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Tekken col morto

Se una partita a carte può degenerare in una rissa, per una volta può anche succedere il contrario...

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   12/04/2013

Pur essendo uno dei pochi titoli di combattimento che ha tentato in qualche modo di offrire una trama a giustificazione delle varie scazzottate, poche sono state le declinazioni alternative a quella del combattimento classico dedicate all'universo di Tekken. A parte le discutibili trasposizioni cinematografiche (due animate e una con attori in carne ed ossa, per usare un eufemismo), gli "spin off" ufficiali hanno riguardato una delle protagoniste più carine e carismatiche, Nina Williams, a cui fu dedicata l'avventura di stampo action "Death by Degrees", e alcune comparsate di Law e Paul in un picchiaduro a scorrimento 3D targato Namco, Urban Reign. Tuttavia a partire dal terzo episodio della saga del Pugno d'Acciaio, furono introdotti numerosi mini giochi, come semplici passatempo ma anche, in alcuni casi, come unico mezzo per sbloccare personaggi o bonus altrimenti impossibili da trovare. Il più famoso è stato forse il Tekken Bowl, un simpatico gioco di bowling presentato per la prima volta in Tekken Tag Tournament e riproposto già da un po' di tempo gratuitamente sulle piattaforme iOS. Tekken Card Tournament avvicina però per la prima volta uno dei più tradizionali picchiaduro all'affascinante mondo dei giochi di carte, regno della strategia e dei meccanismi tattici più estremi, creando un mix potenzialmente molto interessante.

Sasso, forbici o pugni?

Tekken Card Tournament è dunque un titolo che, a parte il nome, con il classico gioco di lotta non ha nulla in comune, motivo per cui anche chi non ha mai sferrato un montante o un calcio virtuale in vita sua, ma è invece appassionato di giochi di carte, può tranquillamente provarlo. La formula Free-to-play, di cui parleremo tra poco, permette l'installazione gratuita e l'avvio dei combattimenti in maniera semplice e veloce, grazie ad un completo e chiaro tutorial in italiano. Basta poi avere un account Facebook e anche la noiosa registrazione iniziale può tranquillamente essere saltata.

Tekken col morto

Una volta scelto il personaggio preferito, tra una rosa molto ristretta formata da Marshall Law, Yoshimitsu, Nina Williams, Paul Phoenix, Kazuya Mishima, Ling Xiayou, Lili e Panda, viene immediatamente regalato un mazzo di carte base, indispensabile per l'avvio dei primi combattimenti. Le carte contengono di fatto, almeno inizialmente, nient'altro che le mosse del proprio personaggio, chiamate come nella Command List ufficiale del gioco. Ad ogni carta corrisponde una mossa, chiaramente indicata, ed un valore in punti vita. Le carte più avanzate, che possono essere acquistate con denaro virtuale accumulato, con denaro vero, regalate o vinte, oltre al nome del colpo e al suo danno includono proprietà che si attivano al verificarsi di determinate condizioni (ad esempio, se giocate per prime regalano punti vita oppure offrono uno scudo per un turno, secondo gli schemi classici dei giochi di carte basati su scontri e punti vitali). I combattimenti veri e propri però hanno la caratteristica di essere rapidi e frenetici, perché l'obiettivo è di fatto simulare un vero scontro di Tekken utilizzando al posto dei tasti azione presenti sul pad le carte. Dopo il via dunque i due giocatori hanno 10 secondi per scegliere in contemporanea l'azione del proprio personaggio, tra le tre disponibili: Focus, Strike e Block. Il Focus, letteralmente la "concentrazione", è un'azione indispensabile perché quando effettuata permette di pescare una carta dal proprio mazzo; in quel momento però il personaggio resta vulnerabile ad un eventuale "Strike" dell'avversario. Lo Strike è dunque il vero e proprio attacco, che si può selezionare solo se si è in possesso di almeno una carta. Il Block è invece la normale parata; il funzionamento è però diverso dalla tradizione del Tekken, perché in caso di Block, in difesa di uno Strike, la parata funzionerà contro soltanto le prime due carte dell'avversario. Considerando che sul tavolo di gioco virtuale possono coesistere fino a 5 carte (è cioè possibile scegliere il Focus fino a 5 volte di fila se non interrotto), in caso di attacco con tutte le carte possibili rimane la scopertura teorica degli ultimi tre colpi. In definitiva, vista la rapidità di scelta, il combattimento in Tekken Card Tournament somiglia ad una versione riveduta e corretta del vecchio sasso, forbici e carta; l'equilibrio assoluto del citato gioco non vale però in questo caso, perché ad esempio l'azione Focus rimane utile sia contro un altro Focus sia contro un Block, mentre la parata diventa un colpo sprecato contro un Focus, non da vantaggi contro un'altra parata e soprattutto risulta parzialmente efficace contro attacchi formati da tre carte in su. Per vincere occorre in sostanza fortuna e spirito di osservazione nei confronti dell'avversario, perché ad essere onesti di tattica "pura" non sembra essercene molta.

Tekken col morto

Gli acquisti con denaro vero, per tornare alla tanto utilizzata formula del Free-to-play, per i primi livelli di esperienza non sono assolutamente necessari. Certo la tentazione di dare più valore al proprio deck, acquistando le bustine presenti nel negozio e sperando in qualche mossa di alto livello, può presentarsi, ma si tratta di un'azione assolutamente evitabile se non si vuole ambire fin da subito a grandi traguardi. Obbligatorio invece spendere crediti ogni 5 partite disputate, per "ricaricare" il personaggio dalle fatiche sostenute, ma anche in questo caso gli omaggi delle vittorie e dei vari bonus hanno impedito di mettere mano al portafogli. Presente poi un menù per la gestione del proprio mazzo e delle "fusioni", ossia i potenziamenti delle carte che, unendo più mosse uguali, ne creano una più efficace. Le modalità di gioco sono il combattimento offline, bloccato inizialmente alla difficoltà "facile" fino a quando non si raggiunge il livello di esperienza 10, le amichevoli e il campionato online. Da segnalare il rapido matchmaking, perfetto e privo di ritardi in ogni situazione; l'assenza di lag è ovviamente dovuta al fatto che i combattimenti non avvengono in tempo reale ma tutte le mosse vengono eseguite in maniera prerenderizzata dai vari personaggi. L'interfaccia testuale è molto chiara, i video dei combattimenti sono piacevoli ma totalmente privi dei dettagli visualizzabili sulle console (cosa che vale anche per la versione PC). Fastidiosa infine la musica dei menu, fortunatamente disattivabile.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0)
Terminale utilizzato: iPad 2
Prezzo: Gratuito
Multiplayer.it
6.5
Lettori (13)
5.4
Il tuo voto

Considerando Tekken Card Tournament un esperimento gratuito, il risultato non può che essere apprezzabile. È un titolo di carte frenetico, in cui si può guadagnare esperienza in molto meno tempo della concorrenza, a patto però di cedere in profondità di gameplay. Il problema grosso è infatti proprio quello della scarsità di parametri e di variabili, elementi che rendono imprevedibile e sempre diversa una partita ad un qualunque altro gioco di carte. Vista la complessità dei combattimenti in Tekken, non disperiamo che in futuro qualche "appesantimento" del gameplay possa essere inserito ma, al momento, si tratta solo di un sostanziale tributo ad una storica saga.

PRO

  • Il mondo di Tekken sotto un nuovo punto di vista
  • Combattimenti rapidi e frenetici
  • Free-to-play finalmente non invasivo

CONTRO

  • Gameplay troppo "leggero"
  • Pochi personaggi tra cui scegliere
  • Microtransazioni su PC scomode