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Uno strano viaggio tra le lettere

BulkyPix propone uno strano platform con elementi puzzle con innesti informativi che raccontano la storia della tipografia

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   30/10/2013

Se si pensa ad un videogioco che basato sul percorso storico delle tecniche di tipografia, è difficile che l'immagine che ne deriva possa associarsi propriamente ad un titolo divertente e interessante, ma ARTE è riuscita invece nell'ardito compito. Type:Rider non è un semplice software educativo, con innesti ludici piazzati in maniera diffusa per cercare di rendere interessante un argomento storico che può risultare indigesto, è al contrario un vero e proprio videogioco, piuttosto ben strutturato, che sfrutta il soggetto in questione per creare un filo conduttore tra i livelli, caratterizzare l'ambientazione e rafforzare un senso di progressione tra i livelli di un puzzle-platform astratto. Il tema della tipografia diventa dunque l'elemento caratterizzante di un gioco che avrebbe altrimenti rischiato di rimanere piuttosto anonimo e ha il pregio anche di insegnare qualcosa che difficilmente ci saremmo presi la briga di andare a leggere senza i giusti input.

Uno strano viaggio tra le lettere

Lo scopo del gioco è guidare una coppia di punti attraverso vari livelli che rappresentano alcune tappe fondamentali nell'evoluzione della tipografia, andando dunque da un prologo sulla pittura rupestre, i geroglifici egizi e la scrittura cinese fino alle moderne tecnologie di tipografia offset e computerizzata, passando ovviamente per la scoperta della tipografia a caratteri mobili. Ogni mondo è dunque caratterizzato da scenari a tema con il periodo storico e l'argomento trattato e suddiviso in quattro livelli da portare a termine, nei quali sostanzialmente ci troviamo a far correre i due punti su varie lettere, cercando di raccogliere piccoli caratteri luminosi e asterischi che sbloccano le informazioni storiche da leggere separatamente. Non si tratta dunque solo di raggiungere la conclusione dei livelli, ma anche di trovare quanti più caratteri e asterischi possibili per completare tutto il comparto informativo e documentario, che si rivela peraltro molto interessante. Invece di spezzare forzatamente il ritmo del gioco, tutte le informazioni sui personaggi, le tecniche e gli eventi storici legati alla tipografia vengono immagazzinati in una sorta di "biblioteca" suddivisa per periodi storici, potendo così essere letti con calma, e la cosa inaspettata è che effettivamente verrà voglia di interrompere il gioco per leggere i documenti in questione, magari dopo essere riusciti a raccogliere un asterisco particolarmente nascosto legato a qualche evento particolare nella storia della tipografia.

Type:Rider rende affascinante e divertente la storia della tipografia, e viceversa

Due punti e a capo

Il sistema di controllo è semplice e intuitivo, richiedendo il tocco ai lati dello schermo per indirizzare i due punti verso destra o sinistra, con la possibilità di saltare data dalla breve pressione sul lato opposto rispetto a quello verso cui sono indirizzati. Trattandosi di figure tonde, questi ovviamente rotolano e scorrono sugli elementi dello scenario, reagendo alla conformazione di questo in base ad una basilare riproduzione fisica tra salti, rimbalzi e interazione con oggetti semoventi.

Uno strano viaggio tra le lettere

Per la maggior parte del tempo si tratta dunque di gestire l'inerzia e i salti con il giusto dosaggio e tempismo per raggiungere caratteri e asterischi ed evitando i pericoli che si celano all'interno dei livelli (abissi, fiamme, punte e ostacoli vari), ma ci si trova anche di fronte a vari e propri puzzle da risolvere, con la necessità di attivare leve, tasti e meccanismi per poter proseguire e spesso avendo a che fare con un terzo punto da spostare e collocare all'interno di particolari interruttori. Gli enigmi sono piuttosto elementari ma con l'avanzare dei livelli si nota un senso di progressione che porta anche ad una discreta variazione delle situazioni, cosa che influisce molto positivamente sul ritmo di gioco generale. Qualche problema si rileva invece per quanto riguarda il sistema di controllo: gli input semplici non consentono una gestione precisa dei movimenti e la stessa essenza del "protagonista" del gioco, ovvero una coppia di punti rotolanti, ovviamente si incentra su un controllo soprattutto inerziale, che mischia interventi attivi agli effetti passivi dati dalla conformazione degli scenari. Il risultato in certi casi è piuttosto fastidioso, in particolare per quanto riguarda una gestione dei salti alquanto caotica. Da questo punto di vista, la relativa semplicità del level design aiuta a non scadere nella frustrazione. Molto bella la caratterizzazione grafica degli scenari, che riescono, pur con l'utilizzo di pochi elementi e del semplice utilizzo di profili neri su sfondi colorati, a risultare piacevoli ed evocativi, con i riferimenti alla storia della tipografia che fanno assumere al tutto delle caratteristiche astratte decisamente interessanti, insieme ad un accompagnamento audio rarefatto ma ottimamente congegnato.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.1)
Terminale utilizzato: iPad 2, iPhone 4
Prezzo: €2,69 (iOS), €2,69 (Android)
Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
6.2
Il tuo voto

E' un caso curioso, questo di Type:Rider, che riesce a trasformare la sua potenziale debolezza in un ottimo punto di forza. L'idea di un gioco incentrato su una cosa specifica e apparentemente tediosa come la storia della tipografia può facilmente alienare il giocatore medio e rendere estremamente difficile e rischiosa la costruzione di un titolo valido su questa base, ma il team ARTE è riuscito pienamente nell'impresa. Type:Rider non è solo un buon gioco che riesce a far inghiottire agli utenti qualche nozione storica controvoglia, ma è un titolo che esalta l'argomento su cui è incentrato e che riesce a caratterizzarsi grazie a questo, coniugato ad un ottimo stile grafico e ad un buon ritmo di gioco. Peccato solo per il sistema di controllo decisamente imperfetto, che rappresenta probabilmente il maggiore elemento di sfida in un level design altrimenti non troppo impegnativo.

PRO

  • Bella caratterizzazione e realizzazione tecnica
  • Level design non molto impegnativo ma con un buon ritmo
  • Può non sembrare sulle prime, ma l'argomento risulta interessante

CONTRO

  • Il sistema di controllo può risultare un ostacolo in certi casi
  • Situazioni varie ma il succo del gioco resta alquanto costante
  • La mancanza di interesse sull'argomento può inficiare l'esperienza di gioco