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MirrorMoon EP, recensione

Cosa si nasconde nei recessi più remoti dello spazio? Un sacco di puzzle, stando a questo nuovo gioco made in Italy

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   17/09/2013

Se seguite la scena indipendente italiana, il nome Santa Ragione non vi sarà sconosciuto. Molto attivi nella community, si sono fatti conoscere inizialmente con l'ottimo Fotonica, di cui abbiamo parlato in un vecchio PC Magazine, per poi dedicarsi a diversi progetti (non tutti videoludici), tra i quali questo MirrorMoon EP, la loro opera più importante per diversi motivi. Il principale è sicuramente l'approdo su Steam, ormai il Santo Graal commerciale del mondo videoludico su PC, quindi la dimensione e l'originalità del progetto stesso, non per niente selezionato tra i finalisti del premio Nuovo all'IGF 2013 (selezione che gli è valsa l'ammissione sulla piattaforma di Valve senza passare per Greenlight).

MirrorMoon EP, recensione

Insomma, possiamo annoverare i Santa Ragione, senza tema di smentita, tra gli sviluppatori italiani indipendenti più conosciuti a livello internazionale e quelli che, finora, hanno ottenuto più riconoscimenti. Stabilito il contesto, necessario per farvi capire che non stiamo parlando di un'opera uscita dal nulla, cerchiamo di capire cosa sia effettivamente MirrorMoon EP. Descriverlo è di una facilità quasi disarmante: si tratta di un gioco di esplorazione, in cui bisogna andarsene in giro per lo spazio alla scoperta di pianeti e sistemi sconosciuti. Ogni pianeta visitato ha dei puzzle da risolvere legati al satellite che gli gira intorno, che in realtà è una versione più piccola del pianeta su cui ci si trova. Trama? Due righe che non dicono molto e, soprattutto, che non vengono spiegate nel corso dell'avventura. Quindi, vi starete chiedendo, è semplicemente un puzzle game? Non proprio, perché in realtà non c'è niente di obbligatorio e non c'è una sequenza di cose da risolvere per andare avanti. Dovendo scegliere una singola parola per definirlo, punteremmo decisamente su "meditativo", con tutti i significati che questo termine si porta dietro e tutte le controversie che rischia di aprire.

Scopriamo lo spazio e le qualità di MirrorMoon EP, il nuovo gioco dei Santa Ragione

Una lunga meditazione

Appena entrati in gioco ci si trova davanti alla plancia di un'astronave. Ci sono dei comandi, ma non c'è nessuna spiegazione sulla loro funzione. Chiariamo: in MirrorMoon EP la mancanza di qualsivoglia tutorial o spiegazione sul funzionamento delle meccaniche di gioco è una scelta. Se siete tra quelli che amano essere guidati per mano con istruzioni dettagliate e che vengono colti dal panico ogni volta che si sentono bloccati, allora lasciatelo perdere e cambiate recensione. Siamo certi che non sia il gioco che fa per voi. Qui la confusione iniziale fa parte dell'esperienza, come anche la mancanza di un qualsiasi testo che racconti una trama o altro. Avviando MirrorMoon EP ci sarete voi e il cosmo, che dovrete conoscere in una lenta esplorazione.

MirrorMoon EP, recensione

Ma torniamo alla nostra plancia. Premuto qualche tasto cercando di capirne la funzione, si riesce a sbarcare sul primo pianeta (farcela è molto più semplice di quello che sembra). Anche qui mancano dei punti di riferimento precisi: s'impugna uno strano apparecchio e si può camminare, incontrando di tanto in tanto delle strutture. Se si è curiosi si scopre presto che l'"arma" consente di afferrare il pianeta satellite per portarselo in giro. Se si è ancora più curiosi, presto ci si accorge che alcune azioni comportano certe reazioni e che usando il pianeta satellite in un certo modo si possono sbloccare degli effetti legati a delle strutture sparse per i vari corpi celesti. Insomma, entrati nel meccanismo e compreso MirrorMoon EP per quello che è veramente, diventa finalmente possibile capire cosa intendiamo con videogioco meditativo: ogni elemento del gameplay invita alla calma e al ragionamento, con una lentezza generale che non esitiamo a definire programmatica. Quando si sarà scoperta ogni cosa del primo pianeta, si potrà partire alla scoperta dell'universo. Una manciata di pianeti sarà visibile da subito, mentre altri andranno scoperti da soli. Volendo c'è anche una modalità multiplayer, in cui è possibile dare un nome a un pianeta ancora sconosciuto. Se si esauriscono i pianeti disponibili, ne vengono sbloccati di nuovi.

Come vi dicevamo, il resto tocca a voi. Non ci sono indizi su dove andare e, dopo alcune ore di gioco, non ci è stato chiaro nemmeno se effettivamente ci sia un qualche luogo specifico da raggiungere... ma poco importa. L'obiettivo, se di obiettivi vogliamo proprio parlare, è andare in giro e scoprire cosa ogni pianeta abbia da offrire in termini di puzzle e soluzioni visive. A volte si assisterà a veri e propri spettacoli vettoriali, nonostante il minimalismo generale possa far pensare che in un titolo del genere non ci sia niente di bello da vedere; altre si rimarrà un po' delusi; altre ancora si scoprirà solo per caso la risoluzione di un puzzle rimanendone estasiati.

MirrorMoon EP, recensione

Insomma, c'è sempre qualcosa capace di destare la curiosità del giocatore, curiosità che è uno dei prerequisiti fondamentali per apprezzare MirrorMoon EP. Del resto è proprio questo il problema maggiore con cui ci si trova a combattere, visto che, come avete potuto leggere, le richieste fatte al videogiocatore sono davvero molte. Santa Ragione sembra aver selezionato il suo pubblico di riferimento in modo radicale, senza cedere ad alcun compromesso. A partire dall'aspetto visivo, pieno di stile ma probabilmente inconcepibile per gli amanti duri e puri della tecnologia, non c'è molto che possa attirare l'utenza media. Sembra quasi che sia il gioco a voler scegliere il giocatore e non viceversa. Comunque, qualsiasi cosa si possa pensare, MirrorMoon EP rimane un titolo dal concept originale e sperimentale fino al midollo. Ed è solo da qui che dovete partire per giudicarlo, cercando di evitare di dare retta ai pregiudizi che ogni prodotto che tenti di discostarsi dalla massa si porta inevitabilmente dietro.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7-3770K @ 3.50GHz
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX680

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: XP SP3+
  • Processore: 2.0GHz
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: Scheda grafica con 512 MB di VRAM
  • Spazio su disco: 200 MB
  • DirectX: 9.0c

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (5)
6.7
Il tuo voto

Difficile dare un voto a MirrorMoon EP, perché il rischio è di sbagliare in ogni caso. Questo è uno di quei casi in cui vi conviene leggere l'articolo per farvi un'idea del gioco, invece di guardare solo il voto, purtroppo mai come in questo caso ingannevole. La verità è che non si può capire se il titolo di Santa Ragione faccia o no per noi se non lo si prova fino a comprenderlo. E in questo caso comprenderlo non è un'operazione banale. Quello che possiamo raccomandarvi è di non avere pregiudizi e considerarlo per la sua originalità, più che per quello che sperate di trovarci dentro.

PRO

  • Evoluto a livello espressivo
  • Gameplay lento e meditativo
  • Concettualmente ostico

CONTRO

  • Mette in fuga il giocatore medio