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L'ultima grande avventura

Electronic Arts porta il celebre franchise di Ultima sui dispositivi mobile, con un episodio dai tanti valori nascosti

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   19/08/2013

Magari neppure ve ne accorgerete, mentre il sistema di update integrato si occuperà di scaricare e installare i nuovi file di Ultima Forever: Quest for the Avatar, ma gli sviluppatori hanno voluto rendere omaggio alla gloriosa epoca del Commodore 64 inserendo in questo breve intervallo il tema musicale del loader di casa Ocean.

L'ultima grande avventura

Solo i più attempati coglieranno questo tocco di classe, che però ci ha decisamente messo di buon umore quando abbiamo deciso di confrontarci con la riduzione mobile di uno dei franchise che hanno fatto la storia degli RPG su PC. Senza particolare fretta, per un motivo preciso: le prime versioni del gioco pubblicate su App Store soffrivano di un gran numero di problemi tecnici, che si manifestavano in particolare sui dispositivi non di ultima generazione e si traducevano in evidentissimi cali nel frame rate, nonché lag e bug di vario genere durante le sessioni multiplayer, con compagni che sparivano e partite bruscamente interrotte. Sapevamo che il rilascio di qualche aggiornamento avrebbe sistemato per gran parte le cose e così è stato, dunque concentriamoci su ciò che abbiamo di fronte. Lady British, regina di Britannia in luogo del suo scomparso padre, ha disperatamente bisogno di eroi per liberare il proprio regno dall'attacco di forze malvagie. In Ultima Forever: Quest for the Avatar noi siamo appunto uno di questi eroi, e abbiamo inizialmente la possibilità di selezionare per il personaggio la classe guerriero o la classe mago, distinte fondamentalmente per via del tipo di attacco (ravvicinato o "ranged") e per le caratteristiche fisiche. Ci è comunque dato modo, in pieno stile Ultima, di "scoprire" a cosa corrisponde il nostro alter ego rispondendo ad alcune domande mirate a definire la nostra inclinazione al valore, al coraggio, alla compassione e così via. Terminato il processo di creazione, si parte per l'avventura...

Cercate l'avventura? In Ultima Forever: Quest for the Avatar ce n'è in abbondanza

Un tocco di furore

Non ci aspettavamo una traduzione fedele delle meccaniche che hanno reso famosi gli episodi di Ultima su PC, è chiaro, e infatti Quest for the Avatar, pur citando in modo evidente il lavoro di Richard Garriot in alcuni frangenti, si pone come un'esperienza differente, semplificata, disegnata per un sistema di controllo touch che più basico non si può: tocca un punto dello scenario per muoverti in tale direzione, tocca un nemico per attaccarlo automaticamente. Eventuali manovre evasive, che pure si rivelano necessarie dopo alcune ore di gioco, vanno effettuate semplicemente spostando il personaggio e cercando di memorizzare il pattern d'attacco dell'avversario di turno.

L'ultima grande avventura

È però divertente cimentarsi con il gioco insieme ad altre persone, che siano amici o perfetti sconosciuti, grazie a un sistema davvero immediato che ci consente di creare un party all'entrata di ogni dungeon per esplorarlo in compagnia e dividere, in tal modo, rischi e bottini. Ci sono poi quegli aspetti della produzione Electronic Arts che in effetti spiccano e rivelano il suo vero potenziale, ovvero un gran numero di quest, anche discretamente articolate, e un mondo pieno di avventure che aspettano solo di essere colte, viaggiando sulla mappa del mondo da un luogo all'altro in modo tradizionale o spostandosi rapidamente tramite la spesa di alcune chiavi di bronzo. E arriviamo dunque ad analizzare gli elementi freemium di Ultima Forever: Quest for the Avatar, che basa sul looting gran parte del suo appeal ma che ci consente di aprire i forzieri con tre tipi differenti di chiavi: d'oro, d'argento o le già citate chiavi di bronzo. Più le chiavi sono di valore e migliore sarà il bottino, il che significa che chi vuole trovare armi e armature di una certa fattura piuttosto che oggetti di scarso valore viene spinto ad acquistare pacchetti di chiavi d'oro. Si può evitare di spendere? Sì, nel solito modo: procedendo con pazienza e preparandosi magari a ripetere qualche missione. Quantomeno le cose non funzionano come in Dungeon Hunter 4, ovvero il grado di sfida non aumenta in modo esponenziale non appena salite di livello, il che vi consente di godere dei progressi fatti piuttosto che maledire la loro inutilità dopo pochi minuti. Certo è che sul fronte tecnico non c'è molto di cui gioire: i problemi tecnici sono stati quasi del tutto risolti, ma la grafica non è comunque all'altezza del titolo Gameloft, neppure lontanamente, e finanche i controlli presentano spigoli difficilmente digeribili da un certo punto in poi.

Conclusioni

Versione testata: iOS (2.0.0)
Terminale utilizzato: iPhone 4S
Prezzo: gratuito
Multiplayer.it
7.2
Lettori (9)
4.0
Il tuo voto

Cercate l'avventura? In Ultima Forever: Quest for the Avatar ce n'è in abbondanza, grazie al gran numero di quest disponibili, a una trama coinvolgente, a tanti comprimari interessanti e scenari differenti. È possibile affrontare i dungeon da soli o in compagnia, in modo molto semplice, e godere di un sistema di bilanciamento della difficoltà "onesto", che non aumenta la sfida in modo artificioso per spingerci a spendere. Certo, se volete che i forzieri trovati durante le missioni contengano effettivamente dei tesori dovrete fare in modo di utilizzare delle chiavi d'oro, che però si possono ottenere anche con un po' di pazienza. Quest for the Avatar ha poco a che fare con i migliori episodi di Ultima su PC e tecnicamente non ci ha fatto impazzire, ma le sue potenzialità sono indubbie e gli appassionati difficilmente potranno resistervi.

PRO

  • Tante quest, grande avventura
  • Ottimo accompagnamento sonoro
  • Controlli touch molto semplici...

CONTRO

  • ... forse troppo
  • Grafica deludente, nonostante i fix
  • Gli elementi freemium a un certo punto si fanno sentire