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Sogno di un idraulico di mezza estate

Il nuovo capitolo della serie RPG di Mario e Luigi provoca sonnolenza: ma in senso buono!

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   12/07/2013

Quarto episodio della saga che esordì nel 2003 su Gameboy Advance e che proseguì in seguito con due capitoli per Nintendo DS molto amati dal pubblico, Mario & Luigi: Dream Team Bros. è dunque il primo della sua famiglia a calcare i territori del 3DS, arrivando peraltro in un periodo storico che ha visto il deciso rilancio sulle scene del fratello meno celebre del mitico duo: e dopo i ruoli da protagonista assoluto in Luigi's Mansion 2 e New Super Luigi U, anche in questo caso l'idraulico con il cappellino verde finisce quasi per rubare la scena al collega Mario, ritagliandosi un ruolo fondamentale nella trama e nel gameplay del titolo che ora andiamo a recensire.

Vacanza da Inkubak

La nuova avventura di Mario e Luigi ha inizio in maniera insospettabile, ovvero quando i due, assieme alla principessa Peach ed a tutta la sua corte di Toad, vengono invitati per un soggiorno di relax sull'isola Guanciale, ricevendo al loro arrivo una calorosa accoglienza che non lascia presagire alcunché di pericoloso.

Sogno di un idraulico di mezza estate

Il sempre vigile Mario comincia però ad insospettirsi a fronte di alcune stranezze, quali la misteriosa assenza del proprietario del resort, il Dr. Abbiocco, ed il comportamento quasi schizofrenico di alcuni dei suoi collaboratori: sta di fatto che, dopo alcuni avvenimenti che lasciamo il piacere di scoprire ai giocatori, la principessa finisce inevitabilmente per essere rapita, stavolta da parte del malvagio signore dei pipistrelli Inkubak che la trascina con sé nel Mondo Onirico. La chiave di volta per risolvere la faccenda stavolta è in possesso del buon Luigi, più precisamente nella sua capacità di cadere quasi a comando in un sonno profondo: dormendo su degli speciali cuscini di pietra sparsi per l'isola Guanciale, Luigi è in grado di aprire dei portali sul Mondo Onirico nei quali Mario può tuffarsi per cercare indizi sulla scomparsa di Peach e contestualmente per liberare i Guancialini, antichi abitanti del luogo imprigionati proprio da un incantesimo di Inkubak. Come si può notare, la trama di Mario & Luigi: Dream Team Bros. è piuttosto densa di avvenimenti e di personaggi (tra le cui fila segnaliamo alcuni illustri ritorni come quello di Dorastella), pur rimanendo molto semplice e scanzonata nella sua narrazione: il risultato è il solito, piacevolissimo, svolgimento a cui ci ha abituato Nintendo, impreziosito da una traduzione in italiano come sempre eccellente, capace di mantenere inalterata -se non addirittura di evidenziare- la brillantezza dei dialoghi. C'è da dire che la scorrevolezza dell'avventura, specialmente nelle fasi iniziali, risulta un po' appesantita dallo smodato ricorso a dialoghi fine a sé stessi ed a schermate di tutorial che possono apparire davvero ridondanti, in particolar modo agli utenti già abituati al gameplay della serie.

Tradizionalista ma con qualche novità, Mario & Luigi: Dream Team Bros. è uno dei migliori RPG per 3DS

A questo proposito, chiunque abbia anche una minima familiarità con le meccaniche dei precedenti episodi non farà nessuna fatica ad orientarsi in Mario & Luigi: Dream Team Bros., ma allo stesso tempo i nuovi utenti verranno introdotti in maniera confortevole e progressiva alla comprensione di tutte le sfaccettature della struttura ludica: nella migliore prassi Nintendo, il gioco si dimostra un mix bilanciato fra il mantenimento della tradizione e l'innesto di nuovi elementi di gioco capaci di differenziare quest'ultima avventura dalle precedenti. Ecco dunque che le fondamenta del gameplay sono rimaste sostanzialmente inalterate, per un prodotto che parte dalle premesse dei classici RPG di matrice orientale per aggiungerci poi un tocco di azione e dinamismo in più. Da una parte vi sono dunque tutti gli aspetti imprescindibili di un appartenente al genere, quali l'esplorazione degli ambienti, i dialoghi con i personaggi, la presenza dell'inventario ed il miglioramento delle statistiche dei due protagonisti tramite accumulo di punti d'esperienza; dall'altra c'è un evidente spinta all'interazione con lo scenario, visto che i due idraulici partono con la possibilità di saltare liberamente e via via che l'avventura prosegue apprendono nuove tecniche con le quali affrontare gli enigmi ambientali offerti dall'isola Guanciale.

Le cose prendono una piega diversa nel Mondo Onirico, con i livelli che assumono una struttura bidimensionale stimolando Mario a rispolverare le sue abilità di eroe dei platform: una soluzione invero già sperimentata nel precedente Viaggio al Centro di Bowser, ma che qui si arricchisce di un forte contributo da parte di Luigi. Essendo queste sezioni nient'altro che una proiezione dell'inconscio del protagonista dalla casacca verde, egli non accompagna fisicamente il fratello, ma si presenta in una forma psichica -opportunamente chiamata Oniriluigi- dotata di poteri speciali. Questi si traducono anzitutto nell'interazione con i cosiddetti meccanismi Magiluigi, ovvero degli elementi dello scenario con i quali Luigi si può letteralmente unire per dare una mano a Mario e la cui attivazione spesso richiede all'utente di interagire con la figura del vero Luigi dormiente che campeggia sul touchscreen: ecco dunque che Oniriluigi può ad esempio trasformarsi in un arbusto le cui fronde si spostano tirando con il dito i baffi del protagonista nella direzione desiderata e possono essere utilizzate da Mario per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. I meccanismi Magiluigi che si trovano nell'avventura sono diversi, ed il piacere della loro scoperta è forse persino più appagante del loro stesso utilizzo, che si risolve il più delle volte in enigmi ambientali talmente semplici da diventare più una routine che un elemento di gameplay davvero stimolante.

L'effetto 3D

Con la sua commistione di personaggi bidimensionali e fondali poligonali inquadrati dall'alto, Mario & Luigi: Dream Team Bros. forse non passerà alla storia come la vetrina più impressionante per l'effetto stereoscopico della console Nintendo (tant'è che abbassando completamente lo slider non si può certo dire che ci si perda granché), ma è senza dubbio degno di nota per l'inventiva degli sviluppatori atta a sfruttare la sensazione di profondità in particolar modo durante i combattimenti: specialmente quando si eseguono gli attacchi speciali o nel corso degli scontri con i boss, sono numerose le soluzioni adottate per deviare l'azione verso lo schermo o lontano da esso, con effetti tecnicamente magari non eccezionali ma sempre molto gradevoli e simpatici.

Uno, cento, mille Luigi

Un RPG che si rispetti è fatto però anche di combattimenti a turni, e Mario & Luigi: Dream Team Bros. non sfugge ovviamente alla regola, riproponendo la formula tipica della serie con qualche tocco di colore in più. Nelle loro battaglie sull'isola Guanciale, i due idraulici possono colpire i nemici usando il salto o il martello, eseguire un attacco speciale che consuma Punti Abilità o fare ricorso ad un oggetto nel loro inventario. Con l'esclusione di quest'ultima, tutte le azioni indicate prevedono un controllo attivo da parte dell'utente, visto che premendo il tasto indicato al momento giusto è possibile massimizzare il danno inferto. Anche quando è il turno dell'avversario è opportuno stare in guardia, dato che una pressione puntuale consente di evitare i colpi o persino di prodursi in un'efficace contromossa, azioni queste rese meno banali dal fatto che ogni nemico possiede un paio tipologie di attacco, che peraltro esegue con tempismo e modalità diverse. Come nei precedenti capitoli della serie, il risultato è un sistema di combattimento sempre dinamico e divertente, ma che stavolta assume una connotazione nuova nel Mondo Onirico: qui ci si trova a fronteggiare vere e proprie schiere di nemici, beneficiando però del fatto che Oniriluigi si fonde letteralmente con Mario, potenziandone le caratteristiche e migliorandone le capacità offensive.

Sogno di un idraulico di mezza estate

I colpi sferrati in questi frangenti approfittano dell'abilità dell'idraulico psichico di dividersi in più copie di sé stesso, ognuna delle quali andrà ad infliggere danno extra ad uno degli avversari; allo stesso modo, anche gli attacchi speciali si modificano, consentendo di sfruttare in modi decisamente originali la moltitudine di Oniriluigi su schermo e provocare grandi perdite tra le fila nemiche. Tutti elementi che contribuiscono a fare di Mario & Luigi: Dream Team Bros. un'esperienza sicuramente ricca ed appagante, dotata peraltro di un bilanciamento davvero invidiabile. Non solo per ciò che concerne il ritmo del gameplay, ben distribuito tra fasi esplorative e situazioni più movimentate, ma anche e soprattutto per un livello di sfida indulgente con i nuovi arrivati ma che non esita a dare soddisfazioni ai giocatori più hardcore. Oltre all'elemento della durata dell'avventura (che si attesta sulle 25-30 ore) aumenta esponenzialmente se si va alla ricerca di tutti i segreti, un maggior numero di scontri con i boss rispetto ai precedenti episodi ha esortato gli sviluppatori ad inserire un'opzione che consente di ripetere un combattimento in condizioni facilitate in caso di game over. Parallelamente, finendo il gioco si sblocca una modalità extra grazie alla quale ricominciare l'avventura ad un maggiore livello di difficoltà che promette di dare del filo da torcere anche ai più esperti.

Sogno di un idraulico di mezza estate

Ce n'è per tutti i gusti insomma, anche se cercando il pelo nell'uovo si potrebbe imputare a Nintendo una certa quale mancanza di coraggio nello sfruttamento delle caratteristiche di 3DS, relegate a poco più di un mero contorno. Al di là dell'effetto stereoscopico descritto nel box dedicato, pure il giroscopio e lo stesso touchscreen sono destinati ad utilizzi standard, senza nessun particolare acuto. Anche per ciò che concerne il profilo grafico, il passaggio ai fondali poligonali è senz'altro una piacevole novità, che però ha portato forse ad una leggera perdita di personalità negli stessi, divenuti molti più convenzionali rispetto al passato. Nulla da dire invece sull'eccellente lavoro svolto sui personaggi bidimensionali, curati fin nel minimo dettaglio e dotati di animazioni incredibilmente fluide e varie. Il labor limae degli sviluppatori risalta anche in particolari quasi impercettibili, come ad esempio nei sussulti del Luigi dormiente inquadrato dal touchscreen, il quale reagisce in maniera dinamica agli eventi del Mondo Onirico ripresi dallo schermo principale.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.6
Lettori (76)
8.5
Il tuo voto

Mario & Luigi: Dream Team Bros. evita di strafare e si presenta come un diligente e competentissimo quarto capitolo della serie, mantenendo inalterata una struttura di base oramai super collaudata ed aggiungendoci quel pizzico di brio in più garantito dalla presenza del Mondo Onirico e di tutto ciò che vi gravita attorno. Si potrebbe obiettare che le caratteristiche di 3DS vengono utilizzate quasi solo in funzione di aspetti secondari del gameplay, ma si tratta comunque di una critica che si infrange senza colpo ferire su un RPG che per estensione, varietà e semplice piacevolezza ludica ha attualmente davvero pochi rivali sul portatile Nintendo.

PRO

  • Divertente, longevo e ricco di contenuti
  • Ottimo bilanciamento nel gameplay e nel livello di difficoltà
  • Il Mondo Onirico aggiunge un tocco innovativo...

CONTRO

  • ...ma molte sue implicazioni rimangono marginali
  • Spesso tutorial e dialoghi sono troppo prolissi
  • Si poteva osare qualcosa in più con le caratteristiche di 3DS