8

Al di là dei sogni

Dopo una serie di remix, l'unicorno robot torna all'attacco con un sequel vero e proprio

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   02/05/2013

Il primo Robot Unicorn Attack è stato un vero e proprio caso: nato come gioco flash sul portale videoludico di Adult Swim, ha raccolto da subito grandi proseliti non tanto per i meriti del proprio gameplay (di fatto un endless runner privo di note particolarmente originali) quanto piuttosto per la sua presentazione, caratterizzata da grafica e sonoro che strizzavano l'occhio all'immaginario fantascientifico più trash degli anni '80. Seguito da una corposa serie di riedizioni che hanno operato qualche variazione in ambito stilistico e musicale, il titolo era ancora orfano di un vero e proprio seguito, che arriva ora grazie alle esperte mani degli sviluppatori di PikPok.

L'endless runner della mia fantasia

Ancor più che nel prequel, il maggior punto di forza di Robot Unicorn Attack 2 è rappresentato da una realizzazione grafica che non potrà non conquistare tutti coloro che hanno vissuto gli anni '80 o che semplicemente nutrono un minimo interesse per l'estetica di quel periodo.

Al di là dei sogni

Ecco dunque che il quadrupede protagonista corre lasciando dietro di sé una scia di arcobaleno, sfrecciando su fondali sui quali si stagliano balene volanti ed isole che fluttuano nell'aria, il tutto mentre branchi di delfini saltano gioiosamente sulla parte bassa dello schermo. Insomma, un autentico delirio fantascientifico punteggiato da una colonna sonora che non potrà contare sulla hit Always del prequel, ma che comunque fa il suo sporco dovere, pur risultando un po' ripetitiva a lungo andare. Al di là dei meriti puramente stilistici, il lavoro di PikPok è competente anche da un punto di vista puramente tecnico, grazie alle ottime animazioni dell'unicorno ed a fondali super dettagliati, segnando un netto passo in avanti rispetto a quanto mostrato dal precedente episodio. Fortunatamente, gli sviluppatori non si sono limitati ad un mero update estetico (altrimenti sarebbe stato difficile distinguere questo seguito dai remix del prequel) ma hanno anche allargato gli orizzonti ludici dell'originale, pur mantenendone intatta la struttura di base. Ecco dunque che, diversamente dalla maggior parte degli endless runner, le partite di Robot Unicorn Attack 2 si suddividono in tre sessioni, alla fine delle quali i punteggi ottenuti dall'utente vengono sommati per quello che è lo score finale che determinerà ricompense e posizione nelle classifiche globali. Sotto il profilo del gameplay vero e proprio, invece, il gioco non è propriamente un innovatore, considerando come l'obiettivo sia quello di arrivare il più lontano possibile saltando oltre gli ostacoli ed i crepacci e sfondando i cristalli giganti che ostruiscono la strada con una poderosa incornata: entrambe queste azioni sono rese estremamente semplici da un sistema di controllo basilare, con il mitologico protagonista che corre automaticamente ed il giocatore che deve soltanto agire con dei tap su uno dei due lati dello schermo per eseguire le due movenze di base appena descritte. Non potendo snaturare più di tanto una struttura ludica che andava già benissimo così com'era, gli sviluppatori di PikPok si sono concentrati sui contorni, conferendo a Robot Unicorn Attack 2 una personalità che va al di là della sua particolare cifra stilistica.

Al di là dei sogni

Tanto per cominciare, lo scenario di gioco non cambia ad ogni partita, bensì a scadenza giornaliera, invitando l'utente a memorizzare il percorso nel corso delle ventiquattro ore in cui resta invariato: gli stessi livelli sono poi strutturati in maniera non dissimile da quelli di Sonic, con veri e propri bivi sull'asse verticale che portano a strade del tutto diverse fra loro. Ancora, portando a termine determinate missioni è possibile salire di livello e sbloccare bonus di vario tipo per massimizzare le proprie performance nelle sessioni successive; inoltre, le lacrime di unicorno (sic!) raccolte durante le corse servono come valuta per acquistare potenziamenti o rendere disponibili nuovi contenuti, a dire il vero con quantità tali da richiedere un pesantissimo grinding o la sottomissione agli immancabili acquisti in-app. E' inoltre possibile partecipare a competizioni di squadra, schierandosi in uno dei due team messi a disposizione e contribuendo al raggiungimento di obiettivi comuni per poter ottenere ricompense speciali. Insomma, PikPok non si è certo risparmiata nell'infarcire un titolo scaricabile gratuitamente di tutta una serie di intriganti espedienti che stimolano l'utente a farci almeno una fugace partita al giorno, di fatto i veri elementi vincenti del prodotto assieme alla mai troppo elogiata realizzazione grafica.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0.1)
Terminale utilizzato: iPhone 4S
Prezzo: Gratis
Multiplayer.it
8.5
Lettori (3)
6.5
Il tuo voto

Robot Unicorn Attack 2 potrà essere sotto certi aspetti un endless runner senza intuizioni particolarmente geniali o innovative, ma la commistione fra un look unico ed un'impostazione ludica che invita l'utente a tornarci costantemente sopra -senza per forza mettergli le mani nel portafogli- lo rendono comunque un titolo meritevole di attenzione. Estremamente curato nelle sue componenti strutturali, il titolo PikPok è destinato inoltre a fare una breccia ancor più profonda nel cuore degli estimatori della fantascienza anni '80, i quali non potranno che rimanere rapiti dalla competenza con cui gli sviluppatori hanno trattato il tema.

PRO

  • Visivamente splendido
  • Divertente ed immediato
  • Molto curato nei contenuti

CONTRO

  • Il gameplay non è molto originale
  • Difficile andare troppo avanti senza spendere nulla
  • Se non si amano gli anni '80 ha meno appeal