameplay vede i puzzle svolgere un ruolo assolutamente centrale, tanto che bisogna risolvere un piccolo enigma anche solo per salire su di uno scalino più alto di pochi centimetri. La versione Wii U del gioco utilizza le peculiarità del GamePad in modo relativamente limitato: è presente la feature per giocare a TV spenta (basta premere il tasto Select per rendere principale l'uno o l'altro schermo) e si ricorre al giroscopio durante l'uso di una delle "magie" che Toki Tori impara nel corso della sua avventura, e che gli permette di fotografare altri personaggi e oggetti caratteristici.

Puzzle totale

L'intera esperienza vede la presenza di scenari e comprimari che bisogna coinvolgere nell'azione e sfruttare per raggiungere i propri obiettivi. Come accennato prima, se Toki Tori si trova davanti a uno scalino troppo alto, non può salirci direttamente e deve trovare una soluzione alternativa, nella fattispecie richiamare fischiettando il granchio che si nasconde dentro una cassa e che, spostandosi, può creare la "scala" che gli occorre. E se l'ostacolo da superare è ancora più alto? In tal caso si può ricorrere a un ranocchio, dandogli in pasto un esserino "appiccicoso". A quel punto il ranocchio si gonfia e, tramite uno scossone, possiamo fargli sputare una bolla d'aria che "cattura" il pulcino e lo trasporta verso l'alto per alcuni metri. Esiste anche una terza eventualità di tipo esplorativo, rappresentata da grossi uccelli che catturano tutto ciò che gli capita a tiro, a meno che non si trovi nell'erba alta, e lo trasportano fino al loro nido.

Il pulcino canterino

Ognuna di queste situazioni viene dapprima proposta in modo semplice, così com'è, per poi andare a comporre man mano enigmi più complicati, in cui magari non solo bisogna fare in modo che un ranocchio ingoi un esserino per gonfiarsi, ma che lo faccia nel punto giusto della mappa perché venga individuato da un uccello e trasportato qualche piattaforma più in alto, proprio dove serve una delle sue bolle per raggiungere una zona altrimenti inaccessibile. Dal punto di vista del gameplay, insomma, gli sviluppatori hanno dimostrato una grande fantasia e non si sono neppure fermati lì, introducendo le melodie magiche che si possono attivare fischiettando e che ci verranno insegnate ogni tot da un piccolo uccellino bianco. La prima magia che si impara è quella che "azzera" il nostro progresso e rimanda all'ultimo checkpoint, perché magari si è finiti in un dirupo da cui è impossibile uscire; la seconda magia è la "fotocamera" di cui abbiamo già parlato in apertura, che si controlla muovendo il GamePad grazie al giroscopio integrato; la terza richiama un uccello molto più grande di tutti quelli che si vedono nel gioco, che porta Toki Tori fra le nuvole e ci permette di visualizzare la world map e selezionare gli scenari dove vogliamo andare senza cimentarci con un eccessivo backtracking, e così via.

...senza mezze misure

I ragazzi di Two Tribes hanno sottolineato in più di un'intervista come alcune precise scelte di design siano state prese per ottenere un certo tipo di esperienza, e lo dimostrano in primo luogo l'assoluta mancanza di testi e di qualsivoglia suggerimento o indicazione nel gioco. L'idea è che le cose che scopriamo sull'ambiente che ci circonda, man mano che andiamo avanti e risolviamo gli enigmi, si riveleranno poi utili per capire come accedere a livelli ancora sigillati, e non c'è dubbio che si tratti di una visione affascinante.

Il pulcino canterino

Il problema, come abbiamo potuto sperimentare di persona, si pone quando l'intuizione è meno lampante di quanto magari si pensasse e si traduce quindi in una via crucis di tentativi e di backtracking che, complice la particolare connotazione del gameplay, risultano ben poco divertenti o stimolanti. L'idea stessa di demandare l'accesso alla world map a particolari sezioni degli scenari è di per sé inspiegabilmente scomoda e macchinosa, perché sarebbe bastato assegnare tale azione a un pulsante e quantomeno evitare in parte i possibili punti morti. Menu e interfaccia seguono la medesima filosofia e si rivelano dunque un po' troppo essenziali. Fortunatamente la lista delle problematiche "gravi" si chiude qui, lasciando spazio a un comparto tecnico che ci è sembrato molto gradevole, grazie a un ottimo uso dei colori e di alcuni espedienti atti a rendere al meglio la "profondità" dello scenario (vedi gli elementi poligonali piazzati davanti alla visuale e volutamente sfocati). L'animazione dei personaggi e il loro design non è al top, ma risulta funzionale all'azione, mentre l'accompagnamento sonoro non ci ha entusiasmato. Da segnalare, infine, l'aggiunta di un editor di livelli tramite un prossimo aggiornamento, editor che verrà controllato completamente tramite stilo e touch screen.

Conclusioni

Versione testata: Wii U
Digital Delivery: Nintendo eShop
Prezzo: 14,99€
Multiplayer.it
7.3
Lettori (5)
6.3
Il tuo voto

Bastano pochi istanti per capire che Toki Tori 2 non corrisponde minimamente alla tradizionale idea di "sequel", e anzi rivoluziona il gameplay della serie targata Two Tribes puntando in modo chiaro e deciso sulla risoluzione di puzzle più o meno complessi, basati sugli elementi presenti nello scenario. Che si tratti di oggetti inanimati oppure di creature viventi, il nostro obiettivo nel gioco è quello di influenzare ciò che ci circonda usando note musicali e vibrazioni, attivare dei particolari "interruttori" e completare un gran numero di livelli per salvare i nostri fratelli pulcini. L'approccio particolarmente originale, senza testo né indicatori, si rivela purtroppo un'arma a doppio taglio e può dar vita a punti morti e sessioni a base di frustrante backtracking, ma in linea di massima il prodotto è solido e gli amanti del genere dovrebbero tenerlo in considerazione.

PRO

  • Interessante approccio puzzle
  • Grafica molto gradevole e colorata
  • Risolvere gli enigmi dà grande soddisfazione...

CONTRO

  • ...il problema è quando non si riesce a risolverli
  • Gameplay piuttosto lento, talvolta oscuro
  • Gestione discutibile della world map