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Un altro trip di corsa

Dopo l'ottimo successo di Bit.Trip Runner, Gaijin Games propone un seguito che è anche un punto di svolta per lo studio californiano

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   01/05/2013

La sperimentazione psichedelica e originalissima che Gaijin Games ha incanalato nella serie Bit.Trip è senza dubbio uno degli esempi più interessanti di come la scena indie possa trovare un punto di contatto con il mercato "di massa", senza per questo doversi necessariamente vendere alle regole del business dei grandi numeri. Anche grazie ad un felice matrimonio con WiiWare per i primi capitoli, la serie è riuscita infatti a costruirsi una certa popolarità mantenendo una spiccata creativa che non ha mai conosciuto vincoli. Uno dei capitoli più interessanti e apprezzati della serie è senza dubbio Runner, uscito in prima battuta nel 2010 appunto sul servizio online della console Nintendo; e proprio da esso è nato di fatto il primo sequel dei vari Bit.Trip, intitolato Bit.Trip Presents... Runner2: Future Legend of Rhythm Alien, che per comodità chiameremo d'ora in poi semplicemente Runner2.

Una volta si saltava e basta...

In questo caso non ci sono esclusive temporali di piattaforma: Runner2 è infatti disponibile fin da subito su Steam, Playstation Network, Xbox Live Arcade e Wii U eShop; ed è proprio sulla console Nintendo che abbiamo basato il nostro test, benché non esistano comunque differenze sostanziali nei contenuti delle varie versioni.

Un altro trip di corsa

Il nuovo titolo di Gaijin Games riprende in larghissima parte le meccaniche del precedente episodio, delegando i più grossi punti di distacco alla componente grafica che costituisce a tutti gli effetti una svolta quasi generazionale per la serie. Lo stile retro a 8-bit che aveva contribuito notevolmente a definire i vari Bit.Trip è infatti stata accantonata in favore di una soluzione assolutamente più moderna e attuale; se è senza dubbio vero che i fan di vecchia data potranno storcere il naso di fronte a quella che rischia di essere interpretata come perdita di personalità, in realtà al di là dei rispettabilissimi gusti personali va dato atto al team di aver avuto il coraggio di liberarsi di un "vestito" che rischiava di essere ormai limitante per l'evoluzione del franchise. E comunque, il lavoro svolto dagli artisti californiani è tutto tranne che banale: coloratissimo, con una enorme varietà di situazioni tra i vari mondi di gioco, ricco di personalità, intrigante e fluido, Runner2 è un prodotto esteticamente non certamente destinato a stravolgere il mondo, ma comunque assolutamente efficace e piacevole. Per quanto riguarda invece il gameplay puro e semplice, come dicevamo è mutuato in gran parte dal primo episodio; in estrema sintesi l'obiettivo è quello di controllare Commander Video (o uno degli altri personaggi selezionabili), inesauribile corridore che si muove in maniera automatica, cercando di fargli raggiungere la fine del livello. Ovvio che l'impresa sia molto meno semplice da farsi che a dirsi, a causa di tutta una serie di ostacoli e nemici destinati a frapporsi tra l'eroe e il traguardo; se i primi livelli poggiano sull'utilizzo di poche e banali abilità, a partire ovviamente da fondamentale salto, nel corso dell'avventura vengono progressivamente sbloccate differenti capacità che contribuiscono ad irrobustire e contemporaneamente a rendere più complessa e complicata la meccanica di gioco.

Un altro trip di corsa

Se Runner2 è quindi fondamentalmente ascrivibile al genere platform, è però altrettanto vero che si tratta di un prodotto atipico in cui il ritmo sincopato e la densità del level design richiede una coordinazione e un'attenzione sopra l'ordinario. L'assenza di vite a disposizione va a esplicarsi proprio in questo senso; l'errore e la conseguente morte è un momento da dimenticare in fretta, perchè un nuovo tentativo è lontano solo pochi istanti con il riavvio automatico dall'inizio o dalla metà del livello. La presenza di un checkpoint è infatti una delle differenze più incisive di Runner2, che abbandona l'integralismo del predecessore che richiedeva invece di ripetere l'intero stage in conseguenza di una morte anche se accaduta a pochi passi dall'arrivo. Qua invece le conseguenze sono di fatto meno drammatiche e irritanti, riducendo gli effetti collaterali della formula trial and error che caratterizza il prodotto; più in generale, la possibilità di scegliere 3 livelli di difficoltà unita ad un level design meno estremo rende Runner2 un gioco più abbordabile e mainstream rispetto al capostipite della serie. Dove però i più esperti possono trovare godimento è senza dubbio nella facoltà di raccogliere tutti gli oggetti sparsi per i livelli, per aumentare di conseguenza il punteggio finale da dare in pasto alle classifiche online e confrontarlo magari con gli amici. Gli oltre 100 livelli complessivi, la splendida colonna sonora chiptune dinamica sulla base delle azioni del giocatore e i coinvolgenti scontri coi boss delineano infine il quadro di un prodotto di altissima qualità. Una parentesi infine per l'utilizzo del GamePad, che consente semplicemente (ma piacevolmente) di poter affrontare il gioco interamente sul controller anche a tv spenta.

Conclusioni

Versione testata: Nintendo Wii U
Digital Delivery: Nintendo eShop, Xbox Live Arcade, PlayStation Network, Steam
Prezzo: 11,99€ su eShop, 1200 Microsoft Points, 13,99€ su PSN e Steam
Multiplayer.it
8.5
Lettori (5)
9.5
Il tuo voto

Definire Bit.Trip Presents... Runner2: Future Legend of Rhythm Alien una versione più commerciale e abbordabile del predecessore non sarebbe poi così sbagliato; a partire da una componente grafica che ha abbandonato lo stile retro in favore di una soluzione molto più "moderna", arrivando fino a un gameplay meno intransigente e complicato, è chiaro come Gaijin Games abbia voluto tentare di aumentare l'appeal verso il grande pubblico della serie. Facendo ciò, il team americano è riuscito però anche nel complicato compito di non offendere i vecchi fan, perchè Runner2 mantiene intatte le virtù della serie senza snaturarne le qualità, e garantendo ampio margine di manovra anche a chi ha bisogno di notevoli sfide per potersi divertire. Tutto sommato quindi, un gioco da sconsigliare solo a chi odia i trial and error o chi manca di coordinazione e rapidità di riflessi.

PRO

  • Nuovo stile grafico piacevole
  • Gameplay sempre valido
  • Precisione dei controlli ottimale
  • Più abbordabile pur rimanendo impegnativo

CONTRO

  • Meno originale che in passato
  • Alla larga chi odia il trial and error
  • Può risultare ripetitivo